Occupata la "Ulma,, di Beinasco i lavoratori bloccano i magazzini

Occupata la "Ulma,, di Beinasco i lavoratori bloccano i magazzini Dopo la riduzione dell'orario a 24 ore settimanali Occupata la "Ulma,, di Beinasco i lavoratori bloccano i magazzini La Firn protesta perché "la Fiat licenzia decine di operai per non garanzia della prestazione di lavoro" - Il Sida chiede "salario annuo garantito" - Agitazione alla Trau di Rivoli Assemblea permanente alla Ulma di Beinasco (accessori in profilato per auto ed elettrodomestici). L'azienda, che fa parte del gruppo ITT, giovedì ha annunciato il ricorso alla cassa integrazione a 24 ore settimanali per la maggior parte dei 370 operai. Il provvedimento dovrebbe durare fino alla fine di ottobre ed è stato giustificato dalla mancanza di commesse (la TJlma fornisce Fiat, Alfa Romeo, Indesit). I dipendenti si sono riuniti in assemblea ed hanno contestato la validità dei motivi dichiarati dalla direzione. Sostengono che il lavoro non manca e che prima delle ferie « è stato chiesto addirittura di fare il terzo turno ». Sempre secondo i dipendenti, la Ulma si servirebbe di piccole aziende esterne, in gran parte legate ai dirigenti dello stabilimento, per eseguire lavorazioni che in passato venivano fatte a Beinasco. Dice un membro del consiglio di fabbrica: « Sappiamo quali sono queste fabbrichette. Lavorano anche 48-60 ore alla settimana ». Ieri mattina vi è stato un incontro fra la direzione ed i rappresentanti dei lavoratori. Questi hanno chiesto di salire a 32 ore lavorative o di avere dall'azienda la differenza tra il salario delle 40 ore e la parte integrata (16 ore al 66 per cento) in modo da non rimetterci nulla. Alla risposta negativa dell'azienda è stata proclamata l'assemblea permanente: i dipendenti in sciopero impediscono l'uscita del materiale. Fiat — La Federazione lavoratori metalmeccanici ha diffuso un comunicato in cui afferma che « la Fiat, mentre dice di dover diminuire la produzione e quindi dì avere 25 mila operai in eccedenza che potrebbero essere utilizzati (secondo loro) per rilanciare le infrastrutture sociali (in sostanza vogliono mandare gli operai a lare i muratori e togliere il posto ai 100 mila disoccupati del settore dell'edilizia), passa di tatto alla diminuzione dell'occu- pozione con massicci licenziamen- | ti repressivi ». La nota prosegue: « In questi giorni in tutte le sezioni Fiat decine e decine di operai sono stati licenziati con chiari motivi repressivi. La direzione manda a chiamare l'operalo e gli comunica che, a causa della non garanzia della prestazione di lavoro, gli conviene dimettersi altrimenti sa. rà licenziato ». La Firn accusa l'azienda di non rispettare il contratto per quanto riguarda la conservazione del posto ed invita i lavoratori a « respingere il ricatto, facendosi accompagnare da un delegato come di diritto ». Sida — Cinquecento delegati nazionali hanno discusso sull'occupazione alla Fiat, salari, contingenza, ripianamento aziendale delle paghe, « I lavoratori hanno approvato l'impegno del sindacato — informa il Sida — per il rilancio dell'Istituto del salarlo annuo garantito, basato sul contributo degli enti assicurativi dell'azienda e di una modesta partecipazione dei lavoratori ». Il Sida esclude « anticipo di ferie o sola cassa integrazione. I delegati del Sida — conclude la nota — /tanno anche dichiarato dì opporre netto rifiuto ai disegni di convergenze con il pel, che significano soltanto un tipo alternativo di gestione del potere in cui i lavoratori acquistano nuovi "carabinieri" a prezzo della loro libertà di cittadini ». Trau (metalmeccanica) — La Federazione metalmeccanici di Rivoli informa che l'azienda ha inviato a due rappresentanti sindacali una lettera di avviso di provvedimento disciplinare per dichiarazioni fatte sugli infortuni sul lavoro che avverrebbero nella fabbrica. I sindacati denunciano « il grave attacco ai diritti sindacali ». Inoltre protestano contro « il provocatorio comportamento dei carabinieri di Rivoli che ieri mattina si sono presentati nel reparti a portare le convocazioni in caserma ai rappresentanti sindacali », querelati dalla Trau per dif. famazione. * A proposito del mandato che il Consiglio comunale ha dato all'assessore alle municipalizzate Migliano per « esaminare con VAem la eventuale possibilità di estendere agevolazioni tariffarie a categorie particolarmente disagiate », il rappresentante socialista nella commissione amministratrice dell'azienda, Scicolone, ha scritto ai giornali per esprimere la sua convinzione che « la estensione delle agevolazioni non può e non deve avere un carattere assistenziale, ma un preciso significato politico ». Dipendenti della Ulma discutono davanti alla fabbrica

Persone citate: Scicolone

Luoghi citati: Beinasco, Rivoli