Angola di Ferdinando Vegas
Angola Angola altezze Più vasta del Mozambico (1 milione 246.000 chilometri quadrati), l'Angola è meno popolala in assoluto (quasi 6 milioni di abitanti), ma contiene un numero molto maggiore di bianchi (450 mila), oltre ai meticci: presenta quindi, già per questo, problemi molto difficili, in vista della futura decolonizzazione. Le differenze etniche e le conseguenti rivalità all'interno della popolazione negra sono inoltre assai foni, e sono una delle cause principali della suddivisione dei movimenti di liberazione. Su questo fenomeno negativo hanno pure influito aiIre cause: i conflitti sociali, l'interferenza dall'esterno dell'Angola di chi ne aveva interesse, te debolezze o le incapacità personali dei dirigenti, sicché risulla un intreccio estremamente complicato dei diversi fattori. Cos'i, il primo movimento di liberazione, fondato da Holden Roberto, aveva un carattere nettamente razziale, essendo espressione dell'etnia settentrionale dei bakongo. Trasformatosi poi in Fida (Fronte nazionale di liberazione dell'Angola), lui ricevuto l'appoggio del presidente Mobilili dello Zaire e di alcuni suoi alleati occidentali, interessali a trovare, per il giorno dell'indipendenza dell'Angola, un interlocutore moderalo, al limite disposto ad inserirsi in un sistema neocolonialista. Il boccone prelibato è evidentemente /'enclave di Cabinda. la quale nel 1980 produrrà, secondo le previsioni, tra 150 e 200 milioni di tonnellate di petrolio l'unno. Né sono da trascurare le altre svariate ric- minerarie, ancora in gran parte ila sfruttare, ili quei vero forziere che è l'Angola. Ben conscio ilei pericolo di un'ipotecu neocolonialistica è invece il Mpla (Movimento per la liberazione dell'Angola), creato dai neri e dai meticci provenienti dalla piccola borghesia urbana, con un programma e una strategia di lotta simili a quelli del Paigc guineano e del Frelimo mozambicano. Ma il Mpla, per varie ragioni, non è riuscito ad affermarsi come l'unico portavoce delle istanze indipendentisliche delle popolazioni angolane; d'onde la crisi della leadership, di Agostinho Nelo. che si aggiunge alla crisi generale che travaglia i movimenti di liberazione angolani. Ferdinando Vegas ZAIRE
Persone citate: Holden Roberto
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