Medaglia di bronzo per il velocista Rossi

Medaglia di bronzo per il velocista Rossi Ancora un successo (parziale) ai campionati mondiali di ciclismo Medaglia di bronzo per il velocista Rossi Nella finale per il terzo posto ha battuto in due sole "manches" il sovietico Jablunowski - Il titolo al cecoslovacco Tkac - Nell'inseguimento Bazzan costretto alla resa nei "quarti" dal norvegese Knudsen (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 18 agosto. La domenica al velodromo di Montreal si è trasformata, per causa maggiore, in un'estenuante maratona. Le gare di ieri hanno dovuto essere rinviate, a causa di un violentissimo temporale che ha letteralmente infradiciato la pista in legno. Il doppio programma è stato quindi concentrato in una sola giornata, che prevede l'assegnazione di quattro maglie iridate, con i corridori in pista dalle 8 del mattino fino a mezzanotte, cioè fino alle 6 italiane di domattina. Per fortuna il calendario ha messo in programma due finali al mattino, in modo di offrire un po' di sostanziosa cronaca anche a chi, come i giornalisti europei, soffre dell'handicap del fuso orario. Nella velocità dilettanti si è avuta una soluzione a sorpresa: il sovietico Kratsov, favoritissimo dal pronostico dopo aver eliminato Morelon ed escluso dalla finalissima il nostro Rossi, si è fatto battere in tre prove dal coriaceo cecoslovacco Antoni Tkac. Il boemo aveva già vinto la prima manche della finale, riuscendo a togliere a Kratsov l'arma che il sovietico preferisce, cioè quella della lunga volata in testa. Tkac alla penultima curva è riuscito ad affiancarsi al rivale e lo ha costretto a girare al largo, conrtollandolo con una spregiudica¬ tezza ai limiti del regolamento, per poi batterlo con relativa facilità sul rettilineo d'arrivo. Nella seconda prova però Tkac non è riuscito a ripetere la stessa tattica e Kratsov, sviluppando la sua enorme potenza già nel rettilineo opposto all'arrivo, è riuscito ad impedire — anche lui ai limiti del regolamento — la rimonta del cecoslovacco. Si è resa quindi necessaria la « bella » per l'assegnazione della maglia iridata e stavolta Kratsov, pur avendo avuto l'opportunità di correre in testa come preferisce, ha calcolato male lo sforzo e si è fatto rimontare dal boemo proprio nel « rush » finale. Antoni Tkac ha ventitré anni ed abita a Bratislava, dove fa il meccanico. Nel 1970 a Leicester si era classificato al terzo posto nel « chilometro », alla pari proprio con Kratsov. Il sovietico però ha ricevuto subito la sua medaglia di bronzo mentre Tkac, per una dimenticanza od una colpevole incuria degli organizzatori inglesi, la sta aspettando ancora adesso. Nella finale per il terzo posto il nostro Giorgio Rossi ha disposto agevolmente, in due sole prove, dell'altro sovietico Jablunowski, che In entrambe le occasioni è stato costretto a condurre la volata e si è fatto rimontare facilmente dall'azzurro, praticamente rialzato negli ultimi metri. Ciò aumenta il rimpianto per quel che avrebbe potuto essere e non è stato. Una capziosa interpretazione del regolamento da parte della giuria aveva assegnato come avversario a Rossi il possente Kratsov anziché il più malleabile Jablunowski. Rossi aveva sbagliato balordamente la tattica contro Kratsov (ed il comportamento di Tkac nella finale di oggi ha dimostrato che il sovietico poteva essere battuto portandolo fuori dal suo terreno preferito) venendo escluso dalla lotta per la maglia iridata che, dopo l'eliminazione di Morelon, era alla portata sua come degli altri. Ora ci si perde quindi a discutere quel che avrebbe potuto avvenire se Rossi avesse incontrato in semifinale Jablunowski anziché Kratsov. Giorgio Rossi, per la seconda volta consecutiva medaglia di bronzo, è comunque una realtà abbastanza confortante per la pista Italiana, in attesa che si riveli qulche altro elemento e che maturi, soprattutto psicologicamente, il ventenne Massimo Marino. Quest'ultimo, impegnato In una difficile prova a quattro per l'assegnazione del quarto posto, e riuscito a limitare I danni dell'alleanza fra I tedeschi Geschke ed Eichstadt. Marino è riuscito a piazzarsi secondo dietro ad Eichstadt (e quindi sesto assoluto) mentre Morelon, incastrato in pieno nella morsa del due germanici, è finito ultimo. In mattinata, prima della finale del mezzofondo dilettanti, si sono disputati anche i quarti di finale dell'inseguimento femminile, che hanno portato in semifinale Smirnova (Urss)-Van Oosten (Olanda) e Reoch (Usa)-Garkoushina (Urss), e quelli dell'inseguimento professionisti. Il nostro Bazzan, secondo le previsioni, ha dovuto cedere nettamente alla superiorità di Knudsen, suo compagno nella Jolliceramica, anche se il norvegese ha corso senza Impegno, non preoccupandosi di fare un buon tempo. Knudsen incontrerà in semifinale l'olandese Schuiten, che tutti indicano come il suo più minaccioso avversario, mentre l'altro olandese Pijnen si misurerà con il veterano belga Bracke. Nel mezzofondo dilettanti, il tedesco occidentale Jean Breuer ha spodestato, dopo tre maglie iridate consecutive, il connazionale Horst Gnas. Al secondo posto l'odandese Martin Venix, seguito dallo spagnolo Esplnos. Nelle batterie degli stayers professionisti il nostro Benfatto, finito al quarto posto dietro a Stam (Olanda), Verschueren (Belgio) e Been (Olanda) dovrà sperare nei recuperi per entrare in