Italstat: dove andrà Bernabei di Ettore Bernabei
Italstat: dove andrà Bernabei Italstat: dove andrà Bernabei Roma, 17 settembre. La nomina di Ettore Bernabei ad amministratore delega, to dell'Italstat, approvata nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione dell'Iri, sarà ratificata (con tutta probabilità oggi) dagli organi competenti della società interessata. La notizia sembra fatta apposta per indurre anche i lettori più distratti a chiedersi quale significato possa avere la nomina di Bernabei. I più ritengono poco credibile che un uomo, che ha diretto un'azienda dell'importanza della Rai-tv per ben quattordici anni e che gode tuttora — almeno a quanto se ne sa — della piena fiducia del potentissimo segretario della de, venga trasferito, rimanendo sempre nell'ambito dell'Iri, ad un incarico di scarso rilievo. L'Italstat, anche se non ha, per ovvie ragioni, la notorietà della Rai-tv, sembra tuttavia destinata — nella strategia dell'Iri — ad assumere funzioni assai più importanti di quelle attuali. La società Italstat ha una storia recentissima: la sua costituzione, nel 1968, passò quasi del tutto ignorata. Ben altra risonanza ebbe nel 1970 l'acquisto della maggioranza azionaria della vecchia impresa privata Condotte d'Acqua, affermatasi in quasi un secolo di vita sia nel vasto campo delle opere pubbliche tradizionali (bonifiche, canali navigabili, ponti, ferrovie ecc.), sia in quello dell'edilizia civile. Sempre nel 1970 veniva inserita nel gruppo la società Italstrade, già controllata dall'Iri e benemerita per la progettazione ed esecuzione di gran parte della rete autostradale. Nel settembre 1973 un altro passo avanti. L'Italstat diventa ufficialmente la sesta finanziaria dell'Iri, affiancandosi alle cinque esistenti: Finsider, Finmare, Finmeccanica, Fincantieri e Stet. Specializzata in materia di infrastrutture sociali e di assetto del territorio, essa ha il compito di coordinare l'attività dei due gruppi operativi già ricordati — Condotte d'Acqua e Italstrade — che da soli sono responsabili della grande maggioranza del fatturato complessivo (260 miliardi nel 1973) e delle decine di aziende minori che ad essi fanno capo. Soprattutto la società Condotte d'Acqua ha operato molto all'estero (Francia, Spagna, Brasile ecc.) dove ancora lo scorso anno ha raccolto il 51 per cento del suo fatturato. Ora però la holding tende a dedicare maggiore attenzione all'Italia, per colmare le enormi deficienze in fatto di sistemazioni urbanistiche, di edilizia abitativa, d'infrastutture industriali e civili. La recente intervista di Umberto Agnelli all'espresso, l'analogia di situazioni esistenti fra il gruppo Fiat e Tiri, il passaggio di Romiti dall'Italstat alla Fiat e la sua sostituzione ccn Bernabei, sembrano avvalorare la tesi del rilancio dei «progetti speciali». Uomo conosciuto per la sua tenacia, Bernabei potrebbe trovare all'Italstat l'occasione per dar prova delle sue capacità. Arturo Barone
Persone citate: Arturo Barone, Bernabei, Romiti, Umberto Agnelli
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