Benzina: oggi vota il Senato
Benzina: oggi vota il Senato Benzina: oggi vota il Senato (Nostro servizio particolare) Roma, 11 agosto. Il Senato ha completato la discussione generale su due decreti legge già convertiti in legge dalla Camera: quello sulla benzina e l'una tantum per le automobili, e quello sulla perequazione tributaria. Domani i due provvedimenti saranno votati. L'assemblea di Montecitorio, com'è noto, ha emendato il testo originario del primo decreto e la principale modifica è quella che concerne l'esenzione dell'imposta «una tantum» per le auto con potenza fiscale fino a 10 cavalli. In sostanza non pagheranno l'imposta la «Fiat 500», la «600», la «126», la «Bianchina», la «Diane Citroen», la «Daf» utilitaria e la «Nsu Prinz». A favore del provvedimento hanno parlato i senatori Venanzetti (pri) e Garavelli (psdi); contro i senatori Basadonna e Nencioni della destra nazionale. Il voto contrario dei comunisti è stato annunciato invece dal sen. Piva. Nel pomeriggio l'assemblea ha concluso la discussione generale sul decreto concernente « norme per la migliore realizzazione della perequazione tributaria e della repressione fiscale ». Anche questo provvedimento è stato profondamente modificato dalla Camera: con l'approvazione di un emendamento proposto dai liberali e dai missini e votato a scrutinio segreto il governo fu posto in minoranza. In proposito il socialdemocratico Buzio, nel confermare il voto favorevole del suo gruppo, ha annunciato la presentazione, da parte della maggioranza, di un disegno di legge ordinario tendente a ripristinare la norma relativa all'assunzione dei seimila impiegati. , g. rr. Benzina: oggi vota il Senato Benzina: oggi vota il Senato (Nostro servizio particolare) Roma, 11 agosto. Il Senato ha completato la discussione generale su due decreti legge già convertiti in legge dalla Camera: quello sulla benzina e l'una tantum per le automobili, e quello sulla perequazione tributaria. Domani i due provvedimenti saranno votati. L'assemblea di Montecitorio, com'è noto, ha emendato il testo originario del primo decreto e la principale modifica è quella che concerne l'esenzione dell'imposta «una tantum» per le auto con potenza fiscale fino a 10 cavalli. In sostanza non pagheranno l'imposta la «Fiat 500», la «600», la «126», la «Bianchina», la «Diane Citroen», la «Daf» utilitaria e la «Nsu Prinz». A favore del provvedimento hanno parlato i senatori Venanzetti (pri) e Garavelli (psdi); contro i senatori Basadonna e Nencioni della destra nazionale. Il voto contrario dei comunisti è stato annunciato invece dal sen. Piva. Nel pomeriggio l'assemblea ha concluso la discussione generale sul decreto concernente « norme per la migliore realizzazione della perequazione tributaria e della repressione fiscale ». Anche questo provvedimento è stato profondamente modificato dalla Camera: con l'approvazione di un emendamento proposto dai liberali e dai missini e votato a scrutinio segreto il governo fu posto in minoranza. In proposito il socialdemocratico Buzio, nel confermare il voto favorevole del suo gruppo, ha annunciato la presentazione, da parte della maggioranza, di un disegno di legge ordinario tendente a ripristinare la norma relativa all'assunzione dei seimila impiegati. , g. rr.
Persone citate: Basadonna, Bianchina, Buzio, Garavelli, Nencioni, Prinz, Venanzetti
Luoghi citati: Roma
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