La Juventus sfida per la terza volta il solido calcio della Germania Est di Bruno Bernardi

La Juventus sfida per la terza volta il solido calcio della Germania Est La Juventus sfida per la terza volta il solido calcio della Germania Est I bianconeri a Francoforte sull'Oder contro il Vorwaerts dopo le esperienze di Magdeburgo e Dresda ■ Parola: "Niente catenaccio, ma ci basta lo zero a zero" - Cuccureddu in campo, Gentile in panchina ■ Si gioca in notturna (Dal nostro Inviato speciale) Francoforte sull'Oder, 16 sett. La Juventus è tornata in Germania Est dove è quasi di casa. Due anni fa giocò a Magdeburgo. l'anno scorso a Dresda e ora a Francoforte sull'Oder. E' tornata per una rivincita: brucia ancora il ricordo dell'eliminazione subita nel settembre scorso, al primo turno di Coppa dei Campioni, ad opera della Dynamo Dresda. Era una Juventus ambiziosa, che voleva ritentare la scalata al massimo titolo europeo dopo averla lallita di un sollio qualche mese prima a Belgrado con l'Ajax, e che invece vide crollare di colpo ogni illusione. Alla sconfitta In Coppa dei Campioni segui, a distanza di tempo, la perdita dello scudetto. Adesso è di nuovo pronta a ricominciare, ha sete di vittorie e l'ha già dimostrato superando di slancio il primo turno di Coppa Italia e collezionando, nella lase precampionato, ben otto successi su altrettante partite. Forte della esperienza passata, la Juventus si è preparata nel migliore dei modi per non ripetere l'errore di Dresda. Ormai conosce a tondo il football tedesco-orientale, sa che è temibile. E' un lootball in evoluzione che ha dimostrato il suo valore in campo intemazionale con il Magdeburgo, che Ita battuto in finalissima il Milan, aggiudicandosi la Coppa delle Coppe, e con la Nazionale, l'unica che ha sconfitto nella Coppa del Mondo la Germania Ovest, poi laureatasi campione. La squadra bianconeri., dunque, non sottovaluterà il Vorwaerts nell'andata per il primo turno di Coppa Uefa in programma mercoledì sera. « Comincia una nuova avventura europea — ripete Boniperti — e speriamo di andare avanti ». Vorwaerts signilica « avanti » ed è di buon auspicio. Si giocherà In notturna, com'era previsto, anziché al pomeriggio. Il guasto all'impianto di illuminazione dello stadio è stato riparato. La notizia è stata comunicata dal colonnello Hiemer, responsabile della squadra dell'esercito della Ddr, che ha ricevuto la comitiva bianconera a Berlino Est, dov'era sbarcata verso mezzogiorno dopo un tranquillo volo di un paio d'ore. Parola ha tirato un sospiro di sollievo. « Temevo si dovesse giocare alla luce del sole — dice il trainer non appena messo piede nell'albergo di Francofone sull'Oder, ai conlini con la Polonia — poiché avevamo impostato la preparazione in notturna preferisco così ». Anche i giocatori sono soddisfatti. Un po' di meno i diciannove giornalisti al seguito, per ovvie difficoltà del servizio. Parola ha già deciso la formazione da opporre al Vorwaerts, ma la comunicherà soltanto domani, al termine dell'ultimo allenamento in programma nel tardo pomeriggio. Anche oggi la squadra ha sostenuto una leggera seduta di preparazione. Sembra scontato l'Impiego di Cuccureddu (che oggi ha riposato), dopo un lieve malessere in aereo, nel ruolo di terzino da opporre al » tornante » Plelplerkorn, mentre è confermato che Morini agirà su Andrich e Spinosi su Pìepemburg. Qualora I tedeschi schierassero una terza punta, Parola opterebbe per Gentile. « L'escluso andrà in panchina, con Piloni, Altafini, Viola e Longobucco — spiega Parola — e sarà sicuramente impiegato nel corso della partita. Poiché dispongo di Zoff, portiere che difficilmente s'infortuna, avrò la possibilità di effettuare due cambi, a seconda di come si svolgerà la partita. Ma non parliamo di staffette. Il Vorwaerts, che ho visto per 40 minuti, mi ha impressionato: è un bel collettivo. Pensavo di vedere dei dilettanti e ho visto invece un complesso fortissimo. Pertanto a noi basterebbe lo 0-0 In questo primo round. A Torino imposteremo la partita In modo diverso, ma qui dovremo essere realisti ». La Juventus non andrà certo allo sbaraglio. « Le parola catenaccio non esiste nel mio dizionario calcistico — precisa il tecnico juventino —. Saremo prudenti ma senza rinunciare ad attaccare. Il contropiede sarà la nostra arma, lo non sono per il calcio romantico. In nazionale si parla tanto di modificare Il football all'italiana, si parla di centromediani metodisti, ma io ho le mie teorie. Non sono un difensivista, e in Coppa Italia ho già rischiato, adottando le due formule. Mi serviva per tenere i giocatori sulla corda in vista di questo primo turno di Coppa Uefa. Nell'amichevole di Atene, con l'Olympiakos che in casa non perdeva da cinque anni, abbiamo vinto appunto in contropiede. In campionato unificherò le due formule e tirerò diritto, nel limite del possibile, con una formazione mista. Sarebbe anche ora che la Juventus vincesse una coppa Internazionale, però preferisco lo scudetto perché ci riporterebbe in Coppa dei campioni ». Ci sarà da lottare mercoledì sulle rive dell'Oder. Damiani, alla sua prima esperienza in una coppa europea di prestigio (si era cimentato solo nella Mitropa Cupi, vuole smentire coloro che sostengono non sia un combattente. « Sarà vero — dice l'ex-vicentino — ma non mi tiro indietro se ci sarà da correre. Se il mio terzino avanzerà, lo seguirò, ma non rinuncerò a segnare. In Coppa Italia ho già fatto quattro cen¬ tri e ci ho preso gusto ». Domani non pensa di giocare in funzione della Nazionale: « Se mi daranno una maglia azzurra per Zagabria l'accetterò volentieri, però io penso alla Juventus. Ci sarà da sacrificarsi, ma posso ben figurare ». Altro osservato speciale (insieme con Causio e Capello) sarà Bettega, che Bernardini ha indicato come possibile ala sinistra nell'amichevole con la Jugoslavia. •< Sarebbe una grossa soddisfazione, dopo due anni che sono fuori dal giro — diceva Bettega —. A me basterebbe rientrare nel Club Italia. Intanto cercherò di giocare bene con il Vorwaerts. Conosciamo il calcio della Germania Est. A Magdeburgo avevamo vinto, mentre a Dresda siamo stati sconfitti. Scottati dalla Dynamo, quest'anno ci siamo preparati mentalmente e fisicamente in un altro modo e possiamo giocare ad armi pari con il Vorwaerts ». Mercoledì sera è previsto il « tutto esaurito »: 20 mila spettatori. Ci saranno anche sedici tifosi italiani che hanno seguito la Juventus. Il Vorwaerts non potrà disporre di Hamann, che dovrebbe rientrare a Torino il 2 ottobre nel « retour-match ». // « libero » sarà pertanto House. L'allenatore Reikels è ottimista: « La Juventus è un brutto cliente, ma dovremmo riuscire a batterla ». Con ogni probabilità confermerà la squadra che ha giocato sabato con Wruett al posto di Struiblnch. Il Vorwaerts punta anche allo scudetto. Ne ha già vinti sei (e due Coppe della DDR) e, pur non disponendo di elementi di classe internazionale, ha una vasta esperienza. Bruno Bernardi