Partiti i "ribelli,, ecco il dirigente di Bruno Bernardi

Partiti i "ribelli,, ecco il dirigente I reingaggi del Cagliari Partiti i "ribelli,, ecco il dirigente Il consigliere delegato Delogu ha raggiunto la squadra a Pesaro ma è indispensabile la presenza di Arrica per sanare la frattura - Domani a Pescara l'appuntamento decisivo (Dal nostro inviato speciale) Pesaro, 18 agosto. Adesso che i » ribelli » sono stati spediti a casa, arrivano I dirigenti. Il consigliere delegato del Cagliari, avv. Mariano Delogu, si è presentato stamane a Pesaro, nell'albergo che ospita la squadra. Rientrato da un lungo raid nell'Europa del Nord, Delogu si è precipitato a Pesaro, dove ha preso atto dell'" espulsione » operata dalla società rei confronti di quattro giocatori dissidenti: bastava fosse giunto ieri, e Riva, Gori, Poletti e Nené sarebbero probabilmente rimasti a disposizione idi Chiappella, anzi qualcuno sarebbe sceso forse in campo contro il Vis Pesaro. Al quartetto premeva unicamente riprendere le discussioni economiche con la società sul premio di reingaggio, e ottenere garanzie in caso di Infortunio. Delogu è convinto che, anche anticipando di un giorno la sua venuta a Pesaro, la situazione non sarebbe cambiata poiché, per arrivare ad una conclusione, era indispensabile la presenza di Arrica. Il presidente rossoblu ha confermato che raggiungerà la squadra a Pescara martedi sera. Ieri sera Arrica aveva telefonato a Chiappella per avere ragguagli sulla situazione e aveva manifestato un certo stupore nell'apprendere che la « linea dura » da lui proposta contro coloro che si sarebbero rifiutati di giocare, era stata applicata alla lettera al punto da provocare una lacerazione con i quattro giocatori. « Questa storia, che non è il caso di colorire con tinte drammatiche, non ha senso, — dice Delogu commentando l'inasprimento dei rapporti tra il club e I quattro aventiniani —. Non mi aspettavo certo una simile presa di posizione da parte della "vecchia guardia". Ci conosciamo da anni ed è ingiustificata questa mancanza di fiducia nei nostri confronti. Sul piano morale debbo rammaricarmi con loro: hanno torto. Avrei capito di più se questa diffidenza l'avessero manifestata l nuovi acquisti. Invece Novellini, Bianchi e Vecchi si sono dimostrati comprensivi e li ho già ringraziati pubblicamente ». « Riva, che rappresenta il "caso" più complicato, si rammaricava a sua volta per l'assenteismo di voi dirigenti. Che ne pensa? ». « Ad Acquapendente — replica Delogu —, durante due giorni di colloqui, ero stato chiaro con i giocatori. Avevo chiesto quanto volevano, per avere una piattaforma da presentare ad Arrica, massimo responsabile del ciub. Naturalmente avevo fatto anche delle controfferte. In ogni trattativa esiste sempre una certa elasticità. A noi non sono mai piaciuti gli aut-aut. Vogliamo negoziare civilmente, incontrandoci, discutendone, senza ultimatum ». « Ma è proprio quanto Riva desidera ». « A Riva avevo detto che sarei andato in vacanza una decina di giorni — precisa Delogu —, e non comprendo la sua ansia. Lui sa benissimo, come lo sanno gli altri che giocano nel Cagliari da anni, che le garanzie esistono in caso di infortunio. Riva avrebbe potuto giocare ugualmente in tutta tranquillità. Noi non siamo una società che approfitta di un giocatore vittima di un incidente e senza contratto per sottrargli, ad esempio, cinque milioni. E' ridicolo. A Nené, cui intendiamo ridurre oli emolumenti eh': percepiva In passato perche gli anni passano anche per lui, avevo persino detto che, se si fosse infortunato, gli avrei dato lo stesso ingaggio della stagione scorsa. Nené aveva tutto l'interesse a giocare. Gori, poi, era quasi d'accordo. L'unico al quale non ho dato garanzie, perché non siamo scesi nei particolari, è Poletti, ma era implicito ». « Per Riva, evidentemente, c'è bisogno di una maggior chiarez¬ za, di cifre. Si è parlato di una sensibile riduzione dei premi rispetto a quanto contempla il suo famoso contratto quinquennale ormai vicino alla scadenza. Si è detto anche che questa riduzione dipende dal suo riliuto a passare alle dipendenze della Juventus o del Milan. Come stanno effettivamente le cose? ». - Riva è rimasto e deve sottostare ad un ridimensionamento, — conferma Delogu. — Non ha voluto essere ceduto ed è stato accontentato, ma tutto ciò deve avere un prezzo. La società avrebbe potuto risolvere molti problemi con la sua cessione. Riva appartiene sempie al Cagliari ma deve accettare certe condizioni ». « Altrimenti potrebbe essere ceduto a novembre? ». « Non è neppure il caso di parlarne. Riva non sarà ceduto. La campagna abbonamenti è già in corso e chi ha acquistato la tessera l'ha fatto anche perebé sa che potrà vedere Riva in maglia rossoblu ». A quanto risulta, il Cagliari Intende riconoscere a Riva I cinquanta milioni del contratto federale — contratto che viene depositato in Lega — ma vorrebbe impostare un discorso diverso sui premi che il • bomber » riceveva sottobanco. Questi premi erano garantiti, a prescindere dal rendimento, e pare che tra ingaggio ed extra Riva arrivasse a superare abbondantemente i cento milioni annui: ora vorrebbero offrirgli premi elevati (pare II triplo rispetto agli altri) ma vincolarli al rendimento suo e ai risultati della squadra. Prima dell'inizio della prepara¬ zione, Riva aveva ottenuto una cinquantina di milioni a saldo di ogni precedente prendenza. Riva sembra disposto ad accettare un lieve decurtamelo ma non Intende scendere sotto un certo limite ed è disposto ad impugnare Il vecchio contratto stipulato quattro anni fa con l'ex presidente rossoblu, ing. Marras. Riva dice di essere in possesso di un contratto scritto, ma I dirigenti attuali sostengono che l'accordo era stato raggiunto sulla parola. Non pensiamo che Riva fosse stato tanto ingenuo. Stamane, oltre ad avere fatto un discorso ai - resti » del Cagliari, Delogu si è incontrato con alcuni giocatori ancora in disaccordo. Nessuno finora ha firmato il nuovo contratto. Delogu ha proseguito i colloqui esplorativi anche con Novellini, che era sulle stesse posizioni degli altri quattro « ribelli », ma ha preterito temporeggiare. « Se martedì prossimo, a Pescara, non mi accorderò con il presidente Arrica, andrò anch'io a casa — dice l'ex bolognese —. Sinora ho parlato soltanto io, facendo le mie richieste, ma non ho ricevuto delle offerte. Mi sembra logico, visto che mi devo trasferire in Sardegna, pretendere un ingaggio superiore a quello che percepivo nel Bologna ». Qualcuno, nell'ambiente del Cagliari, sostiene che Riva e gli altri tre potrebbero venire a Pesaro domani per incontrarsi con Delogu, ma l'appuntamento decisivo è fissato a Pescara martedì sera. Sarà una serata di duro lavoro per Arrica e I suoi collaboratori. Bruno Bernardi Partiti i "ribelli,, ecco il dirigente I reingaggi del Cagliari Partiti i "ribelli,, ecco il dirigente Il consigliere delegato Delogu ha raggiunto la squadra a Pesaro ma è indispensabile la presenza di Arrica per sanare la frattura - Domani a Pescara l'appuntamento decisivo (Dal nostro inviato speciale) Pesaro, 18 agosto. Adesso che i » ribelli » sono stati spediti a casa, arrivano I dirigenti. Il consigliere delegato del Cagliari, avv. Mariano Delogu, si è presentato stamane a Pesaro, nell'albergo che ospita la squadra. Rientrato da un lungo raid nell'Europa del Nord, Delogu si è precipitato a Pesaro, dove ha preso atto dell'" espulsione » operata dalla società rei confronti di quattro giocatori dissidenti: bastava fosse giunto ieri, e Riva, Gori, Poletti e Nené sarebbero probabilmente rimasti a disposizione idi Chiappella, anzi qualcuno sarebbe sceso forse in campo contro il Vis Pesaro. Al quartetto premeva unicamente riprendere le discussioni economiche con la società sul premio di reingaggio, e ottenere garanzie in caso di Infortunio. Delogu è convinto che, anche anticipando di un giorno la sua venuta a Pesaro, la situazione non sarebbe cambiata poiché, per arrivare ad una conclusione, era indispensabile la presenza di Arrica. Il presidente rossoblu ha confermato che raggiungerà la squadra a Pescara martedi sera. Ieri sera Arrica aveva telefonato a Chiappella per avere ragguagli sulla situazione e aveva manifestato un certo stupore nell'apprendere che la « linea dura » da lui proposta contro coloro che si sarebbero rifiutati di giocare, era stata applicata alla lettera al punto da provocare una lacerazione con i quattro giocatori. « Questa storia, che non è il caso di colorire con tinte drammatiche, non ha senso, — dice Delogu commentando l'inasprimento dei rapporti tra il club e I quattro aventiniani —. Non mi aspettavo certo una simile presa di posizione da parte della "vecchia guardia". Ci conosciamo da anni ed è ingiustificata questa mancanza di fiducia nei nostri confronti. Sul piano morale debbo rammaricarmi con loro: hanno torto. Avrei capito di più se questa diffidenza l'avessero manifestata l nuovi acquisti. Invece Novellini, Bianchi e Vecchi si sono dimostrati