I maghi in Parlamento di Livio Zanotti

I maghi in Parlamento SINGOLARE DIBATTITO IN ARGENTINA I maghi in Parlamento Contro taumaturghi e indovini si invoca la legge, anche perché procacciano voti (Dal nostro corrispondente) Buenos Aires,' settembre. Dai remoti pueblos dell'interno non ancora liberati dalla superstizione, dai cinema- tografl e dalle librerie delle i città percorsi da un'ondata di letteratura irrazionalistica, la magia è giunta in Parlamento e ha preso tinte politiche. Per un giorno, guaritori miracolosi e mentori del futuro hanno catalizzato l'attenzione dei legislatori. Filtrato attraverso la sapienza di medici e giureconsulti, il Paese ha cosi dibattuto un . tema che in questo ultimo tempo sembra avere irretito la curiosità popolare. E' un ! sintomo del nervosismo della i vita quotidiana, non soltanto I argentina, e di una segreta I voglia d'evasione. !Per impedirla c'è chi in-1 voca il codice penale. La | maggioranza « giustizialista » ' propone di aggravare le pe- ! ne previste contro taumatur- j ghi e indovini, fuorilegge del | la scienza. Il deputato So- ! brino Aranda, presidente del-1 l'Istituto argentino di para- ! psicologia, presenta un eru- 1 dito ma caustico ritratto dei ! « professionisti dell'illusio- I ne ». Egli non ha dubbi: rappresentano un pericolo, bisogna colpirli più duramente per scoraggiare la loro vocazione all'inganno. Jesus Por¬ to, suo compagno di partito ne in famiglia E un altro parlamentare Siustizialista che assume la difesa degli accusati, il cor dovese Palacio Deheza, « un uomo cne non ha paura della >'ealta »• come dice di se stesso- Va diritto al concreto: « Questa legge può andare Re ne- forse, per la capitale fe Aerale. A Buenos Aires i me dlci s0"° anche troppi. Ma non neUe province, dove in vece scarseggiano e molte volte sono 1 guaritori a ri solvere le situazioni». Appaio n° nella discussione, evocati come personaggi celeberri mi di cui i presenti mostrano di sapere davvero tutto, i no- e studioso affermato del di- ritto, è d'accordo: parla del- le garanzie che lo Stato deve offrire al cittadino. L'opposi- zione, comunisti e radicali, conservatori e cattolici, ascoi- ta, senza intervenire nel di- mi di Jaime Press e Horacio Marchesini. « Mano santa », afferma Palacio Deheza alludendo al primo dei due; è dotato di capacità straordi- \ narie e ha ottenuto guarigio¬ [ ni che, se non sono miraco I lose, sono però certe, . L'onorevole Deheza incal Za ancora: « La caccia alle streghe ha fornito nella sto I ria il triste spettacolo di ro ] ghi e impiccagioni in abbon- ! danza. Nella nostra epoca, quasi ai confini del ventunesimo secolo, una simile pratica deve essere condannata per sempre come manifestazione di insopportabile barbarie. La scienza è tolleranza, sono gli scienziati che se ne dimenticano ». Gli scienziati presenti nell'assemblea, medici per lo più, mormorano, probabilmente risentiti. Deheza aggiunge che non è possibile « incasellare in norme penali da laboratorio le tradizioni popolari, che possono essere superate solo accettandole ». Sull'orlo dell'indignazione, j il professor Sobrino Aranda I replica che il celebrato Marchesini si è sottoposto ad un confronto con i colleghi medici di Cordova e Santa Fe: « In entrambi i casi è stato chiarito univocamente che le sue diagnosi non sono niente più che semplici opinioni e che non è possibile definirle diversamente. Soltanto sulla base di tale premessa l'Ordine professionale cordovese ha autorizzato Marchesini ad | esercitare. Ma Jaime Press è in una situazione ben distinta, poiché ha rifiutato di presentarsi ai collegi medici ». L'onorevole Aranda cava di tasca una lettera e legge: « Jaime Press ha causato grave danno alla salute e all'economia popolare con le sue ciarlatanerie ». E' l'opinione dei medici di Cordova. Per Sobrino Aranda ce n'è abbastanza perché si approvi la riforma del codice: « Basta con la frode degli spiriti ».. 