Nei 400 due tedeschi per battere Jenkins

Nei 400 due tedeschi per battere Jenkins Nei 400 due tedeschi per battere Jenkins (Dal nostro inviato speciale) Roma, 3 settembre. (a. tav.) Dice Franco Arese, capitano a riposo degli azzurri: « La gara più bella di questi campionati europei dovrebbero essere i 400 metri per tutta una serie di motivi: la classe dei campioni che saranno al via, l'incertezza del pronostico, la possibilità di vedere cadere il record europeo ». Il parere di Arese è condiviso da molti tecnici: di certo anche se non si correrà sotto il tempo-primato del tedesco Honz (44"7) la gara dei 400 promette moltissimo, garantisce emozioni anche agii italiani che non avra.ino nessun azzurro per cui tifare in finale (Pasqualino Abeti si è fermato alla batteria, stritolato da una concorrenza di troppo alto livello). A Helsinki, tre anni fa, avevamo Fiasconaro, che arrivò secondo dietro l'inglese Jenkins: adesso Marcello ha « raddoppiato » la distanza di gara e a noi non resta che ammirare Herrmann e Honz, e lo stesso Jenkins, assi del giro di pista che da sempre è una delle prove più interessanti nel gran programma dell'atletica leggera. La finale si corre domani, fino ad ora i tre « big » hanno giocato un po' a nascondersi, come è tradizione per tutti i campioni nei turni d'avvio. Può darsi che altri — come il finlandese Kukkoao — possano sedersi al tavolo dei probabili vincitori e la gara ne trarrebbe nuovi stimoli ma sono in tre a meritarsi i favori del pronostico, non solo perché tutti e tre (con curiosa e presuntuosa identità di vedute) si sono autoproclamati vincitori. Jenkins è il campione in carica, un po' superbo, molto bello a vedersi per l'azione di corsa elegante che ora è divenuta più efficace pure nel finale. E' il più veloce dei tre (a Formiu ha impegnato Mennea sui 200, finendo secondo in 20"5), ma anche il più fragile psicologicamente. Honz è il più potente, scuro di carnagione, massiccio nelle gambe: la sua corsa è tutta potenza, a differenza del compagnonemico Herrmann che ha miglior stile ma minor resistenza. I due tedeschi occidentali non si parlano quasi mai, sono diversissimi anche nel carattere.

Persone citate: Fiasconaro, Franco Arese, Herrmann, Jenkins, Mennea, Pasqualino Abeti

Luoghi citati: Arese, Helsinki, Roma