Artisti del Regio diretti da Maag hanno dato concerto all'Emanuel

Artisti del Regio diretti da Maag hanno dato concerto all'Emanuel Un gesto di solidarietà ai lavoratori in lotta Artisti del Regio diretti da Maag hanno dato concerto all'Emanuel Un fatto nuovo e rilevante per due motivi : la musica (Schubert e Verdi) esce dai cenacoli privilegiati; un'orchestra prestigiosa, con il maestro (alla sua prima direzione), manifesta concreta simpatia a 600 persone impegnate nella difesa del posto di lavoro Schubert e Verdi nell'esecuzione dell'orchestra stabile del Teatro Regio della nostra città, diretta dallo svizzero Peter Maag, sono entrati Ieri all'Emanuel di Moncalierl. E' un fatto nuovo e rilevante per almeno due aspetti che finiscono con l'integrarsi. Il primo: l'arte che lascia sale e locali austeri dove per lunga tradizione è rimasta riservata a cenacoli privilegiati e si avvicina a strati sempre più larghi della popolazione, realizzando un contatto dacselfaziahdimd diretto, immediato, genuino e aprendo cosi nuove prospettive culturali (un comunicato del con. sigilo di azienda del Teatro Regio e del consiglio di fabbrica dell'Emanuel parla di « saldatura tra fabbrica e cultura »). Secondo aspetto, che assume nella situazione attuale un valore ancora più importante: la solidarietà che gli artisti ed i lavoratori del Regio hanno voluto manifestare, in modo tangibile, ai seicento operai ed impiegati dell'azienda che difendono il loro posto di lavoro. Sot¬ to questo profilo, sembra particolarmente notevole il fatto che Peter Maag, nominato consulente artistico del Regio nel marzo scorso, abbia voluto dedicare proprio a loro la sua prima direzione. Dire Emanuel è dire un'azienda che dalla primavera scorsa vive un'esistenza travagliatissima ed è diventata un po' il simbolo del periodo economico estremamente precario che stiamo attraversando. L'inizio ufficiale delle vicissitudini ha una data: il 31 maggio scorso, quando il Tribunale di- chiaro il fallimento dell'azienda che registrava un passivo di oltre un miliardo e cento milioni di lire. Ma l'inizio vero della crisi risale a tre anni prima. Sino al '71 l'Emanuel che produce compressori, impianti automatici di lavaggio e attrezzature diagnosti, che per meccanici con filiali in Inghilterra, Germania Federale, Svizzera, Stati Uniti ed anche Unione Sovietica (Togliattigrad) era stata caratterizzata da un andamento soddisfacente. Poi il declino, sempre più rapido negli ultimi tempi a causa della stretta creditizia e della crisi petrolifera. Nell'aprile scorso si è avuta la minaccia della cassa di integrazione per tutti i dipendenti, respinta dalle organizzazioni sindacali. Alla fine di maggio, la dichiarazione di fallimento e le lettere di licenziamento per i 600 lavoratori. Le maestranze hanno cominciato a presidiare la fabbrica e deciso di continuare l'attività produttiva. Nel frattempo c'è stata la richiesta dei sindacati all'autorità giudiziaria per l'esercizio provvisorio. Richiesta respinta. Alla vertenza è stato interessato anche il ministro Bertoldi che il 17 agosto ha ricevuto da Gullotti l'assicurazione di un intervento della Gepi. Ma le nubi non si sono diradate, anzi il quadro è peggiorato. Si è iniziata una sottoscrizione pubblica, per aiutare i dipendenti che da maggio non ricevono più alcuna retribuzione. Secondo un comunicato Firn « la produzione realizzata autonomamente dai lavoratori ha raggiunto 002 milioni di fatturato senza che sia stato corrisposto agli operai il salarlo ». Di qui la necessità di assumere un'iniziativa che superasse i limiti della lotta sindacale ed assumesse un significato più vasto. Ed ecco la presa di contatto con il consiglio di azienda del Regio e la decisione di tenere il concerto. Per la manifestazione è stato adibito l'ampio magazzino a destra dell'ingresso della fabbrica, capace di contenere oltre duemila posti a sedere. Attorno, sulle pareti, pannelli con foto che illustravano i momenti più significativi e drammatici della vertenza sindacale, striscioni e bandiere. Su un altro pannello i risultati della sottoscrizione in corso finora venti milioni. L'improvvisato teatro ha incominciato ad animarsi alle 20. Prima piccoli gruppi, poi folla; oltre duemilacinquecento persone. Alle 21 è giunto il sindaco architetto Picco, seguito poco dopo dai sindaci di Moncalierl, Trofarello e Nichelino. Hanno dato la loro adesione anche esponenti del mondo culturale ed artistico. Lo spettacolo si è iniziato alle 21,30 con un concerto di danza di autori vari (corpo di danza del Teatro Regio guidato dal maestro Pippo Carbone. Quindi l'orchestra stabile del Regio ha eseguito a L'Incompiuta » di Schubert, e l'« ouverture » della «Forza del destino» di Verdi. Il coro del Regio (maestro Adolfo Fanfani) ha poi cantato il « coro di introduzione » ed il « Va pensiero » del « Nabucco » e. g. 2500 persone hanno affollato il magazzino dell'Emanuel trasformalo in «auditorium »

Luoghi citati: Germania Federale, Inghilterra, Stati Uniti, Svizzera, Togliattigrad, Trofarello, Unione Sovietica