3 u , n Diritto e rovescio Proprio a questo punto, però, il dibattito esce dal trascendente per fare ingresso nell'immanentismo della politica. La polemica scopre il suo rovescio. Viene fuori che i maghi sono anche grandi elettori, e che l'esoterismo può essere anche pratica politica. Da questo trae linfa ancor oggi la massoneria, che infiltra con le sue logge diverse e spesso opposte settori sociali e partiti insospettati; di quelli si serve il sistema delle clientele, fuori del quale stanno in pochi e talvolta malvolentieri. Le lot-te di potere hanno i piedi pe- santi, percorrono anche gli in- certi sentieri delle magie, in Argentina come altrove. v In nome di molta gente che ha votato la maggioranza di questa Camera e a titolo mio personale, chiedo che il progetto di riforma del codice penale venga respinto ». dice Palacio Deheza. Nei corridoi si spiega che la rigorosa applicazione delle norme penali già esistenti por- terebbe in carcere numerosi dirigenti politici regionali, se ne fanno alcuni nomi. « Si tratta di persone che, oltre a nutrire il corpo e lo spirito, amministrano una considerevole quantità di suffragi elettorali ». A confermare tale stato di cose interviene il deputato della sinistra indipendente Hector Sandler, uno dei rappresentanti più battaglieri dell'assemblea legislativa. « La caccia alle streghe è la guerra dei voti », grida qualcuno. Il presidente del grappe giustizialista, Ferdinando Pedrini, decide di sollecitare il rinvio del progetto di legge in commissione. « Ma non si può, è contrario ai regolamenti », osservano dall'opposizione. « Siamo contrari per ragioni procedurali », spiega il deputato radicale Antonio Troccoli. Pedrini chiede che venga posta ai voti la sua richiesta e la maggioranza l'approva. Di guaritori e veggenti si tornerà a discutere nel riserbo della commissione. Fuori, sulla strada, una interminabile coda di spettatori attende di poter assistere alla proiezione del film L'esorcista, del regista nordamericano William Friedkin. L'ultimo grande successo della cinematografia argentina rievoca la vita della « Madre Maria », una guaritrice che fu celebre al punto che una lettrice ha scritto ad una rivista femminile per domandare se davvero in Vaticano pensano di canonizzarla. In questa scia, viene annunciata la prossima realizzazione di un film su un'altra fattucchiera, dal titolo La defunta Correa. Il ritorno degli stregoni, di Pauwels e Berger, Il seme del diavolo, di Ira Levin, sono vicini a diventare best-sellers. Una delle riviste maggiormente diffuse, Siete Dias, pubblica nell'ultimo numero una lunga intervista con quello che viene presentato come il gran maestro della loggia massonica « Anael », cui la voce comune attribuisce un inusitato potere politico. Nuovo profeta del « Terzo Mondo », oscuramente nazionalista, Anael vede precipitare le rovine del socialismo sovietico e del capitalismo occidentale su quelle della rivoluzione francese e dell'impero romano. Si esprime per metafore: « Il mondo nuovo che lorge, traveste i suoi nuovi capi come insetti che i si confondono con le foglie e i rami degli alberi, li mij metizza », dice per spiegare i l'anonimato degli aderenti al1 la sua loggia. Dichiara la pro I pria assoluta fede peronista, ! ma confonde Perón con l'ex \ governatore dello Stato di San Paolo del Brasile, Adhemar De Barros, che sollecitava il voto dei propri elettori confessando senza perplessità: « Adhemar ruba, però fa ». Budda, Confucio, LaoTze, Krishna, Brahma, possono convivere tutti con Anael, assicura l'ultimo profeta argentino. Livio Zanotti

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