Defilippis: "Hanno avuto torto ad ignorare le mie proteste»

Defilippis: "Hanno avuto torto ad ignorare le mie proteste» Il et. azzurro polemico dopo la sconfitta Defilippis: "Hanno avuto torto ad ignorare le mie proteste» "Gli italiani erano alloggiati male, non sapevano neppure dove sedersi: per questo, durante la corsa, hanno avuto tutti dei dolori alle gambe" - Gimondi: "Era un circuito adatto a me" (Nostro servizio particolare) Montreal, 25 agosto. La nostra era considerata la squadra più torte (non lo diceva soltanto Defilippis, lo diceva anche Merckx), eppure non è riuscita a conquistare neppure la medaglia di bronzo: e non basta: soltanto quattro azzurri su undici sono riusciti a concludere la gara. Com'è possibile? « Non mi aspettavo un crollo così netto — spiega Defilippis —, ma forse ciò dimostra che quando mi lamentavo, nei giorni scorsi, non avevo tutti i torti. Gli italiani non si sono ritirati perché non hanno saputo soffrire o perché non erano in forma. Hanno accusato tutti un forte mal di gambe. Erano alloggiati male, nei locali del "college" non sapevano neppure dove sedersi, lo avevo protestato, ma nessuno mi ha dato retta. Quali sono state le due nazionali migliori, oggi? Duella belga e quella francese: ed entrambe le squadre avevano rifiutato di sistemarsi al "college", si erano trasferite in alberghi comodi. Sarà un caso? Secondo me, no ». — Lei ritiene, insomma, che la sistemazione alberghiera sia alla base della sconfitta... « Intendiamoci: non voglio dire che Merckx non avrebbe vinto, voglio dire soltanto che gli azzurri si sarebbero comportati molto meglio. Quando si è costretti a stare per troppo tempo in piedi e non si riposa bene, non si può pretendere poi di fare dei miracoli in una corsa dura come quella di oggi. Se ho alzato la voce, insomma, appena giunto a Montreal, avevo le mie buone ragioni per farlo. Anche se, purtroppo, non è servito a nulla ». — Si aspettava una prova cosi maiuscola, da Santambrogio? Indubbiamente ha reso molto più del previsto e non posso che elogiarlo. Ma è l'unica nota positiva, oggi. Quando ho visto che nel gruppetto di testa c'erano anche Moser e Battaglin mi son detto: anche stavolta il titolo mondiale non ci sfugge. Ne ero convinto. Ma poi il mal di gambe ha tradito tutti e due. E' un vero peccato ». Santambrogio spiega che, con un po' più di fortuna, la medaglia di bronzo sarebbe stata sua: « Mancavano duecento metri al traguardo, stavo per fare la volata con Martinez, ero sicuro di batterlo. E invece, proprio in quel momento, mi si rompe il cambio. Se non è sfortuna, questa... ». — // suo compito era quello di stare accanto a Gimondi, non è vero? « Sì, è vero. Ma ad un cer- to punto è stato proprio Felice a darmi il permesso di fare la mia corsa. Mi ha detto: " Vai avanti, non pensare a me, ho mal di gambe e sento che stanno per arrivarmi i crampi; è inutile che ti sacrifichi ". Mi sentivo bene, sono entrato nella fuga decisiva. Poi, però, quando Merckx è scattato, soltanto Poulidor è riuscito a riprenderlo: mi sono reso conto subito che per me non c'era più nulla da fare, a quel punto ero in riserva. Ma la medaglia di bronzo, l'ho detto e lo ripeto, era alla mia portata ». Gimondi ha assistito all'arrivo sulla tribunetta, accanto al telecronista De Zan: « Ho preso il via — ha spiegato — perché Defilippis ha insistito ed anche perché speravo di poter essere utile alla squadra. Ma ero quasi certo fin da stamane che non avrei potuto arrivare al traguardo, ero ridotto troppo male. Per i primi giri tutto è andato bene, poi mi sono accorto che ad ogni allungo il dolore alla gamba diventava sempre più forte. Era inutile, a quel punto, insistere. E' un vero peccato: su un circuito come questo, avrei potuto fare molto. Quella maledetta caduta mi è costata davvero molto cara ». c. p. f ì Un Defilippis polemico Questo il medagliere Nazione Oro Arg. Br. Urss 3 5 1 Germania 0. 