La notizia in Vaticano

La notizia in Vaticano La notizia in Vaticano (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 18 agosto Con emozione è stata appresa in Vaticano la notizia dell'arresto dell'arcivescovo melchita di Gerusalemme Ilarion Capucci, accusato dalle autorità israeliane di terrorismo. Per ora non c'è stata alcuna reazione, né d'altra parte è pensabile che possa esservi un commento fintantoché il delegato apostolico a Gerusalemme, monsignor Carew, non abbia preso contatto con le autorità locali e verificato l'attendibilità della j gravissima accusa. Sembra \ però molto sospetto che il i trasporto di esplosivi possa essere affidato da un'organizzazione terroristica ad una personalità ecclesiastica così in vista. Monsignor Capucci è un siriano di Aleppo, ha 52 anni. Fu ordinato sacerdote nel 1947 e nominato arcivescovo titolare di Cesarea di Palestina da Paolo VI nel 1965, mentre contemporaneamente il patriarca di Antiochia per i melchiti gli affidava l'incarico di vicario per Gerusalemme. I melchiti sono i fedeli di rito bizantino, sia cattolici sìa ortodossi, dei patriarcati di Antiochia, Gerusalemme e Alessandria. Il nome, d'origine siriaca, sta a indicare che essi vollero conservare a suo tempo la fede nell'imperatore di Bisanzio. Dopo lo scisma di Cerulario (1054), i melchiti si separarono dalla Chiesa cattolica, con la quale una parte di essi tornò a riunirsi solo dopo il XVII secolo. Secondo le ultime statistiche, i melchiti che vivono in Egitto, nel Sudan, nel Libano, a Gerusalemme, nell'Iraq ed in vari altri Paesi del Medio Oriente e dell'Occidente sono circa quattrocentomila. Dipendono tutti dal patriarca Maximos V Hakìm che risiede a Beirut. t. p. La notizia in Vaticano La notizia in Vaticano (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 18 agosto Con emozione è stata appresa in Vaticano la notizia dell'arresto dell'arcivescovo melchita di Gerusalemme Ilarion Capucci, accusato dalle autorità israeliane di terrorismo. Per ora non c'è stata alcuna reazione, né d'altra parte è pensabile che possa esservi un commento fintantoché il delegato apostolico a Gerusalemme, monsignor Carew, non abbia preso contatto con le autorità locali e verificato l'attendibilità della j gravissima accusa. Sembra \ però molto sospetto che il i trasporto di esplosivi possa essere affidato da un'organizzazione terroristica ad una personalità ecclesiastica così in vista. Monsignor Capucci è un siriano di Aleppo, ha 52 anni. Fu ordinato sacerdote nel 1947 e nominato arcivescovo titolare di Cesarea di Palestina da Paolo VI nel 1965, mentre contemporaneamente il patriarca di Antiochia per i melchiti gli affidava l'incarico di vicario per Gerusalemme. I melchiti sono i fedeli di rito bizantino, sia cattolici sìa ortodossi, dei patriarcati di Antiochia, Gerusalemme e Alessandria. Il nome, d'origine siriaca, sta a indicare che essi vollero conservare a suo tempo la fede nell'imperatore di Bisanzio. Dopo lo scisma di Cerulario (1054), i melchiti si separarono dalla Chiesa cattolica, con la quale una parte di essi tornò a riunirsi solo dopo il XVII secolo. Secondo le ultime statistiche, i melchiti che vivono in Egitto, nel Sudan, nel Libano, a Gerusalemme, nell'Iraq ed in vari altri Paesi del Medio Oriente e dell'Occidente sono circa quattrocentomila. Dipendono tutti dal patriarca Maximos V Hakìm che risiede a Beirut. t. p.

Persone citate: Aleppo, Antiochia, Capucci, Carew, Ilarion Capucci, Paolo Vi