finale. Gianni Pignata Medaglia di bronzo per il velocista Rossi Ancora un successo (parziale) ai campionati mondiali di ciclismo Medaglia di bronzo per il velocista Rossi Nella finale per il terzo posto ha battuto in due sole "manches" il sovietico Jablunowski - Il titolo al cecoslovacco Tkac - Nell'inseguimento Bazzan costretto alla resa nei "quarti" dal norvegese Knudsen (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 18 agosto. La domenica al velodromo di Montreal si è trasformata, per causa maggiore, in un'estenuante maratona. Le gare di ieri hanno dovuto essere rinviate, a causa di un violentissimo temporale che ha letteralmente infradiciato la pista in legno. Il doppio programma è stato quindi concentrato in una sola giornata, che prevede l'assegnazione di quattro maglie iridate, con i corridori in pista dalle 8 del mattino fino a mezzanotte, cioè fino alle 6 italiane di domattina. Per fortuna il calendario ha messo in programma due finali al mattino, in modo di offrire un po' di sostanziosa cronaca anche a chi, come i giornalisti europei, soffre dell'handicap del fuso orario. Nella velocità dilettanti si è avuta una soluzione a sorpresa: il sovietico Kratsov, favoritissimo dal pronostico dopo aver eliminato Morelon ed escluso dalla finalissima il nostro Rossi, si è fatto battere in tre prove dal coriaceo cecoslovacco Antoni Tkac. Il boemo aveva già vinto la prima manche della finale, riuscendo a togliere a Kratsov l'arma che il sovietico preferisce, cioè quella della lunga volata in testa. Tkac alla penultima curva è riuscito ad affiancarsi al rivale e lo ha costretto a girare al largo, conrtollandolo con una spregiudica¬ tezza ai limiti del regolamento, per poi batterlo con relativa facilità sul rettilineo d'arrivo. Nella seconda prova però Tkac non è riuscito a ripetere la stessa tattica e Kratsov, sviluppando la sua enorme potenza già nel rettilineo opposto all'arrivo, è riuscito ad impedire — anche lui ai limiti del regolamento — la rimonta del cecoslovacco. Si è resa quindi necessaria la « bella » per l'assegnazione della maglia iridata e stavolta Kratsov, pur avendo avuto l'opportunità di correre in testa come preferisce, ha calcolato male lo sforzo e si è fatto rimontare dal boemo proprio nel « rush » finale. Antoni Tkac ha ventitré anni ed abita a Bratislava, dove fa il meccanico. Nel 1970 a Leicester si era classificato al terzo posto nel « chilometro », alla pari proprio con Kratsov. Il sovietico però ha ricevuto subito la sua medaglia di bronzo mentre Tkac, per una dimenticanza od una colpevole incuria degli organizzatori inglesi, la sta aspettando ancora adesso. Nella finale per il terzo posto il nostro Giorgio Rossi ha disposto agevolmente, in due sole prove, dell'altro sovietico Jablunowski, che In entrambe le occasioni è stato costretto a condurre la volata e si è fatto rimontare facilmente dall'azzurro, praticamente rialzato negli ultimi metri. Ciò aumenta il rimpianto per quel che avrebbe potuto essere e non è stato. Una capziosa interpretazione del regolamento da parte della giuria aveva assegnato come avversario a Rossi il possente Kratsov anziché il più malleabile Jablunowski. Rossi aveva sbagliato balordamente la tattica contro Kratsov (ed il comportamento di Tkac nella finale di oggi ha dimostrato che il sovietico poteva essere battuto portandolo fuori dal suo terreno preferito) venendo escluso dalla lotta per la maglia iridata che, dopo l'eliminazione di Morelon, era alla portata sua come degli altri. Ora ci si perde quindi a discutere quel che avrebbe potuto avvenire se Rossi avesse incontrato in semifinale Jablunowski anziché Kratsov. Giorgio Rossi, per la seconda volta consecutiva medaglia di bronzo, è comunque una realtà abbastanza confortante per la pista Italiana, in attesa che si riveli qulche altro elemento e che maturi, soprattutto psicologicamente, il ventenne Massimo Marino. Quest'ultimo, impegnato In una difficile prova a quattro per l'assegnazione del quarto posto, e riuscito a limitare I danni dell'alleanza fra I tedeschi Geschke ed Eichstadt. Marino è riuscito a piazzarsi secondo dietro ad Eichstadt (e quindi sesto assoluto) mentre Morelon, incastrato in pieno nella morsa del due germanici, è finito ultimo. In mattinata, prima della finale del mezzofondo dilettanti, si sono disputati anche i quarti di finale dell'inseguimento femminile, che hanno portato in semifinale Smirnova (Urss)-Van Oosten (Olanda) e Reoch (Usa)-Garkoushina (Urss), e quelli dell'inseguimento professionisti. Il nostro Bazzan, secondo le previsioni, ha dovuto cedere nettamente alla superiorità di Knudsen, suo compagno nella Jolliceramica, anche se il norvegese ha corso senza Impegno, non preoccupandosi di fare un buon tempo. Knudsen incontrerà in semifinale l'olandese Schuiten, che tutti indicano come il suo più minaccioso avversario, mentre l'altro olandese Pijnen si misurerà con il veterano belga Bracke. Nel mezzofondo dilettanti, il tedesco occidentale Jean Breuer ha spodestato, dopo tre maglie iridate consecutive, il connazionale Horst Gnas. Al secondo posto l'odandese Martin Venix, seguito dallo spagnolo Esplnos. Nelle batterie degli stayers professionisti il nostro Benfatto, finito al quarto posto dietro a Stam (Olanda), Verschueren (Belgio) e Been (Olanda) dovrà sperare nei recuperi per entrare in finale. Gianni Pignata