Società italo-francese per autoveicoli Diesel
Società italo-francese per autoveicoli Diesel Iniziativa tra Fiat, Alfa Romeo e Sa vieni Società italo-francese per autoveicoli Diesel E' stata costituita a Foggia e si chiama So-F.I.M. - Il capitale sociale sottoscritto equamente dalle tre parti - Oltre 2000 dipendenti nel '76 Foggia, 13 settembre, (r.s.) Alfa Romeo, Fìat e Saviem (società francese per la fabbricazione dei veicoli industriali) hanno costituito oggi a Foggia la So.F.I.M. (società franco-italiana motori). Questa società il cui capitale è stato sottoscritto in ragione di un terzo da ciascuna delle parti, si propone lo studio, 10 sviluppo, la produzione e la vendita di motori diesel veloci di media cilindrata destinati a veicoli industriali leggeri e ad altri eventuali impieghi. A testimonianza della vocazione meridionalistica di Alfa Romeo e Fiat e della politica europea della Saviem, lo stabilimento della nuova società sorgerà a Incoronata, nell'area del consorzio di sviluppo industriale di Foggia. Presto avranno corso i lavori per l'edificazione dello stabilimento, mentre l'inizio dell'attività produttiva è previsto per la fine del 1976 e il raggiungimento della piena capacità di produzione dopo circa due anni. L'investimento complessivo sarà di oltre 100 miliardi; la manodopera occupata si aggirerà sulle 2000-2300 persone a stabilimento ultimato e a pieno ritmo produttivo. La gamma di motori prodotti dalla nuova società comprenderà modelli di 3, 4 e 6 cilindri le cui potenze copriranno un'area da 40 a 100 cv. Il settore in cui la nuova società entra è oggi particolarmente importante, data la economicità di esercizio garantita dai motori che verranno prodotti ed è inoltre un settore completamente nuovo per l'Italia, che importa tutte le vetture con motori diesel e circa la metà dei veicoli industriali leggeri dotati di questo tipo di motore. Le tre società fondatrici utilizzeranno direttamente circa il 65 per cento della futura produzione So.F.I.M. per impiego su veicoli e su vetture e per altri usi industriali. 11 restante 35 per cento sarà destinato all'esportazione.
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