Elettori a diciottenni

Elettori a diciottenni La Camera esamina numerose proposte di legge Elettori a diciottenni Il Parlamento e i partiti discutono sull'abbassamento dell'età per votare in uno dei momenti più diffìcili per l'Italia - Ci si rende conto che i giovani "crescono più in fretta", con una maturità mentale precoce quanto lo sviluppo fisico - Restano molte riserve per l'imprevedibilità delle loro scelte ■ Ma secondo i risultati di recenti indagini, l'attuale equilibrio fra i maggiori gruppi politici non ne verrebbe alterato Hanno messo in discussione la scuola, il mondo del lavoro, i rapporti sociali e il sesso. Hanno costretto gli adulti a prendere posizione su argomenti scottanti, e il Parlamento ad affrontare problemi che sarebbero rimasti ignorati chissà per quanto tempo. Adesso, in uno dei momenti più difficili della vita italiana, i partiti si ricordano di loro, dei giovani, e fioriscono le proposte per farli votare a diciolf'anni. Si scopre che la maturità fisica e mentale e quella so¬ ciale e politica giungono quasi contemporaneamente; che un giovane di diciotto anni ha raggiunto la statura di adulto, mentre cent'anni fa doveva aspettare, per ter- minare la crescita, di averne ventisei. Grazie a numerosi fattori — l'informazione, la scuola dell'obbligo, i mezzi di comunicazione e i rapporti sociali — la maturità dei diciottenni è un fatto quasi accettato. Sanzionandola, il governo li renderà partecipi della conduzione politica del Paese, dopo che sono stati i protagonisti di trasformazioni sociali e del costume. I diciottenni stanno a guardare. L'esempio di quelli degli anni caldi dell'università e delle lotte nelle fabbriche gli è servito: affrontano i rapporti sociali, il lavoro, il sesso, la politica, con occhi critici e disincantati. Tirano avanti in una scuola che non funziona; non sembrano avere più la speranza di modificarla radicalmente. Criticano il mondo del lavoro, ma qualcuno pensa alla carriera; se i tempi di inserimento nella società produttiva si sono allungati, si sono abbreviati quelli dell'esperienza sessuale, a cui è stata tolta ogni veste mitica e moralistica. Li entusiasmano la vita con i coetanei e i rapporti autentici, ma sanno che l'ipocrisia è in agguato e stanno in guardia. La politica, invece, non sta alla larga dai giovani: dopo la vittoria del referendum, che è stata uno stimolo per i partiti laici ad affrontare le grandi battaglie per le conquiste civili, l'argomento del voto a 18 anni è diventato di attualità nel Parlamento; proposte di legge sono state presentate da psi, de, pei, psdi e anche dal msi. Oggi il pericolo del fascismo accentua la crisi delle strutture democratiche: allargando l'area del consenso con la partecipazione e la responsabilizzazione delle forze giovanili, i partiti sperano di coinvolgere energie nuove e vitali nella gestione del potere. I'cta dei diritti W§t fM fJL reta dei doveri l|f|-Y'j Si^f MATfilMONIO MAGGIORE eta' R6SP0NSABILITA' OIRITTO STATI maschi FEMMINE (diritti civili) PENAIE Dl VOTO BELGIO 18 15 21 18 21 BRASILE 18 16 21 21 18 CANADA 14/16 12/16 18/19 16/18 18/19 CECOSLOVACCHIA 18 18 18 18 18 COLOMBIA ne'ssun limite 21 18 21 femmine lo DANIMARCA 20 18 20 15 20 FINLANDIA 18 17 20 18 20 FRANCIA 18 15 21 18 21 GERMANIA (Rep. Fed.) 21 16 21 21 18 GERMANIA (Rep. Dem.) 16 16 18 18 18 GIAPPONE 18 16 20 20 20 INGHILTERRA 16 16 18 17 18 ITALIA 16 14 21 18 21 JUGOSLAVIA 18 18 18 18 18 NORVEGIA 18 16 20 16 20 OLANDA 18 16 21 18 18 ROMANIA 18 18 18 18 18 SPAGNA 14 12 21 16 21 STATI UNITI 14/21 12/18 18/21 18/17/16 18 SVIZZERA 20 18 20 20 20 U.R.S.S. 18 