Poggiali 1°, Gimondi resiste

Poggiali 1°, Gimondi resiste In un Giro del Lazio deludente ma durissimo Poggiali 1°, Gimondi resiste Il corridore della Filotex è scattato alle porte di Ariccia lasciando Bitossi a 49" - Felice (ottavo a l'50") ha concluso la gara malgrado forti dolori all'anca infortunata - Degli 86 partiti, soltanto 32 al traguardo (Dal nostro inviato speciale) Ariccia, 14 settembre. Roberto Poggiali, della Filotex, è il vincitore del Giro ciclistico del Lazio-Trofeo Fiat. Al secondo posto si è piazzato Bitossi e al terzo il neozelandese Middle, che è stato l'unico corridore a tentare un serio attacco nell'ultimo tratto difficile del percorso, poco prima di Grottaferrata. La gara è risultata, nel complesso, alquanto deludente. Il gruppo è rimasto per la quasi totalità della corsa sempre compatto, procedendo ad un'andatura pressoché turistica. Al vincitore va riconosciuto tuttavia il merito di aver saputo cogliere il momento giusto, quasi alle porte di Ariccia, per piantare in asso i fiacchi avversari. Poggiali ha successivamente saputo legittimare II successo, conducendo da solo e aumentando gradatamente il vantaggio nei 22 km del circuito finale, prima di arrivare al traguardo fissato sul ponte di Ariccia. Il caldo e le fatiche accumulate nella stagione che volge ormai al termine, hanno mietuto parecchie vittime fra i concorrenti. Partiti in 86, sono giunti allo striscione di Aricela in 32. Fra le salite del Tuscolo e di Rocca di Papa, i ritiri si sono susseguiti sino a raggiungere il numero dì 54. La temperatura elevata e i disagi di una corsa disputata per gran parte su strade strette e mal asfaltate che hanno provocato anche numerose forature, non giustificano certo l'alto numero di concorrenti che ha preferito ritirarsi dalla lotta quando c'è stato da soffrire. E' un discorso che alla fine suona a tutto merito di Felice Gimondi il quale, nonostan¬ te le precarie condizioni di forma e i dolori all'anca infortunata, ha stretto i denti ed è rimasto orgogliosamente in corsa per non deludere la folla che lo ha applaudito lungo le strade. « Considerando il mio stato di salute — ha detto Felice — penso di aver latto anche troppo. C'era in me anche uno certa depressione psicologica dopo la vi¬ sita medica di ieri. GII specialisti hanno detto che avrei dovuto osservare un periodo di riposo per guarire completamente. Invece, ho voluto correre ugualmente. Ho tentato lino alla line di dare una soddisfazione a questi meravigliosi tilosi. Purtroppo .non ce l'ho latta. Oggi ho sofferto molto e ho capito che difficilmente tornerò a vincere in questa stagione Poggiali ha confermato l'impressione che si era avuta al momento in cui si è staccato dal gruppo per tentare l'azione solitaria. « A due o tre chilometri da Ariccia — ha dichiarato il vincitore — ho visto che i " big " si controllavano a vicenda e nessuno prendeva l'iniziativa. Sono partito a sorpresa con un'azione di contropiede. Nei due girl del circuito, quando ho visto che potevo farcela, ho spinto ancora di più sui pedali. La forza mi è venuta soprattutto dall'entusiasmo, perché i muscoli erano piuttosto intorpiditi dalla corsa che è stata molto dura ». « Purtroppo non mi sono sentito bene — ha aggiunto Bitossi, con rimpianto — al momento giusto mi sono venute a mancare le torze. Quando ho cercato di portare l'attacco a Poggiali, ho avvertito dei forti crampi alle gambe e non sono stato più capace di rimontare ». La timida battaglia che si è sviluppata sul circuito di Ariccia e il precedente tentativo di Middle sono stati in fondo gli unici episodi di una gara che ha tradito abbondantemente le attese degli sportivi. Mario Bianchini Ordine d'arrivo: 1. Roberto Poggiali (Filotex) km. 228 in 6 h. 26'10", media 35,425; 2. Bitossi (Scic) a 49"; 3. Middle (Magniflex) a 50"; 4. De Vlaemlnck (Brooklyn) a 55"; 5. Riccomi (Sammontana) a 1'; 6. Petterson (Magniflex) s. t.; 7. Zilioli (Dreherforte) a 1 '37: 8. Gimondi (Bianchi) a 1 "SO"; 9. Fabbri (Sammontana) s. t. Ariccia. Poggiai