Merckx, gran ritorno

Merckx, gran ritorno Nel mondiale di Montreal terza maglia iridata per il belga Merckx, gran ritorno Battuto in volata Poulidor - Quarto Santambrogio, 7° Moser, 10° Battagtin (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 25 agosto. Merckx è tornato sul trono di campione del mondo dopo una crudele corsa e una spietata selezione che lo ha visto arrivare al traguardo con pochi metri di vantaggio sull'irriducibile trentottenne Poulidor, il decano del ciclismo francese. Il fuoriclasse belga ha scatenato il suo attacco decisivo nell'ultimo giro, dopo essere stato il principale protagonista di un furioso inseguimento. Un altro francese, Bernard Thevenet, aveva guidato la corsa fino al penultimo giro, cioè fino a 12 chilometri dall'arrivo. Merckx aveva raggruppato attorno a sé, nell'inseguimento, un plotoncino comprendente anche gli italiani Moser, Conti, Battaglin e Santambrogio, i suoi connazionali Maertens e Van Springel, i francesi Poulidor, Danguillaume e Martinez e gli spagnoli Oliva e Perurena. Progressivamente, mentre l'inseguimento si faceva sempre più vertiginoso, Merckx ha seminato tutti i suoi rivali. I primi a cedere sono stati Conti e il francese Danguillaume, bloccato da una foratura. Poi, putroppo, li hanno imitati anche altri uomini attesissimi, come Moser e Battaglin e infine anche Santambrogio. Nell'ultimo giro, quando il vantaggio di Thevenet era ridotto ormai ad una manciata di secondi, Merckx è scattato ancora e soltanto il commovente Poulidor è riuscito a restargli a ruota. La volata tra i due non ha avuto storia. Nella scia dei due, al terzo posto, a completare la brillante prestazione dei francesi, Mariano Martinez, un francese un po' spurio essendo di origine spagnola, mentre l'italiano Santambrogio è riuscito a malapena a salvare l'onore della squadra azzurra classificandosi al quarto posto. In conclusione, una giornata piuttosto amara per il ciclismo italiano, che era venuto a Montreal con un sacco d'illusioni. Si puntava tanto su Moser, e il trentino è crollato al momento decisivo; Battaglin lo ha imitato, mentre il resto della squadra si è sacrificato attorno a un Gimondi che, in condizioni precarie di salute, non aveva certo orizzonti ottimistici PRIMO GIRO — Tutti in gruppo al primo passaggio in 18'36", che corrispondono ad una media di 40,337 orari. SECONDO GIRO — Il primo avventuriero della mattinata è il francese Campaner che si presenta solo al secondo passaggio con 37" sul gruppo, nel quale Moser, Gimondi e Merckx figurano sempre nelle prime posizioni. TERZO GIRO — Campaner aumenta il vantaggio e passa con l'19" sul gruppo, nel quale Gimondi e Moser sono sempre nelle prime posizioni nella scia di Merckx. QUARTO GIRO — Il battistrada continua la sua passerella con l'49", il plotone è compatto. QUINTO GIRO — Campaner ha portato il suo vantaggio a 2*21", tempo totale 1 li 36W, la media sul giro è di km 36,637. Gimondi, sempre in buona posizione, non molla; maschera la sua eventuale sofferenza con molta disinvoltura. SESTO GIRO — Il francese incomincia ad avere il fiato grosso e il suo margine scende a 1*55" SETTIMO GIRO — Campaner ha rallentato l'andatura (la media è scesa a 36,824, per un tempo totale di 2hl6'24"), ma il gruppo va più piano ancora e il suo ritardo è risalito di nuovo a 2'21". OTTAVO E NONO GIRO — Continua la galoppata solitaria di Campaner, con un margine oscillante sui due minuti sul plotone. DECIMO GIRO — Vianen è ormai a 15" dal battistrada Campaner, ma anche il gruppo ha aumentato il ritmo ed è a l'27". UNDICESIMO GIRO — Dopo cento chilometri di solitudine, il francese è raggiunto da Vianen, ma nel gruppo la battaglia è ormai scoppiata in pieno. Scatta l'olandese Kneteman e Merckx gli va dietro, francobollato dagli azzurri Moser e Panizzì* e dal tedesco Muddemann. TODICESIMO GIRO — La pattuglia di Me' -kx raggiunge i due battistrada, ma