16/18 18 18 18 Elettori a diciottenni La Camera esamina numerose proposte di legge Elettori a diciottenni Il Parlamento e i partiti discutono sull'abbassamento dell'età per votare in uno dei momenti più diffìcili per l'Italia - Ci si rende conto che i giovani "crescono più in fretta", con una maturità mentale precoce quanto lo sviluppo fisico - Restano molte riserve per l'imprevedibilità delle loro scelte ■ Ma secondo i risultati di recenti indagini, l'attuale equilibrio fra i maggiori gruppi politici non ne verrebbe alterato Hanno messo in discussione la scuola, il mondo del lavoro, i rapporti sociali e il sesso. Hanno costretto gli adulti a prendere posizione su argomenti scottanti, e il Parlamento ad affrontare problemi che sarebbero rimasti ignorati chissà per quanto tempo. Adesso, in uno dei momenti più difficili della vita italiana, i partiti si ricordano di loro, dei giovani, e fioriscono le proposte per farli votare a diciolf'anni. Si scopre che la maturità fisica e mentale e quella so¬ ciale e politica giungono quasi contemporaneamente; che un giovane di diciotto anni ha raggiunto la statura di adulto, mentre cent'anni fa doveva aspettare, per ter- minare la crescita, di averne ventisei. Grazie a numerosi fattori — l'informazione, la scuola dell'obbligo, i mezzi di comunicazione e i rapporti sociali — la maturità dei diciottenni è un fatto quasi accettato. Sanzionandola, il governo li renderà partecipi della conduzione politica del Paese, dopo che sono stati i protagonisti di trasformazioni sociali e del costume. I diciottenni stanno a guardare. L'esempio di quelli degli anni caldi dell'università e delle lotte nelle fabbriche gli è servito: affrontano i rapporti sociali, il lavoro, il sesso, la politica, con occhi critici e disincantati. Tirano avanti in una scuola che non funziona; non sembrano avere più la speranza di modificarla radicalmente. Criticano il mondo del lavoro, ma qualcuno pensa alla carriera; se i tempi di inserimento nella società produttiva si sono allungati, si sono abbreviati quelli dell'esperienza sessuale, a cui è stata tolta ogni veste mitica e moralistica. Li entusiasmano la vita con i coetanei e i rapporti autentici, ma sanno che l'ipocrisia è in agguato e stanno in guardia. La politica, invece, non sta alla larga dai giovani: dopo la vittoria del referendum, che è stata uno stimolo per i partiti laici ad affrontare le grandi battaglie per le conquiste civili, l'argomento del voto a 18 anni è diventato di attualità nel Parlamento; proposte di legge sono state presentate da psi, de, pei, psdi e anche dal msi. Oggi il pericolo del fascismo accentua la crisi delle strutture democratiche: allargando l'area del consenso con la partecipazione e la responsabilizzazione delle forze giovanili, i partiti sperano di coinvolgere energie nuove e vitali nella gestione del potere. I'cta dei diritti W§t fM fJL reta dei doveri l|f|-Y'j Si^f MATfilMONIO MAGGIORE eta' R6SP0NSABILITA' OIRITTO STATI maschi FEMMINE (diritti civili) PENAIE Dl VOTO BELGIO 18 15 21 18 21 BRASILE 18 16 21 21 18 CANADA 14/16 12/16 18/19 16/18 18/19 CECOSLOVACCHIA 18 18 18 18 18 COLOMBIA ne'ssun limite 21 18 21 femmine lo DANIMARCA 20 18 20 15 20 FINLANDIA 18 17 20 18 20 FRANCIA 18 15 21 18 21 GERMANIA (Rep. Fed.) 21 16 21 21 18 GERMANIA (Rep. Dem.) 16 16 18 18 18 GIAPPONE 18 16 20 20 20 INGHILTERRA 16 16 18 17 18 ITALIA 16 14 21 18 21 JUGOSLAVIA 18 18 18 18 18 NORVEGIA 18 16 20 16 20 OLANDA 18 16 21 18 18 ROMANIA 18 18 18 18 18 SPAGNA 14 12 21 16 21 STATI UNITI 14/21 12/18 18/21 18/17/16 18 SVIZZERA 20 18 20 20 20 U.R.S.S. 18 16/18 18 18 18