Probabile prestito Cee per il petrolio all'Italia di Renato Proni
Probabile prestito Cee per il petrolio all'Italia Dichiarazioni di Agnelli a Bruxelles Probabile prestito Cee per il petrolio all'Italia Dovrebbe essere approvato lunedì - La linea dell'industria italiana indicata dal presidente Confindustria alla Cee - Il problema del riagganciamento della lira alle altre monete comunitarie (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 13 settembre. Il presidente della Confindustria, Giovanni Agnelli, si è incontrato questa mattina con tre membri della Commissione esecutiva della Cee, i signori Haferkamp, Scarascia Mugnozza e Altiero Spinelli. Al colloquio, durato quasi due ore, erano presenti il direttore generale della Confindustria, Franco Mattei, e il rappresentante a Bruxelles Flavio Mondello, uno dei maggiori esperti di affari comunitari. Nel corso delle discussioni, sono stati esaminati i principali temi dell'economia italiana anche in rapporto alla Cee e l'evoluzione della Comunità. La Commissione europea ha ascoltato il presidente della Confindustria nel quadro del programma di consultazioni fra le «parti sociali». A conclusione dell'incontro, Agnelli ha rilasciato una dichiarazione scritta che può essere interpretata come la linea confindustriale italiana in sede europea. Nella dichiarazione si afferma che «la ormai prossima riunione dei capi di governo della Comunità ha fatto sorgere molte speranze: in particolare che s'arrivi a definire un concreto ordine del giorno per il prossimo vertice che delinei impegni per azioni concrete nei vari campi dell'integrazione e che si possano ridurre le incertezze sulla presenza della Gran Bretagna nella Comunità», Accettando le tendenze attuali di sviluppo comunitario indicate da Valéry Giscard d'Estaing, Presidente francese, e da Helmut Schmidt, Cancelliere tedesco, la Confindustria «attribuisce particolare valore al pragmatismo» come metodo per raggiungere l'integrazione europea, rico¬ noscendo che la soluzione politica sovrannazionale «richiede tempi lunghi e condizioni oggi forse difficili da realizzare». Questa precisazione deluderà forse i romantici dell'europeismo, ma corrisponde alla realtà attuale in Europa. Il presidente della Confindustria ha dichiarato che «il nostro Paese può risolvere i suoi attuali gravi problemi... soltanto nel quadro di un mercato aperto internazionale». Perciò, gli imprenditori italiani auspicano che i depositi cauzionali sulle importazioni in Italia «siano rapidamente eliminati». Agnelli è del parere che «il processo di stabilizzazione dell'economia italiana non può essere di breve periodo» e che il nostro Paese «deve riadattare la sua economia e i suoi consumi alle grandi variazioni nei prezzi delle materie prime e delle fonti dì energia». Il presidente della Confindustria ha menzionato il problema del miglioramento del rapporto tra consumi sociali e consumi privati e il contenimento della spesa pubblica corrente. Intrattenendosi con i giornalisti, Agnelli ha parlato della necessità di «strozzare» la spesa pubblica. Forse sarebbe stato opportuno, nel quadro del risanamento di un'economia afflitta dall'inflazione, citare anche il potenziamento dei servizi sociali. La Confindustria, inoltre, non ritiene che «sia attuale il problema del riagganciamento della nostra moneta ad altre monete comunitarie», ma Agnelli ha poi aggiunto che si potrebbe avere una fluttuazione concertata delle monete europee. La Confindustria desidera che all'Italia siano assicurati i finanziamenti internazionali di cui ha bisogno per investimenti capaci di produrre ricchezza. Il prestito progettato in eurodollari con la garanzia della Comunità, invece, dovrà servire a coprire il deficit petrolifero della bilancia dei pagamenti. Ai giornalisti italiani, Agnelli ha detto di avere l'impressione che questo prestito comunitario sarà approvato. Il commissario per gli Affari finanziari della Comunità, signor Haferkamp ha detto di sperare che una decisione politica sul prestito sia presa lunedì, in vista della sua realizzazione entro la fine dell'anno. Il signor Haferkamp ha affermato che il colloquio con Agnelli è stato «molto utile». Renato Proni
Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Gran Bretagna, Italia, Valéry
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