"Molto preoccupante,, per i sindacalisti la situazione economica dell'autunno di Giancarlo Fossi

"Molto preoccupante,, per i sindacalisti la situazione economica dell'autunno "Molto preoccupante,, per i sindacalisti la situazione economica dell'autunno Edili disoccupati, fabbriche che chiudono, difficoltà per la "Cassa integrazione" - Operai occupano la ferrovia Roma-Nettuno (Nostro servizio particolare) Roma, 3 settembre. I motivi di tensione esistenti nel mondo del lavoro, a volte difficilmente confrullatoli da parte dei « vertici » sindacali, e la « strategia » per l'autunno sono stati esaminati oggi in tre riunioni separate dalle segreterie confederali della Cgil, della Cisl c della Uil in vista della convocazione per domani della segreteria della federazione unitaria. Le relazioni, svolte da esponenti confederali sulla base di numerosi elementi raccolti dagli uffici studi, presentano un quadro definito « molto preoccupante »: caduta verticale dell'occupazione nell'edilizia, chiusura di molte fabbriche e riduzione di orario in molte altre, difficoltà notevoli per il funzionamento della « Cassa integrazione salari ». Dopo l'occupazione delle stazioni di Napoli e di Caserta da parte di operai in sciopero, oggi è stata bloccata la linea Roma-Nettuno da cinquecento dipendenti della Palmolive di Anzio, che hanno attuato 135 ore di asten¬ e a a a ¬ sione dal lavoro per sollecitare miglioramenti economici e normativi. Anche grandi aziende, oltre che quelle di piccole e medie dimensioni, sono colpite dalla crisi e costrette a provvedimenti restrittivi. La Indesit, la Philco, la Marzotto hanno già rallentato la produzione a causa del « fermo » o comunque del disorientamento dei mercati. « La messa in cassa inte- grazione dì 3000 su 7000 ope rai della Marzotto — ha precisato il consigliere delegato della società Pietro Marzotto — era considerala inevitabile già all'inizio del periodo estivo. L'azienda non è in crisi, ma attraversa un periodo di difficoltà, che è pur necessario fronteggiare con le misure necessarie». L'11 settembre a Roma si svolgerà il previsto incontro tra l'amministratore delegato della Fiat, Umberto Agnelli, e i rappresentanti della federazione dei lavoratori metalmeccanici per esaminare gli ultimi sviluppi della situazione e le iniziative indispensabili. I risultati del colloquio saranno valutati fra il 13 e il 15 settembre dall'esecutivo della federazione, allargato ad economisti e uomini politici. Le categorie « più spinte » dell'industria (come metalmeccanici, chimici, tessili, alimentaristi, edili) intensificano la pressione per una mobilitazione immediata e per il ricorso ad azioni generalizzate. Di questa complessa realtà hanno tenuto conto le se- j greterie confederali nelle pri- me riunioni della ripresa, dopo la breve pausa estiva. La Cgil e la Cisl non hanno emesso comunicati. La Uil, invece, ha diramato una lunga nota, in cui giudica « indilazionabili » la ripresa degli incontri con il governo o o o » liaoil ale- ri- oLa eo ca sa no 5 per la verifica degli impegni già assunti dall'esecutivo in merito all'apertura selettiva del credito, all'occupazione, ai prezzi, agli investimenti e alle pensioni, e l'avvio delle trattative con le controparti pubbliche e private sui problemi della contingenza, della mobi lità del fattore lavoro nel settore pubblico e dell'organizzazione annuale del lavoro (ferie e feste infrasettimanali) in campo privato. Nel confronto con il governo, la Uil si propone di battersi sui seguenti punti: la difesa dell'occupazione, sia strutturale che congiunturale; la garanzia degli investimenti, soprattutto nel Mezzogiorno, in agricoltura, nell'edilizia e nei trasporti; la difesa dei redditi più bassi. Il governo è pronto a riprendere il dialogo, la Confindustria condivide l'esigenza di discutere sul piano interconfederale questioni di generale interesse. Riferendosi alla richiesta dei sindacati d'unificare al massimo valore il « punto di contingenza » rivalutando gli 88 punti scattati dal 1969 ad oggi, il mini¬ stro del Lavoro Bertoldi manifesta oggi perplessità sulla operazione per quanto riguarda il passato. La contrattazione, sia nazionale che aziendale, ha scontato in passato implicitamente almeno una parte dell'aumento del costo della vita, per cui il ministro non ritiene possibile nell'attuale momento aprire un problema di così vaste proporzioni. Giancarlo Fossi

Persone citate: Pietro Marzotto, Umberto Agnelli

Luoghi citati: Anzio, Caserta, Napoli, Roma