comprensivi e li ho già ringraziati pubblicamente ». « Riva, che rappresenta il "caso" più complicato, si rammaricava a sua volta per l'assenteismo di voi dirigenti. Che ne pensa? ». « Ad Acquapendente — replica Delogu —, durante due giorni di colloqui, ero stato chiaro con i giocatori. Avevo chiesto quanto volevano, per avere una piattaforma da presentare ad Arrica, massimo responsabile del ciub. Naturalmente avevo fatto anche delle controfferte. In ogni trattativa esiste sempre una certa elasticità. A noi non sono mai piaciuti gli aut-aut. Vogliamo negoziare civilmente, incontrandoci, discutendone, senza ultimatum ». « Ma è proprio quanto Riva desidera ». « A Riva avevo detto che sarei andato in vacanza una decina di giorni — precisa Delogu —, e non comprendo la sua ansia. Lui sa benissimo, come lo sanno gli altri che giocano nel Cagliari da anni, che le garanzie esistono in caso di infortunio. Riva avrebbe potuto giocare ugualmente in tutta tranquillità. Noi non siamo una società che approfitta di un giocatore vittima di un incidente e senza contratto per sottrargli, ad esempio, cinque milioni. E' ridicolo. A Nené, cui intendiamo ridurre oli emolumenti eh': percepiva In passato perche gli anni passano anche per lui, avevo persino detto che, se si fosse infortunato, gli avrei dato lo stesso ingaggio della stagione scorsa. Nené aveva tutto l'interesse a giocare. Gori, poi, era quasi d'accordo. L'unico al quale non ho dato garanzie, perché non siamo scesi nei particolari, è Poletti, ma era implicito ». « Per Riva, evidentemente, c'è bisogno di una maggior chiarez¬ za, di cifre. Si è parlato di una sensibile riduzione dei premi rispetto a quanto contempla il suo famoso contratto quinquennale ormai vicino alla scadenza. Si è detto anche che questa riduzione dipende dal suo riliuto a passare alle dipendenze della Juventus o del Milan. Come stanno effettivamente le cose? ». - Riva è rimasto e deve sottostare ad un ridimensionamento, — conferma Delogu. — Non ha voluto essere ceduto ed è stato accontentato, ma tutto ciò deve avere un prezzo. La società avrebbe potuto risolvere molti problemi con la sua cessione. Riva appartiene sempie al Cagliari ma deve accettare certe condizioni ». « Altrimenti potrebbe essere ceduto a novembre? ». « Non è neppure il caso di parlarne. Riva non sarà ceduto. La campagna abbonamenti è già in corso e chi ha acquistato la tessera l'ha fatto anche perebé sa che potrà vedere Riva in maglia rossoblu ». A quanto risulta, il Cagliari Intende riconoscere a Riva I cinquanta milioni del contratto federale — contratto che viene depositato in Lega — ma vorrebbe impostare un discorso diverso sui premi che il • bomber » riceveva sottobanco. Questi premi erano garantiti, a prescindere dal rendimento, e pare che tra ingaggio ed extra Riva arrivasse a superare abbondantemente i cento milioni annui: ora vorrebbero offrirgli premi elevati (pare II triplo rispetto agli altri) ma vincolarli al rendimento suo e ai risultati della squadra. Prima dell'inizio della prepara¬ zione, Riva aveva ottenuto una cinquantina di milioni a saldo di ogni precedente prendenza. Riva sembra disposto ad accettare un lieve decurtamelo ma non Intende scendere sotto un certo limite ed è disposto ad impugnare Il vecchio contratto stipulato quattro anni fa con l'ex presidente rossoblu, ing. Marras. Riva dice di essere in possesso di un contratto scritto, ma I dirigenti attuali sostengono che l'accordo era stato raggiunto sulla parola. Non pensiamo che Riva fosse stato tanto ingenuo. Stamane, oltre ad avere fatto un discorso ai - resti » del Cagliari, Delogu si è incontrato con alcuni giocatori ancora in disaccordo. Nessuno finora ha firmato il nuovo contratto. Delogu ha proseguito i colloqui esplorativi anche con Novellini, che era sulle stesse posizioni degli altri quattro « ribelli », ma ha preterito temporeggiare. « Se martedì prossimo, a Pescara, non mi accorderò con il presidente Arrica, andrò anch'io a casa — dice l'ex bolognese —. Sinora ho parlato soltanto io, facendo le mie richieste, ma non ho ricevuto delle offerte. Mi sembra logico, visto che mi devo trasferire in Sardegna, pretendere un ingaggio superiore a quello che percepivo nel Bologna ». Qualcuno, nell'ambiente del Cagliari, sostiene che Riva e gli altri tre potrebbero venire a Pesaro domani per incontrarsi con Delogu, ma l'appuntamento decisivo è fissato a Pescara martedì sera. Sarà una serata di duro lavoro per Arrica e I suoi collaboratori. Bruno Bernardi