il plotone è ormai vicino e poco dopo si realizza il ricongiungimento generale. Subito un nuovo scatto del francese Thevenet, il quale al passaggio precede di 20" il gruppo trascinato da Merckx. TREDICESIMO GIRO — Thevenet è sempre solo, ma nel gruppo i belgi si alternano nei tentativi di scatto, soprattutto ad opera di Merckx e di Maertens, controllati inesorabilmente dagli azzurri. Maertens si libera, controllato dal nostro Conti, e la coppia italo-belga passa sotto lo striscione d'arrivo ad l'08" dal francese, precedendo di 19" il plotone guidato da Eddy. L'andatura si è fatta sostenutissima: questo giro è stato percorso ad oltre 41 orari. QUATTORDICESIMO GIRO — Mentre si annuncia il ritiro dei belgi Bruyere e Sercu, Thevenet conduce sempre con 58" sulla coppia Maertens-Conti, mentre il gruppo è a l'52". QUINDICESIMO GIRO — Il vantaggio di Thevenet aumenta ancora: l'54" su Maertens e Conti (con l'azzurro che logicamente non tira) e 3'02" sul plotone. SEDICESIMO GIRO — Conti lascia Maertens e prosegue da solo all'inseguimento di Thevenet, da cui al passaggio lo separano 2'30". Maertens è ripreso da una pattuglia guidata da Merckx e comprendente anche Van Springel, gli azzurri Moser, Battaglin e Santambrogio e i francesi Poulidor, Danguillaume e Martinez, questi a 3'07", mentre il grosso del plotone segue a 3'45". Continua intanto la sfilza dei ritiri che comprende anche il danese Bitter, il norvegese Knudsen ed il nostro Basso, evidentemente sfiancato come Sercu da un percorso inadatto ai velocisti. DICIASSETTESIMO GIRO — Thevenet è sempre solo, ma l'inseguitore Conti è stato raggiunto dalla pattuglia di Merckx, che passa a 2'40" dal fuggitivo. Segue l'olandese Tabak, che passa a 4'37", mentre il gruppo con Gimondi, Fabbri, Poggiali e Panizza è ormai a 6'53". Paolini sì è ritirato. DICIOTTESIMO GIRO — bevenet, sostenuto dall'omini palpabile iiiiraggio della maglia iridata, mantiene praticamente il suo vantaggio, mentre gli inseguitori, che hanno perduto Conti (ormai provato) e Danguillaume (messo k. o. da una foratura), passano a 2'32". Fabbri con Tabak è a 6'20", mentre Gimondi, Bitossi, Poggiali e Panizza si sono ritirati. DICIANNOVESIMO GIRO — Thevenet, sia pure affaticato, insegue ancora tenacemente il suo sogno mondiale da cui lo separano soltanto più 24 km, mentre il gruppo lo insegue disperatamente con 2'4" di ritardo. VENTESIMO GIRO —- Thevenet pedala ancora solo in testa ma Merckx ha lasciato il gruppetto degli inseguitori e va via da solo alla caccia del francese. Eddy è ripreso, ma del gruppetto degli inseguitori cedono clamorosamente Moser e Battaglin ed il solo italiano rimane Santambrogio ULTIMO GIRO — Il vantaggio di Thevenet scende ancora a solo più 16". Il francese è saltato crudelmente a otto chilometri dall'arrivo, poi scatta Merckx tentando invano di sorprendere Poulidor che Io segue mentre gli altri restano staccati. Ormai la maglia iridata è una questione privata tra il fuoriclasse belga ed il sorprendente decano del ciclismo francese. Una volata che non ha storia: Merckx scatta ai 200 metri e il trentottenne Poulidor non può che cedergli Gianni Pignata ORDINE DI ARRIVO: 1. Merckx (Bel.) 6h52'22", media 38,193; 2. Poulidor (Fr.) s.t.; 3. Martinez (Fr.) a 37"; 4. Santambrogio (It.); 5. Thevenet (Fr.) a 2'10"; 6. Van Springel (Ol.) a 2'18"; 7. Moser (It.) a Sii; 8. Maertens (Bel.) a 3'25"; 9. Perurena (Sp.) a 3'25"; 10 Battaglin (It.) a 4'16". Montreal. Eddy Merckx è di nuovo campione del mondo. Il fuoriclasse belga, già "iridato" nel '67 ad Heerlen e nel '71 a Mendrisio, si è imposto ieri sul durissimo circuito di Montreal (soltanto 18 corridori hanno concluso la corsa) battendo in volata il "vecchio" Poulidor. Il migliore azzurro è stato Santambrogio (gregario di Gimondi), giunto quarto. Soltanto 4 italiani sono arrivati al traguardo. Nella telefoto, Merckx in azione Merckx, gran