Poche migliaia di coloni bianchi per la secessione del Mozambico

Poche migliaia di coloni bianchi per la secessione del Mozambico I ribelli tengono sotto controllo la capitale dell'ex colonia Poche migliaia di coloni bianchi per la secessione del Mozambico Lisbona tratta per evitare altro spargimento di sangue: le truppe portoghesi e il Frelimo hanno 80 mila uomini (Nostro servizio particolare) Lisbona, 9 settembre, La situazione delle colonie portoghesi si sta aggravando di ora in ora. Dopo il tentati- vo di secessione di Lourenco Marques. che è ancora in cor so, con l'occupazione dell'aeroporto, della stazione radio del Mozambico e di altri importanti servìzi pubblici, il movimento dei «Pieds noirs» si è esteso anche all'Angola, dove un altro gruppo di secessionisti si è impadronito, con un colpo di mano, di «Radio Libertà» di Nova Lisboa, la seconda città, in ordine d'importanza, dell'intera Angola, per emettere trasmissioni in appoggio del movimento secessionista mozambicano. Il governo di Lisbona ha dato ordini severi affinché vengano prese contromisure militari per stroncare quella che è una vera e propria insurrezione. Lourenco Marques continua ad essere sotto il controllo di poche migliaia dì coloni bianchi, il cui numero totale non supera i 10 mila. Vi sono stati due morti, fra i bianchi: delle vittime dicolore ì secessionisti non par-lana: sarebbero almeno tren- ta. All'annuncio dell'accordo per l'indipendenza fra il Por- togallo e il presidente del Fre-limo (il movimento di libera- zione del Mozambicot Sara Machel. firmato sabato a Lu- saka. nello Zambia, vi sono state dimostrazioni favorevoli al Frelimo a Lourenco Marques, forse favorite dalle stesse autorità portoghesi. Ma immediatamente è scattalo il piano secessionistico. Le con-trodìmostrazioni hanno di-sperso i cittadini bianchi e di colore che celebravano la finedelle ostilità fra portoghesi eFrelimo. e la proclamazione dell'indipendenza. Radio Club Mozambico, or-mai divenuta un'emittente se-cessionista, ha negato la noti-zia secondo cui ostaggi negri, tra cui donne e bambini, sa-rebbero stati trascinati con laforza nell'interno della stazio-ne. con la minaccia di ucci-ierli in caso di intervento mi-'alare o di interruzione delle-nergia elettrica. Il colpo di mano è stato effettuato dal | S Movimento popolare del Mo-1 l zambico, composto da eie- ; s meriti di estrema destra, uh i d tras di vari raggruppamenti e ! c ex commandos, che hanno as- ! s sunto il pittoresco nome di «Dragoni della morte». Ancora s'ignorano i partico lari della fortissima esplosione avvenuta sabato nell'arsenale della città, circondalo da truppe che dicono di «non sapere niente». La città è praticamente in mano ai secessionisti, mentre ie truppe rimangono nelle co serme, in attesa di attuare le contromisure militari ordina te da Lisbona. Per scattare, attendono l'ordine del coman dante supremo delle forze ar- mate portoghesi in Mozambij c0, gen. Orlando Barbosa, che si è recato in aereo da Nam\ PUa. nel Nord, sino a Lourenj co Marques per trattare con i I secessionisti ed indurli a più j m\ti consigli, ■ secondo il quotidiano di Lisbona. Diaro de Noticias, ^n genemie Orlando Barbosa | ha già aperto trattative con | i capi dei rivoltosi, nella speranza di riportare l'ordine senza dover ricorrere alla forza. Pare che i colloqui dspssfnaacumfFplslcnciezSegbdebbano proseguire anche og- sgi. Non si sa se siano già dstati conseguiti dei risultati. Nel suo dispaccio da Louren- dco Marques. il giornale iden- ctifica uno dei capi dei ribelli ! Lnel colonnello Francisco Da- \ niel Roxo, ex comandante delle unità anti-Frelimo ai tempi della guerra coloniale. Le emittenti secessioniste di Lourenco Marques e di Nova Lisboa, in Angola, continuano a ripetere che vogliono «un'indipendenza assoluta» e «la parità razziale». Questa dell'uguaglianza delle razze era stalo un vecchio slogan, ripetuto sino alla noia, dei regimi di Salazar e di Caetano, ma in realtà significa un'indipendenza dì pretto stile rhodesiano. I secessionisti vogliono scavalcare il Frelimo, che accusano di dittatura, ed anche il governo di Lisbona, che ha promesso l'indipendenza formule per il 25 giugno dell'anno prossimo, con la formazione immediata dì un governo provvisorio. A Lisbona, intanto, un comunicato ufficiale specifica che «il governo provvisorio e lo Stato Maggiore generale delle forze armate ripudiano qualsiasi azione illegittima, che servirebbe solo a dividere i gruppi sociali e che può far precipitare il Mozambico in una lotta fratricida». Nello stesso tempo, il Movimento dille forze armate portoghesi ha annunciato in un altro comunicalo di considerare gli avvenimenti di Lourenco Marques «atti di alto tradimento per il superiore interesse dei popoli del Mozambico e dell'Angola». A dare appoggio alle forze armate portoghesi e ssgiunto anche un | pultro messaggio firmato da 1 Sara Machel e trasmesso dal le emittenti di Lisbona, in cui si afferma che «i guerriglieri del Frelimo collaboreranno con le forze armate portoghe si per stroncare la ribellione». Come si vede, da un punto di vista militare i secessioni sti, anche se armati, hanno poco da fare. In Mozambico sono di stanza circa 50 mila soldati portoghesi, oltre alle forze del Frelimo, per lo meno trentamila uomini bene armati ed addestrati. Opporsi a queste forze sarebbe un suicidio, nel caso si giungesse ad uno scontro frontale. Attualmente, la maggior parte delle forze portoghesi e quelle del Frelimo sono dislocate nella parte settentrionale e centrale della colonia, ad una distanza da 1500 a 2500 km dalla capitale, in un territorio in cui i soli trasporti rapidi sono per via aerea. Se i secessionisti di Lourenco Marques non rinsaviranno, ipotesi piuttosto vaga, solo entro qualche giorno la situa zione potrà essere ristabilita. Si apprende intanto che i 200 ex agenti della Fide, la famigerata Gestapo portoghese, liberati dal carcere sabato secessionisti, stanno assumen do P°stl di comando, E- dall'altro lato dell'Africa del Capricorno, c'e l'Angola, che U mese scorso fu teatro, a Luanda. di violente dimostrascorso dal colpo di mano dei zioni dei «Pieds noirs»: bianchi contro negri, con oltre 60 morti e centinaia di feriti. La secessione della radio di Nova Lisboa dice che il fuoco del colonialismo continua a covare sotto la cenere, e che le colonie portoghesi sono, sì, sulla soglia dell'indipendenza, ma anche sull'orlo di una sanguinosa guerra civile, che attende solo l'occasione propizia per scatenarsi. E la maggior parte delle vittime, come sempre, si troveranno fra la gente di colore. Roberto Tratti