Mc Millen pendolare del basket Londra-Italia tutte le settimane di Giorgio Barberis

Mc Millen pendolare del basket Londra-Italia tutte le settimane Le novità del campionato italiano di pallacanestro Mc Millen pendolare del basket Londra-Italia tutte le settimane Tom studia ad Oxford e gioca per la Sinudyne - Me Daniels torna dopo le Universiadi Torneo in due gruppi con i "prò" riqualificati SI riparla di basket. Proprio Ieri è stato diramato il calendario della serie A che inizlerà il 13 ottobre (Il primo gruppo} e II 3 novembre (il secondo gruppo). Qi Ila dei « gruppi » è la novità dt nuovo campionato. Nel primo compaiono quattordici squadre, di esse quelle classificate dal 1° al 6° posto potranno partecipare al girone finale unitamente alle prime due del secondo gruppo, formato da dieci compagini. Ma questa non è che una variante strutturale, apportata per dare maggiore organicità ed interesse al torneo. La grossa novità invece è l'apertura delle frontiere anche a quei giocatori che hanno un passato professionistico. Infatti la Fiba da quest'anno può riqualificare, attenendosi a determinate norme, un atleta come dilettante. Quali siano queste norme lo ha spiegato lo stesso mister Jones (santone del basket mondiale, segretario della Fiba che recentemente ha passato il « testimone » a Stankovicì in una recente intervista: « Il problema della riqualificazione di un atleta è nato materialmente — ha detto — quando un certo Devitt Menerd, ex prò, chiese il permesso di giocare in Francia. L'Aau scambiò il nome per il cognome, dando il nulla osta. Dopo tre mesi ci accorgemmo dell'errore ma ormai era troppo tardi. Si sono allora creati dei sistemi di valutazione perché die tro alcune richieste ci sono dei casi umani: gente che ha firmato coi "prò" prima di sposarsi, altri che sono rimasti delusi (in certi casi addirittura disgustati), altri ancora che hanno avuto rapporti difficili. Abbiamo comunque posto un limite di età, 22 anni, sopra il quale la riqualificazione è difficile che venga concessa ». La nuova disposizione della Fiba e la relativa facilità con cui si riesce ad ottenerne l'applicazione hanno subito portato la corsa al "prò", ossia le varie squadre italiane non si sono più limitate a cercare nel vari colleges // proprio straniero, ma si sono rivolte a veri e propri giocatori professionisti. Il che suscita almeno qualche perplessità: in primo luogo perché i prezzi sono saliti immediatamente alle stelle (basta pensare che per Me Daniels la Snaidero pare abbia dovuto sborsare qualcosa come centomila dollari, cioè oltre sessanta milioni mentre fino ad un paio di anni fa uno straniero era già molto ben pagato quando gli veniva dato un ingaggio di una quindicina di milioni). Poi c'è il rebus legato alle caratteristiche del giocatore: chi può garantire che i motivi per cui un ' prò » chiede di tornare a giocare come dilettante non siano Imputabili negativamente allo stesso giocatore? Il che crea, dunque, una grossa incognita tecnica. Su 14 squadre del primo gruppo della serie A, ben otto disporranno sicuramente quest'anno di un nuovo straniero. Alcune lo hanno già trovato, altre ne sono ancora alla disperata ricerca. Scorrendo la lista dei nomi nuovi gli affari migliori sembrano averli conclusi Snaidero e Sinudyne. La squadra veneta ha sostituito Sanders (il ' bello » dello scorso campionato) con Me Daniels, mentre quella bolognese ha rotto il lungo legame con Fultz, optando per Me Millen la cui candidatura è stata assai caldeggiata dall'allenatore Peterson. Jlm Me Daniels (che il pubblico torinese può ricordare per averlo visto all'opera nella squadra Usa alle Universiadi del 1970) è un negro ventiseienne, con una barbetta che gli incornicia il volto. Alto 2,13, ha iniziato con la squadra dell'università, la Western Kentucky. Le sue spettacolose medie di realizzazione fecero sì che l'A.b.a. offrisse un milione di dollari per assicurarselo, soffiandolo alla N.b.a. Anche con i «prò» Me Daniels confermò le sue non comuni doti fino a che, a Seattle, non riusci più a legare con II suo coach Bill Russell. Da qui la rottura. Con la Snaidero ha firmato un contratto biennale. Tom Me Millen è Invece bianco, alto 2,10; proviene dall'Università del Maryland, dove ha studiato Scienze Polìtiche (Intende seguire le orme dì Bill Bradley) vincendo una borsa di studio. Ora si è Iscritto alla facoltà di Medicina e Chimica ad Oxlord. Farà, dunque, la spola tra l'Inghilterra e l'Italia e già ì dirigenti della Sinudyne hanno destinato a lui una macchina che sarà sempre pronta ad andare a prenderlo nell'aeroporto nel quale atterrerà (previdentemente si è pensato che d'Inverno c'è anche la nebbia con cui fare i conti) per portarlo nella località in cui la Sinudyne sarà impegnata. Il suo nome non è nuovo agli sportivi italiani in quanto già un Me Millen ha militato nel campionato italiano. Sì trattava di suo fratello Jay che giocò a Padova, nel Petrarca. Il campionato si presenta dunque pieno di interessi nuovi, anche per quello che concerne il secondo gruppo della serie A dove il solo Saclà, già in possesso dello straniero (Laing), lo ha confermato. Le altre nove squadre hanno dovuto provvedere ex-novo e soltanto l'Ausonia Genova si è assicurata un nome già noto, quel Kirkland che, « importato » dal Saclà, era stato relegato nella squadra di Toth a uomo di Coppa con l'arrivo di Laing. Non vedremo più, neppure nelle partite di Coppa, Manuel Raga, il messicano che l'Ignis ha sostituito per le competizioni internazionali con Yelverton. Raga è finito in Svizzera, a Lugano, spinto più che altro da motivi di famiglia. Ricompare Nikolic, sulla panchina bolognese dell'Ateo, mentre la novità assoluta in fatto di allenatori è Howle Landa, che guiderà il Brill Cagliari ed il cui nome è ricco di gloria passata. Per un messicano che se ne è andato (Raga) un altro è in arrivo: Guerrero, ingaggiato dalla Brina Rieti, che ancora non ha deciso se utilizzarlo soltanto in Coppa oppure anche in campionato, riservando, in questo caso, il confermato Lauriskl alle competizioni internazionali. L'Innocenti ha alla fine dovuto rinunciare a Denton, che è rimasto con i ' prò », e delle grandi, a questo punto, è l'unica ad avere ancora il problema di chi prendere: Rubini in questi giorni sta provando Newton e Hughes, ma non è detto che alla fine non salti fuori magari un terzo nome. Chiudiamo con qualcosa di nostrano. Nei giorni scorsi sedici giocatori sono stati sottoposti a Roma a visite mediche quali P.O. per Montreal. Si tratta di Marzorati e Della Fiori (Forst): Bariviera, Brumatti e J eli ini (Innocenti); Zanatta, Bisson e Meneghin (Ignls); Serafini. Bertolotti e Benelli (Sinudyne); Vendemmi (Brina): Carraro, Milani e Gorghetto (Canon); e Giorno (Snaidero). Della squadra di Monaco mancano per ora Flaborea, Cerioni e Ferracini. Giorgio Barberis Il cestista Mac Daniels