FRANCIA

FRANCIA FRANCIA Maurice Denuzière Le Monde II patrimonio termale francese è di eccezionale ricchezza. Ci sarebbe da credere che tutte le fate delle acque si siano chinate su questo Paese per fargli dono di milleduecento sorgenti sfruttabili, dalle diverse, ma sicure, virtù. Sgorgando in pianura, in montagna o presso il mare queste fonti sono state addomesticate in un centinaio di stazioni termali catalogate e gradite dalle autorità sanitarie. Vi si curano numerose malattie, in rapporto alle specifiche qualità di ogni acqua captata. Così, le acque sulfureo-calciche calde e oligominerali di Aix-les-Bains sono indicate per i reumatismi. Quelle ferruginose e arsenicali di Mont-Dore si rivelano efficaci nel trattamento delle affezioni delle vie respiratorie. Le acque carbo-gasate sodiche e magnesiche di Chàtelguyon sono salutari per chi soffre di fegato, d'intestino o per infezioni da colibacilli. Gli idrologi hanno fatto scientificamente l'inventario delle sorgenti, analizzandone le acque via via che ogni terapia termale prendeva consistenza e i ricercatori fornivano dati statistici. Viviamo in un'epoca di grande scetticismo e in materia di terme non ci si può più accontentare delle spiegazioni empiriche, colorate di misticismo, degli antichi romani, che venivano a fare la cura delle acque in Gallia, dove hanno lasciato tante loro vestigia. Il misticismo in cui erano avvolti gli dei delle fonti è stato sostituito dall'idrologia. Non c'è alcun dubbio oggi che un trattamento termale, ben condotto in una stazione tranquilla, ventilata e confortevole porti dei sollievi a certe malattie. In questo periodo, che vede l'uomo scoprire i misfatti dell'inquinamento e provare il sempre più frequente bisogno di interrompere un ritmo di vita angosciante, il termalismo — che è una forma elaborata di ritorno alla natura — ha un ruolo sanitario da giocare. Purtroppo, in Francia,

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