ritorno Nel mondiale di Montreal terza maglia iridata per il belga Merckx, gran ritorno Battuto in volata Poulidor - Quarto Santambrogio, 7° Moser, 10° Battagtin (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 25 agosto. Merckx è tornato sul trono di campione del mondo dopo una crudele corsa e una spietata selezione che lo ha visto arrivare al traguardo con pochi metri di vantaggio sull'irriducibile trentottenne Poulidor, il decano del ciclismo francese. Il fuoriclasse belga ha scatenato il suo attacco decisivo nell'ultimo giro, dopo essere stato il principale protagonista di un furioso inseguimento. Un altro francese, Bernard Thevenet, aveva guidato la corsa fino al penultimo giro, cioè fino a 12 chilometri dall'arrivo. Merckx aveva raggruppato attorno a sé, nell'inseguimento, un plotoncino comprendente anche gli italiani Moser, Conti, Battaglin e Santambrogio, i suoi connazionali Maertens e Van Springel, i francesi Poulidor, Danguillaume e Martinez e gli spagnoli Oliva e Perurena. Progressivamente, mentre l'inseguimento si faceva sempre più vertiginoso, Merckx ha seminato tutti i suoi rivali. I primi a cedere sono stati Conti e il francese Danguillaume, bloccato da una foratura. Poi, putroppo, li hanno imitati anche altri uomini attesissimi, come Moser e Battaglin e infine anche Santambrogio. Nell'ultimo giro, quando il vantaggio di Thevenet era ridotto ormai ad una manciata di secondi, Merckx è scattato ancora e soltanto il commovente Poulidor è riuscito a restargli a ruota. La volata tra i due non ha avuto storia. Nella scia dei due, al terzo posto, a completare la brillante prestazione dei francesi, Mariano Martinez, un francese un po' spurio essendo di origine spagnola, mentre l'italiano Santambrogio è riuscito a malapena a salvare l'onore della squadra azzurra classificandosi al quarto posto. In conclusione, una giornata piuttosto amara per il ciclismo italiano, che era venuto a Montreal con un sacco d'illusioni. Si puntava tanto su Moser, e il trentino è crollato al momento decisivo; Battaglin lo ha imitato, mentre il resto della squadra si è sacrificato attorno a un Gimondi che, in condizioni precarie di salute, non aveva certo orizzonti ottimistici PRIMO GIRO — Tutti in gruppo al primo passaggio in 18'36", che corrispondono ad una media di 40,337 orari. SECONDO GIRO — Il primo avventuriero della mattinata è il francese Campaner che si presenta solo al secondo passaggio con 37" sul gruppo, nel quale Moser, Gimondi e Merckx figurano sempre nelle prime posizioni. TERZO GIRO — Campaner aumenta il vantaggio e passa con l'19" sul gruppo, nel quale Gimondi e Moser sono sempre nelle prime posizioni nella scia di Merckx. QUARTO GIRO — Il battistrada continua la sua passerella con l'49", il plotone è compatto. QUINTO GIRO — Campaner ha portato il suo vantaggio a 2*21", tempo totale 1 li 36W, la media sul giro è di km 36,637. Gimondi, sempre in buona posizione, non molla; maschera la sua eventuale sofferenza con molta disinvoltura. SESTO GIRO — Il francese incomincia ad avere il fiato grosso e il suo margine scende a 1*55" SETTIMO GIRO — Campaner ha rallentato l'andatura (la media è scesa a 36,824, per un tempo totale di 2hl6'24"), ma il gruppo va più piano ancora e il suo ritardo è risalito di nuovo a 2'21". OTTAVO E NONO GIRO — Continua la galoppata solitaria di Campaner, con un margine oscillante sui due minuti sul plotone. DECIMO GIRO — Vianen è ormai a 15" dal battistrada Campaner, ma anche il gruppo ha aumentato il ritmo ed è a l'27". UNDICESIMO GIRO — Dopo cento chilometri di solitudine, il francese è raggiunto da Vianen, ma nel gruppo la battaglia è ormai scoppiata in pieno. Scatta l'olandese Kneteman e Merckx gli va dietro, francobollato dagli azzurri Moser e Panizzì* e dal tedesco Muddemann. TODICESIMO GIRO — La pattuglia di Me' -kx raggiunge i due battistrada, ma il plotone è ormai vicino e poco