Esplosive memorie di Brandt di Tito Sansa

Esplosive memorie di Brandt Esplosive memorie di Brandt L'ex Cancelliere sta per pubblicare un libro sui retroscena delle sue dimissioni (Dal nostro corrispondente) Bonn, 9 settembre. L'ex cancelliere tedesco Willy Brandt Ita rotto il silenzio. In un libro di 525 pagine, clic verrà presentato alla fine del mese alla Fiera di Francoforte, il capo del partito socialdemocratici) rivela per la prima volta com'è arrivato — la sera del (i maggio di que. •.anno — a rinunciare alla carica di capo del governo. Non si è dimesso di sua volontà, per stanchezza ó per delusione, per avere riconosciut t errori commessi o per incapacità di tenere il potere. Si è dimesso controvolontà, perché costretto, ricattato dalle rivelazioni sui suoi amori, irretito in n oscuro gioco di potere organizzato non dall'opposizione ma dagli uomini del suo stesso partito e da alleali liberali, in primo luogo da alcuni tra i suoi inlimi e lidati amici. Le rb'elazioni di Willy Brandt sono scoppiate comeuna bomba politico-editorialequest'oggi.Le ha lanciate ilsettimanale Der Spiegel, chenelle prossime tre settimanepubblicherà a puntate estratti del libro che uscirà con il ti- tolo «Al di là del giorno - Un bilancio provvisorio». Benché nel numero odierno vengano pubblicate soltanto pochissime delle annotazioni fatte da Brandt durante la sua vacanza in Norvegia, bastano pochi accenni a incorniciare il quadro delle memorie. Critiche vengono rivolte all'attutle ministro degli Esteri, Hans-Dietrich Genscher, capo del partito liberale, e — senza mezzi termini — al capo del gruppo parlamentare socialdemocratico Herbert Wehner, l'eminenza grigia del partito che più di una volta aveva detto che per Willy Brandt si sareb te gettato nel fuoco. Quale sia il ruolo di Wehner prima delle dimissioni di Brandt non viene rivelato nel libro. Ma ad alcuni intimi (rimastigli fedeli) l'ex Cancelliere avrebbe detto — secondo io Spiegel — che esso «è stato peggiore di quanto non sia noto». Brandt si considera tradito da Wehner. In quanto all'attuale mini ! stro degli Esteri, Genscher I (che era ministro degli Inter | ni con Brandt, e pertanto re ! sponsabile del controspionag ; gio politico), egli avrebbe ta , ciuto a Brandt che il suo con \ sigliere personale Guillaume , rt . era Una spia della Germania to primiinictrfi TTn sinnn nrima rhp ' ziocomunista.un anno prima cne liGuillaume venisse arrestato, | ii ministro degli Interni ac¬ cennò a Brandt che vi erano «vaghi sospetti» sul suo consigliere. Risulta invece che i sospetti già allora erano «gravissimi». Gli unici a cercare di dissuadere il Cancelliere dal dimettersi furono — nelle più | alte posizioni — il presidente della Repubblica, Gustav Hei-1 nemann, e l'allora ministro ' degli Esteri e vice-Cancelliere, Walter Scheel. Il primo si dichiarò di spostto a ripresentare la propria candidatura, il secondo a rinunciare a diventare successore di Heinemann, pur di mantenere in piedi l'efficiente tandem di governo socialdemocratico-liberale Brandt-Scheel. La posizione assunta dall'attuale cancelliere Helmut Schmidt non è molto chiara. Il portavoce del governo, Klaus Boelling, interrogato oggi sull'attendibilità delle rivelazioni dello Spiegel, ha detto che sono «all'incirca la verità», e che la parola «incirca» è da scrivere a grandi lettere la parola «verta» è da scrivere in piccolo. Tito Sansa Cdicofeneè so—TavMmmMziadodee edpa—GErrevi—frzim—

Luoghi citati: Bonn, Francoforte, Germania, Norvegia