II ragazzo giunto dalla campagna

II ragazzo giunto dalla campagna CRONACA TELEVISIVA II ragazzo giunto dalla campagna Pezzo forte del «nazionale» era ieri un telefilm scritto, sceneggiato e diretto dalla regista Giuliana Berlinguer, Ragazzo cercasi: un telefilm ideato due anni fa e subito realizzato e poi tenuto a lungo in attesa, non si sa perché. Per questo Ragazzo cercasi faremmo una distinzione abbastanza netta tra contenuto e forma. Il contenuto era molto importante, molto attuale. Era in definitiva la storia di un ragazzetto di campagna, povero e figlio di gente che non ha mai avuto modo di studiare. Dalla campagna la piccola famiglia si trasferisce a Roma, in casa di parenti. Il ragazzo, Antonio, già frequentava con scarso profitto la scuola del paese, figuriamoci in città: è indietro, non ha voglia di studiare, nessuno è in grado di aiutarlo, nemmeno l'insegnante che deve occuparsi del resto della scolaresca. Antonio cerca di imparare un mestiere e passando come garzone o apprendista da una bottega all'altra si allontana sempre più dalla scuola: è chiaro che l'abbandonerà definitivamen! te, in uno stato di disadattamento e di emarginazione. Problema apertissimo, purtroppo, sappiamo da statistiche non ufficiali, ma attendibili, che una forte percentuale di ragazzi non termina la scuola dell'obbligo (si parla del 30 per cento): sono ragazzi che vanno ad ingrossare le file di un esercito clandestino, quello dei lavoratoribambini. Perciò sia lode al telefilm della Berlinguer per questo suo tema polemico e doloroso. Dove, a nostro avviso, è lecito avanzare robuste riserve è sulla forma del racconto. Ovviamente non si richiedeva una vicenda d'effetto, con contrasti sensazionali. Ma qui, forse, si è esagerato nel senso contrario. Il telefilm ci è parso un po' lento, un po' smorto, con una sceneggiatura non sufficientemente mordente e nervosa. Il contenuto è fondamentale, siamo d'accordo, ma ci vogliono anche il ritmo, il taglio, la grinta per interessare un pubblico come quello televisivo, già distratto in partenza, e incline alla cosiddetta evasione. Corretta la prova degli attori, tra cui il piccolo Pierino Galligani. Il telefilm — comunque degno di ogni rispetto — non solo è stato costretto ad attendere due anni ma, arrivato il suo turno, s'è dovuto accontentare di un terzo posto di serata, dietro una movimentata farsa toscana zeppa di travestimenti e un numero di Spazio musicale, la rubrica condotta da Gino Negri, che stavolta ha parlato dell'eroina di Puccini forse più curiosa, Minnie de «La fanciulla del West» (da qualcuno definita la prima, e probabilmente anche l'unica, opera-western). Sul secondo canale, grandi clamori di Giochi senza frontiere con una gara il cui svolgimento e il cui esito erano già conosciuti dai molti utenti della tv svizzera che l'aveva trasmessa in ripresa diretta l'altra sera. In chiusura di « secondo » Almanacco del mare, che ha sempre qualche sequenza emozionante. ★ ★ Stasera, per Incontri 1974, potremo assistere ad un'intervista di Carlo Mazzarella al vecchio e famoso regista americano King Vidor, autore di pellicole come « La folla » e « Guerra e pace ». Alle 21,40 circa seconda puntata dello show Sim Salabim con il « mago » Silvan. In alternativa, dalle 16,50 alle 20,15, lo spettacolo degli « europei » di atletica leggera a Roma e alle 21 una commedia che andò celebre nell'Ottocento e che non è mai uscita dal repertorio corrente (senza parlare delle versioni cinematografiche): I mariti (1867) di Achille Torelli, con Nino Cascelnuovo, Elsa Merlini, Stefania Casini, Massimo Foschi. Radio: « nazionale » alle 20 / concerti di Milano (direttore Magai); «secondo» alle 15 Le interviste impossibili (Vittorio Calvino « incontra » Montezuma impersonato da Carmelo Bene); «terzo» alle 13 La musica nel tempo. u. bz.

Luoghi citati: Milano, Roma