Crisi dell'informazione Giornalisti a congresso

Crisi dell'informazione Giornalisti a congresso Intenso dibattito a Bologna Crisi dell'informazione Giornalisti a congresso Trecento delegati di tuttTtalia discutono da oggi sui gravi problemi dei giornali (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 16 settembre. La crisi dell'informazione nelle sue componenti economiche e politiche; i danni provocati dalla concentrazione delle testate (ogni giornale che muore è una voce di libertà in meno); la lottizzazione dei quotidiani da parte dei partiti; l'invito al governo di varare, prima che sia troppo tardi, un piano di riforma dell'editoria che salvaguardi gl'interessi della collettività: sono questi i temi di fondo del congresso della stampa che s'inaugura domani mattina al Teatro Comunale, alla presenza di 300 delegati delle 14 associazioni regionali dei giornalisti italiani. L'appuntamento è importante: il sindacato unitario della Federazione nazionale della stampa si presenta al giudizio collettivo dei suoi diciannovemila iscritti per una verifica delle scelte e degl'indirizzi emersi quattro anni fa al convegno di Salerno e confermati al congresso svolto nel 1972 a Bolzano. Molte cose sono cambiate nell'arco di quattro anni. In primo luogo gli «addetti ai lavori» hanno preso sempre più coscienza dell'impegno educativo e sociale al quale viene chiamato chi opera nel settore dell'informazione stampata e radiotelevisiva per assicurare a quanti leggono e ascoltano un flusso di notizie incontaminate da ingerenze estranee. Con il sedicesimo congres- so, i cui lavori proseguiranno fino a domenica a Rimini, i giornalisti dovranno confermare la validità di una linea di condotta posta al servizio del pubblico: la difesa del principio della pluralità delle testate in modo che ogni strato della popolazione possa far sentire le proprie opinioni, l'intervento su scala nazionale di provvedimenti per far quadrare i costi di gestione che gli editori sostengono di non poter più affrontare da soli, aumento del costo della carta, spese per il personale, distribuzione dei giornali (ostacolata dal cattivo funzionamento delle Poste), l'attuazione degli accordi che prevedono, all'interno delle singole aziende, una partecipazione «gomito a gomito» fra corpo redazionale e direzione. La maggioranza della Federstampa è raccolta nella corrente «Rinnovamento democratico» in appoggio al segretario nazionale Luciano Ceschia, mentre l'opposizione fa capo a un gruppo dell'Associazione della stampa romana. Altro tema di scottante at tualità del congresso sarà la sopravvivenza de La Gazzetta del Popolo, una vertenza in atto da due mesi e che proprio in questi giorni è al giro di boa in seguito alla mediazione promossa dal ministro del Lavoro, Bertoldi, dopo la decisione dell'editore Capretti di licenziare i 371 giornalisti e tipografi del giornale. La scorsa settimana Bertoldi aveva confermato l'impegno del governo d'assicurare la continuità della testata, prospettando un intervento delle Partecipazioni Statali, tramite l'Egam, per un nuovo tipo di gestione in accordo con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei poligrafici Cgil, Cisl, Uil e dei giornalisti, a condizione che sia salvaguardata l'autonomia dell'informazione nei confronti dei gruppi politici. L'ordine dei lavori del convegno dei giornalisti prevede per mercoledì la lettura della relazione del segretario nazionale Ceschia sulla politica sindacale della giunta esecutiva nel biennio 1972-'74. Nei giorni successivi, riferiranno il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Lilli, e dell'Istituto di previdenza, Della Riccia. Domani, al Teatro Comunale, il saluto ai congressisti verrà porto dal presidente dell'Associazione della stampa emiliana, Cavalli. Parleranno il sindaco di Bologna, Zangheri, e il presidente della giunta regionale, Fanti. Il governo sarà rappresentato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Sarti. Venerdì, a Rimini, è in programma un dibattito sui rapporti fra i giornali e le Regioni. Al congresso prendono anche parte gli osservatori di 16 associazioni europee di giornalisti dell'Est e dell'Ovest. Piero de Garzarolli

Persone citate: Bertoldi, Cavalli, Ceschia, Della Riccia, Fanti, Luciano Ceschia, Piero De Garzarolli, Sarti, Zangheri

Luoghi citati: Bologna, Bolzano, Rimini, Salerno