La Stampa - Consultazione Archivio

Sigarette e smog minano la salute Congresso sul cancro a Varese Sigarette e smog minano la salute Il tumore al polmone colpisce prevalentemente gli uomini -1 fattori ambientali che favoriscono il suo insorgere - Importanza delle diagnosi tempestive - Terapie f Nostro servizio particolare) Varese, 17 settembre. Con una allocuzione introduttiva dell'insigne cancerologo C.S. Muir, di Lione, si inaugura domani a Varese il I Congresso nazionale congiunto della Società italiana di prevenzione e diagnosi dei tumori, presieduta dal professor Cesare Maltoni, e di quella di terapia dei tumori, presieduta dal professor Leonardo Caldarola. La puntualizzazione dei poliedrici aspetti — tanto medici che sociali — del cancro del polmone è l'argomento di alto e attualissimo interesse dei lavori. Dall'analisi critica delel esperienze di quest'ultimo trentennio da parte delle varie scuole si intende trarre indirizzi sempre più precisi nella multiforme lotta contro il morbo. Come di ogni malattia anche nello studio del carcinoma polmonare, detto più propriamente bronchiale per il settore strutturale dell'albero respiratorio in cui germoglia, ci si domanda innanzitutto quali siano i fattori per cui origina, le cause che perlomeno lo favoriscono e per cui quindi si evolve. Tale conoscenza risulta implicitamente fondamentale per l'organizzazione su vasta scala della prevenzione primaria del male. Per ciò il programma congressuale inizia con la verifica dell'aspetto epidemiologico del morbo, incidenza della malattia, in rapporto specialmente ai fattori ecologici, ambientali, tenuto presente che il polmone mediante la sua funzione respiratoria è esposto sin nei suoi profondi meandri alle insidie di tanti elementi molesti, tra cui taluni ritenuti fondamentalmente cancerogeni, che possono essere veicolati dall'aria inspirata. Sta di fatto che il carcinoma del polmone è diventato la forma principale di cancro negli uomini (meno colpita ne è la donna) delle nazioni occidentali, con un incremento tuttora in ascesa. Poiché è stato statisticamente accertato che un tal rischio tende ad anticipare le sue probabilità di comparsa in età meno avanzate del consueto, si ritiene che anche ciò sia una prova dell'effetto di certi deprecabili fattori ambientali in aumento. Ed ecco che il dito accusatore ancor più di prima indica l'abuso del fumo di tabacco e l'inquinamento atmosferico. Problemi che da lustri tornano di frequente sulla stampa d'informazione; mentre tuttavia si continua allegramente a fumare oltre misura e a tale abitudine si avviano più precocemente i giovani, nei quali l'insidia degli elementi potenzialmente cancerogeni è più pericolosa; d'altro lato restano solo pressoché episodici o di scarsa ampiezza e limitata durata certi freni allo smog. Molti anni fa — nel corso cl< una mia inchiesta per questo giornale sugli sviluppi della cancerologia negli Stati Uniti — ebbi la ventura di assistere a New York alla prima pubblica accusa contro ta li sconcertanti fattori morbosi mossa nel corso di un grandioso congresso sul cancro polmonare. Vi erano da un lato relatori decisamente agguerriti contro le ciminiere dai fumi catramosi e contro i gas di scappamento dei mezzi motorizzati di trasporto e lo smog in genere delle grandi città industrializzate. Altri, valutando il fatto che lo stesse elemento potenzialmente cancerogeno incriminato nei fumi e gas inquinanti l'atmosfera, è presente pure nel fumo di tabacco, sostenevano più a fondo la urgente necessità di campagne contro l'abuso della sigaretta. Allora si poteva comunque concludere che l'affare del fumo di sigaretta era in pratica questione di responsabilità personale che ognuno avrebbe potuto risolvere saggiamente da sé a scanso di correrne individualmente i rischi; per la prevenzione della potenziale azione cancerogena di certi inquinamenti atmosferici sarebbe stato ovviamente ed inderogabilmente necessario l'intervento di provvedimenti pubblici. Tanto tempo è passato, la responsabilità di quei fattori (non sempre accettati in talune sedi, quando c'erano di mezzo colossali interessi commerciali) ha avuto numerose confer.ne; nuovi studi hanno inoltre accertato che una buon i quantità di sostanze catramose (contenenti il benzopirene) si riscontra pure in quel fumo di sigaretta che passa nell'aria dei ritrovi pubblici in cui si affollano fumatori; per cui anche i non fumatori presenti possono respirarla. Sicché oggi anche la «tgiedarfetsmdgbdcmldptcacslcops4atrosprsprqfgdl8vtndmsdgdndifesa contro la nociva azione 1 del fumo di tabacco esige J provvedimenti di tutela col- ! lettiva. E* vero che alcuni studiosi sono ancora propensi a dare all'azione del fumo di sigaret¬ ta solo un ruolo cancerogeno | «scatenante» l'insorgenza del tumore in individui di per sé già predisposti ad esso e non in altri. Ma chi può sapere, e come, di non essere predisposto? Tra i fattori cancerogeni ambientali sono da considerare anche taluni di ordine professionale. Non a caso all'attuazione dell'attuale congresso ha collaborato l'Istituto di medicina del lavoro di Pavia, diretto dal professor S. Maugeri. A tale riguardo un problema sul tappeto è la genesi d' un particolare tipo di cancro polmonare (mesotelioma) legato all'inalazione di lunga durata di talune polveri di amianto. Non tutti i carcinomi del polmone sono eguali dal punt'i di vista tessutale; in parte ciò spiega la diversa risposta a, vari trattamenti terapeuti-1 ci. L'impiego di questi è condotto oggi secondo strategie raffinate con diverse associazioni di mezzi e con la causibilmente anzi aumentare, il naturale stato di difesa immunitaria del soggetto; mentre d'altra parte stanno perfezionandosi metodi per arrivare a diagnosi della malattia prima ancora che ne affiorino sintomi clinici, come già avviene per esempio per il cancro del collo dell'utero. Ciò perché il cancro polmonare è presente da molti mesi prima di essere visibile alla radiografia del torace e molti d più da quando è radiograficamente visibile se ne sviluppano i primi sintomi. Inoltre può simulare inizialmente altre malattie dell'apparato respiratorio. Angelo Viziano