Le barricate nerazzurre

Le barricate nerazzurre L'Inter in Bulgaria con molto timore Le barricate nerazzurre Il presidente Fraizzoli più che del match con l'Etar insiste sui mancati acquisti : perché l'attaccante Libera è rimasto al Varese (Dal nostro inviato speciale) Sofia, 16 settembre. Altri tempi anche per l'Inter. Sembrano passati tanti anni, invece è storia recente quando I nerazzurri andavano all'estero portandosi dietro migliaia di tifosi: ora partono con una trentina di « appassionati », fra cui alcune anziane signore che perdono la valigia e provocano intralci a non finire. Mazzola, che conosce bene il calcio internazionale, fa da cicerone: » Vedrete come gioca questo Etar, sarà un osso duro ». Gli fanno eco Suarez e Mannl, che Ieri sono stati a Tirnovo: « Altro che 4-4-2 — replicano —: questi bulgari giocano con quattro punte: hanno travolto la capolista Lokomotiv con un gioco scintillante, sempre impostato sul! 'offensiva. Dovremo fare barricate alte come una casa per salvare la faccia ». Le promesse sono poco confortanti per un'Inter ancora alla ricerca della migliore condizione e per la quale in confronto a que sto appuntamento le gare di Coppa Italia erano una passeggiata Suarez comunque non si sbilan eia sotto ogni aspetto: « Meglio averli visti nella loro migliore partita — dice —: non potranno riservarci molte sorprese. Sappiamo come giocano: ebbene sapremo contrastarli uomo su uomo. Questo è II nostro vero banco di prova ». L'Inter ha trovato Suarez e Marini all'aeroporto di Sofia, dove il «DC 9« dell'Amalia è giunto dopo due ore di viaggio, per salutare la comitiva italiana e naturalmente il presidente Fraizzoli, con l'immancabile « lady », tutti sollevati dalla notizia della qualificazione in Coppa Italia. Fraizzoli ne ha approfittato per riparlare dei suoi mancati acquisti, accennando stavolta al varesino Libera: « Anche l'altro giorno — ha detto — sono ritornato alla carica con Borghi: lui mi ha giurato che Libera è suo e non del Milan. come qualcuno afferma. Gli avevo offerto Magistrelli In prestito più una cifra a suo piacere: gli avrei dato anche mezzo miliardo, ma lui, duro, non ha ceduto. Libera era l'uomo adatto per appoggiare Boninsegna, ma non c'è stato niente da fare. Tutte storie quelle di Borghi vicepresidente del Milan nella prossi¬ ma stagione: me l'ha giurato più volte ». Quando si tratta di parlare di quattrini senza doverli tirar fuori (il miliardo per Riva e ora il mezzo miliardo per Libera) Fraizzoli è sempre generoso: fatto sta che l'Inter ora viene a trovarsi con un uomo in meno nel settore più delicato, cioè l'attacco, pur ammettendo che con Mazzola in cabina di regia Suarez non abbia altri problemi a centrocampo. La dimostrazione la si è avuta in più d'una gara: se non arriva Moro ad oppoggiare Boninsegna (e Moro, caso strano, non è ancora titolare fisso) la situazione minaccia di non sbloccarsi. A Tirnovo, dove l'Inter si trasferirà domani dopo aver condotto un allenamento sul campo del Cska, l'undici milanese dovrà stare particolarmente « abbottonato » perché l'Etar è una provinciale di lusso, l'ultima arrivata del calcio bulgaro ma per questo non debole. Anzi, lo si è visto appunto sabato quando la capolista del campionato ha dovuto inchinarsi alla fresca vivacità dell'undici di Tirnovo, il cui stadio ricorda come capienza e infrastrutture quello di Novara. L'unico fuoriclasse della squadra, il « nazionale » Velitsckov, protagonista ai recenti « mondiali », se ne è andato in un club della capitale ma la sua partenza non sembra aver indebolito l'Etar che parte decisa a superare l'Inter e assicurarsi un buon margine Giorgio Gandolfì

Luoghi citati: Borghi, Bulgaria, Italia, Novara, Sofia, Tirnovo