Ancora blocco per la carne dei Paesi extracomunitari di Renato Proni

Ancora blocco per la carne dei Paesi extracomunitari Lo hanno deciso i ministri agricoli Cee Ancora blocco per la carne dei Paesi extracomunitari (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 18 settembre. Stasera, alla fine della seconda giornata di maratona agricola, i ministri hanno accolto favorevolmente l'annuncio della decisione della Commissione esecutiva della Cee di prorogare il blocco alle importazioni delle carni bovine provenienti dai Paesi extracomunitari. Non è stato ancora deciso tuttavia quanto tempo durerà questa proroga. La decisione 1 di'lla Commissione esecutiva sarà accolta molto favorevolmente soprattutto dagli allevatori italiani e francesi, che identificano nelle importazioni dai Paesi dell'Est e dall'America Latina uno dei maggiori pericoli per il loro reddito. E' continuata oggi l'offensiva della Germania e dell'Inghilterra contro la fallimentare politica agricola della Cee. Il ministro tedesco Erti ha mosso severi rimproveri agli Stati che negli scorsi mesi hanno attuato misure nazionali a favore dei loro agricoltori, contro i regolamenti comunitari. Il ministro inglese Peart ha chiesto l'approvazione del principio degli aiuti diretti agli agricoltori, che contrasta con le direttive attuali dei prezzi garantiti. Questi sono alcuni problemi di base dell'Europa Verde in crisi, ma il discorso non è stato approfondito. Non si è riusciti nep- pure ad accordarsi su misure di emergenza, cioè l'aumento dei prezzi di garanzia comunitari per i prodotti agricoli. Il ministro tedesco Erti ha lasciato stamane Bruxelles e s'è recato a Bonn per consultarsi coi suoi colleghi di governo. Da fonte ufficiosa si apprende che il governo tedesco lo ha autorizzato ad approvare un aumento dei prezzi agricoli nella misura del 4 per cento, ma non del 6 o dell'» per cento come voglio- no altri Stati e l'Associazione europea degli agricoltori. La Commissione esecutiva della Cee ha sostenuto l'aumento del 4 per cento, che in Italia avrebbe l'effetto di far crescere il costo della vita dello 0,2 per cento. Cinque mesi fa i prezzi erano stati aumentati dell'8,5 per cento in media e a dicembre si dovranno decidere nuovi aumenti. In Italia due milioni di agricoltori (la Cee, però, non si preoccupa dei livelli di vita dei salariati agricoli) attendono l'esito di questo Consiglio dei ministri. In ogni caso, essi saranno delusi. Eventuali aumenti dei prezzi Cee non risolveranno i loro problemi. Si avrà qualche effetto benefico per la produzione del latte, ma quasi nessuno per quella della carne. Il ministro Antonio Bisaglia non è riuscito ad ottenere il bonifico dei tassi d'interesse sui prestiti di esercizio delle aziende agricole, ma oggi ha detto di sperare che venga accordata l'estensione della distillazione del vino, con un aumento di 8 lire al litro per premio comunitario. L'Italia chiede anche l'adeguamento della lira agricola sul valore reale per il vino allo scopo di stimolare le esportazioni. Intanto, però, domani dovrebbero essere annunciate a Roma le nuove regole per la parte del tasso d'interesse dei crediti a carico degli agricoltori, che sarà maggiorato. L'on. Bisaglia aveva dichiarato ai giornalisti di essere favorevole al prolungamento del blocco delle importazioni delle carni bovine dai Paesi non comunitari ed espresso l'intenzione di regolare mediante certificati queste importazioni, anche dopo l'abolizione del divieto Cee, dopo un opportuno accordo con la Commissione europea. Ieri sera il ministro italiano ha incontrato i delegati degli agricoltori italiani venuti a Bruxelles per protestare, ma sembra che abbia rimproverato loro di non avere suggerito proposte alternative al rialzo dei prezzi. Oggi il ministro ha difeso le misure nazionali in favore degli agricoltori contro gli attacchi del ministro Erti e ha detto che bisogna prevenire le situazioni che rendono necessari tali provvedimenti. Il Parlamento europeo è contrario alla proroga del blocco delle importazioni della carne e gli ambasciatori dei Paesi esportatori oggi hanno presentato una vibrata protesta contro questo divieto. L'Italia vuole infine incoraggiare la creazione di associazioni di produttori, che oltre ad essere più efficienti possono godere di facilitazioni di credito e di sovvenzioni nazionali e comunitarie. La Cee già prevede il bonifico del 5 per cento sui tassi d'interesse per prestiti destinati all'agricoltura e la Commissione vuole portare questa agevolazione al 6 per cento. Risulta però che questa direttiva non è stata ancora applicata in Italia. Al momento in cui trasmettiamo, i ministri stanno occupandosi dei problemi della produzione, dell'importazione e dell'esportazione dello zucchero. Stasera tardi ci sarà un aggiornamento e il Consiglio riprenderà domani mattina. Renato Proni

Persone citate: Antonio Bisaglia, Bisaglia, Peart