Per il prezzo della pasta domani riunione decisiva di Emilio Pucci

Per il prezzo della pasta domani riunione decisiva Non si dovrebbero superare le 420 lire il chilo Per il prezzo della pasta domani riunione decisiva Il ministro dell'Industria vedrà i rappresentanti dei pastai, che sollecitano aumenti - La polizia tributaria controlla in tutta Italia le giacenze nei pastifìci e nei depositi alimentari I ma del prezzo della pasta. I due giorni di proroga servi- ranno a preparare nei detta gli la riunione alla quale vie1 ne data un'importanza risolu I tiva. ! La discussione sarà comun- (Nostro servizio particolare) Roma, 2 settembre. E' stato definitivamente fissato per mercoledì l'incontro del ministro De Mita con la delegazione dell'Unione nazionale dei pastai (Unipi), l'associazione del settore che conta | più iscritti. Lo hanno deciso i 8 stamane, di comune accordo, lo stesso ministro dell'Industria e il presidente dell'TJnio-1 ne, Amato, dopo un primo I scambio di vedute sul proble- que serrata. Un numeroso gruppo di produttori è ancora deciso ad osteggiare le decisioni governative di bloccare i forti rincari della pasta (fino a 500 lire il chilo), concessi nei giorni scorsi da diversi comitati provinciali dei prezzi, e di contenerli entro le 400-420 lire il chilo. Il nuovo prezzo (al quale si stanno allineando tutti i comitati provinciali) non soddisfa gli industriali, che insistono nel chiedere 100-150 lire in più, giustificandole con gli aumentati costi della materia prima (grano duro e semola), del lavoro, dell'imballaggio (ma non si potrebbero ideare confezioni meno lussuose di quelle attuali?) e del trasporto. Sono ragioni, ha detto qualche produttore, di «sopravvivenza aziendale», lasciando intendere gravi conseguenze sulla regolarità dei rifornimenti e sull'occupazione. Il governo ha in parte riconosciuto le difficoltà del settore, concedendo l'aumento di 50-60 lire il chilo. Non è escluso che nei prossimi giorni porti un altro sostegno ai pastai con un intervento diretto dell'Aima (Azienda di Stato per interventi sui mercati agricoli). L'azienda di Stato potrebbe essere autorizzata a massicci acquisti in Italia e all'estero di grano duro, da cedere ai pastifici ad un prezzo inferiore a quello del mercato, che oggi sfiora le 20 mila lire il quintale. Un'analoga manovra, nella primavera scorsa, impedì un rincaro del prodotto (l'Aima distribuì 4 milioni di quintali di grano duro al prezzo di 13.500 lire iì quintale). L'eventualità di un nuovo intervento sarà vagliata dal ministro De Mita, che prima della riunione di mercoledì con i pastai ha in programma una serie di incontri tecnici con gli esperti del suo ministero e continui contatti con i colleghi di governo, primi fra tutti i ministri dell'Agricoltura (da cui dipende l'Aima) e del Tesoro (per la definizione dello sforzo finanziario che può farsi). Nel colloquio odierno, durato quasi tre ore, De Mita ha invitato il presidente dell'Unione pastai a fare pressione sui produttori perché non tentino colpi di mano con i prezzi e assicurino il rifornimento della pasta al consumo. A questo proposito è di onbingpsu(cfrdndUtrppmdmcssdsrertpncrihdltnd oggi la notizia che agenti del nucleo centrale di polizia tributaria hanno incominciato in tutta Italia i controlli delle giacenze nei pastifici e nei depositi alimentari. L'incertezza che c'è ancora sul prezzo della pasta provo- I ca disfunzioni anche nella fase di passaggio dalla produ- ì zione al commercio. Viene segnalato che in questi giorni diversi grossisti e negozianti rifiutano di ritirare la merce, non sapendo come essa sarà fatturata. Come è noto questi acquisti non si concludono con il pagamento «pronta cassa», ma con l'emissione di «cambiali-tratta», per cui l'ordine di pagamento segue di alcuni giorni la consegna del prodotto. La diffidenza, dicono i commercianti, deriva dal fatto che «oggi come oggi saremmo costretti a firmare delle cambiali in bianco». Emilio Pucci | i 8 1 I II ministro De Mita

Persone citate: De Mita

Luoghi citati: Italia, Roma