dopo si realizza il ricongiungimento generale. Subito un nuovo scatto del francese Thevenet, il quale al passaggio precede di 20" il gruppo trascinato da Merckx. TREDICESIMO GIRO — Thevenet è sempre solo, ma nel gruppo i belgi si alternano nei tentativi di scatto, soprattutto ad opera di Merckx e di Maertens, controllati inesorabilmente dagli azzurri. Maertens si libera, controllato dal nostro Conti, e la coppia italo-belga passa sotto lo striscione d'arrivo ad l'08" dal francese, precedendo di 19" il plotone guidato da Eddy. L'andatura si è fatta sostenutissima: questo giro è stato percorso ad oltre 41 orari. QUATTORDICESIMO GIRO — Mentre si annuncia il ritiro dei belgi Bruyere e Sercu, Thevenet conduce sempre con 58" sulla coppia Maertens-Conti, mentre il gruppo è a l'52". QUINDICESIMO GIRO — Il vantaggio di Thevenet aumenta ancora: l'54" su Maertens e Conti (con l'azzurro che logicamente non tira) e 3'02" sul plotone. SEDICESIMO GIRO — Conti lascia Maertens e prosegue da solo all'inseguimento di Thevenet, da cui al passaggio lo separano 2'30". Maertens è ripreso da una pattuglia guidata da Merckx e comprendente anche Van Springel, gli azzurri Moser, Battaglin e Santambrogio e i francesi Poulidor, Danguillaume e Martinez, questi a 3'07", mentre il grosso del plotone segue a 3'45". Continua intanto la sfilza dei ritiri che comprende anche il danese Bitter, il norvegese Knudsen ed il nostro Basso, evidentemente sfiancato come Sercu da un percorso inadatto ai velocisti. DICIASSETTESIMO GIRO — Thevenet è sempre solo, ma l'inseguitore Conti è stato raggiunto dalla pattuglia di Merckx, che passa a 2'40" dal fuggitivo. Segue l'olandese Tabak, che passa a 4'37", mentre il gruppo con Gimondi, Fabbri, Poggiali e Panizza è ormai a 6'53". Paolini sì è ritirato. DICIOTTESIMO GIRO — bevenet, sostenuto dall'omini palpabile iiiiraggio della maglia iridata, mantiene praticamente il suo vantaggio, mentre gli inseguitori, che hanno perduto Conti (ormai provato) e Danguillaume (messo k. o. da una foratura), passano a 2'32". Fabbri con Tabak è a 6'20", mentre Gimondi, Bitossi, Poggiali e Panizza si sono ritirati. DICIANNOVESIMO GIRO — Thevenet, sia pure affaticato, insegue ancora tenacemente il suo sogno mondiale da cui lo separano soltanto più 24 km, mentre il gruppo lo insegue disperatamente con 2'4" di ritardo. VENTESIMO GIRO —- Thevenet pedala ancora solo in testa ma Merckx ha lasciato il gruppetto degli inseguitori e va via da solo alla caccia del francese. Eddy è ripreso, ma del gruppetto degli inseguitori cedono clamorosamente Moser e Battaglin ed il solo italiano rimane Santambrogio ULTIMO GIRO — Il vantaggio di Thevenet scende ancora a solo più 16". Il francese è saltato crudelmente a otto chilometri dall'arrivo, poi scatta Merckx tentando invano di sorprendere Poulidor che Io segue mentre gli altri restano staccati. Ormai la maglia iridata è una questione privata tra il fuoriclasse belga ed il sorprendente decano del ciclismo francese. Una volata che non ha storia: Merckx scatta ai 200 metri e il trentottenne Poulidor non può che cedergli Gianni Pignata ORDINE DI ARRIVO: 1. Merckx (Bel.) 6h52'22", media 38,193; 2. Poulidor (Fr.) s.t.; 3. Martinez (Fr.) a 37"; 4. Santambrogio (It.); 5. Thevenet (Fr.) a 2'10"; 6. Van Springel (Ol.) a 2'18"; 7. Moser (It.) a Sii; 8. Maertens (Bel.) a 3'25"; 9. Perurena (Sp.) a 3'25"; 10 Battaglin (It.) a 4'16". Montreal. Eddy Merckx è di nuovo campione del mondo. Il fuoriclasse belga, già "iridato" nel '67 ad Heerlen e nel '71 a Mendrisio, si è imposto ieri sul durissimo circuito di Montreal (soltanto 18 corridori hanno concluso la corsa) battendo in volata il "vecchio" Poulidor. Il migliore azzurro è stato Santambrogio (gregario di Gimondi), giunto quarto. Soltanto 4 italiani sono arrivati al traguardo. Nella telefoto, Merckx in azione

Luoghi citati: Heerlen, Montreal, Quarto, Sesto, Sii