3 — — Olanda 2 13 Cecoslovacchia 2 — 1 Polonia 112 Danimarca 1 — — Svezia 1 — — Francia 111 Belgio 12 1 Italia — 2 2 D.D.R. — 1 2 Usa — 1 — Australia — 1 — Svizzera — — 1 Spagna — — 1 Defilippis: "Hanno avuto torto ad ignorare le mie proteste» Il et. azzurro polemico dopo la sconfitta Defilippis: "Hanno avuto torto ad ignorare le mie proteste» "Gli italiani erano alloggiati male, non sapevano neppure dove sedersi: per questo, durante la corsa, hanno avuto tutti dei dolori alle gambe" - Gimondi: "Era un circuito adatto a me" (Nostro servizio particolare) Montreal, 25 agosto. La nostra era considerata la squadra più torte (non lo diceva soltanto Defilippis, lo diceva anche Merckx), eppure non è riuscita a conquistare neppure la medaglia di bronzo: e non basta: soltanto quattro azzurri su undici sono riusciti a concludere la gara. Com'è possibile? « Non mi aspettavo un crollo così netto — spiega Defilippis —, ma forse ciò dimostra che quando mi lamentavo, nei giorni scorsi, non avevo tutti i torti. Gli italiani non si sono ritirati perché non hanno saputo soffrire o perché non erano in forma. Hanno accusato tutti un forte mal di gambe. Erano alloggiati male, nei locali del "college" non sapevano neppure dove sedersi, lo avevo protestato, ma nessuno mi ha dato retta. Quali sono state le due nazionali migliori, oggi? Duella belga e quella francese: ed entrambe le squadre avevano rifiutato di sistemarsi al "college", si erano trasferite in alberghi comodi. Sarà un caso? Secondo me, no ». — Lei ritiene, insomma, che la sistemazione alberghiera sia alla base della sconfitta... « Intendiamoci: non voglio dire che Merckx non avrebbe vinto, voglio dire soltanto che gli azzurri si sarebbero comportati molto meglio. Quando si è costretti a stare per troppo tempo in piedi e non si riposa bene, non si può pretendere poi di fare dei miracoli in una corsa dura come quella di oggi. Se ho alzato la voce, insomma, appena giunto a Montreal, avevo le mie buone ragioni per farlo. Anche se, purtroppo, non è servito a nulla ». — Si aspettava una prova cosi maiuscola, da Santambrogio? Indubbiamente ha reso molto più del previsto e non posso che elogiarlo. Ma è l'unica nota positiva, oggi. Quando ho visto che nel gruppetto di testa c'erano anche Moser e Battaglin mi son detto: anche stavolta il titolo mondiale non ci sfugge. Ne ero convinto. Ma poi il mal di gambe ha tradito tutti e due. E' un vero peccato ». Santambrogio spiega che, con un po' più di fortuna, la medaglia di bronzo sarebbe stata sua: « Mancavano duecento metri al traguardo, stavo per fare la volata con Martinez, ero sicuro di batterlo. E invece, proprio in quel momento, mi si rompe il cambio. Se non è sfortuna, questa... ». — // suo compito era quello di stare accanto a Gimondi, non è vero? « Sì, è vero. Ma ad un cer- to punto è stato proprio Felice a darmi il permesso di fare la mia corsa. Mi ha detto: " Vai avanti, non pensare a me, ho mal di gambe e sento che stanno per arrivarmi i crampi; è inutile che ti sacrifichi ". Mi sentivo bene, sono entrato nella fuga decisiva. Poi, però, quando Merckx è scattato, soltanto Poulidor è riuscito a riprenderlo: mi sono reso conto subito che per me non c'era più nulla da fare, a quel punto ero in riserva. Ma la medaglia di bronzo, l'ho detto e lo ripeto, era alla mia portata ». Gimondi ha assistito all'arrivo sulla tribunetta, accanto al telecronista De Zan: « Ho preso il via — ha spiegato — perché Defilippis ha insistito ed anche perché speravo di poter essere utile alla squadra. Ma ero quasi certo fin da stamane che non avrei potuto arrivare al traguardo, ero ridotto troppo male. Per i primi giri tutto è andato bene, poi mi sono accorto che ad ogni allungo il dolore alla gamba diventava sempre più forte. Era inutile, a quel punto, insistere. E' un vero peccato: su un circuito come questo, avrei potuto fare molto. Quella maledetta caduta mi è costata davvero molto cara ». c. p. f ì Un Defilippis polemico Questo il medagliere Nazione Oro Arg. Br. Urss 3 5 1 Germania 0. 3 — — Olanda 2 13 Cecoslovacchia 2 — 1 Polonia 112 Danimarca 1 — — Svezia 1 — — Francia 111 Belgio 12 1 Italia — 2 2 D.D.R. — 1 2 Usa — 1 — Australia — 1 — Svizzera — — 1 Spagna — — 1