Spalleggiato dal fratello rapisce una ragazza: inseguito la lascia

Spalleggiato dal fratello rapisce una ragazza: inseguito la lascia Tentato ratto a scopo di matrimonio a Genova Spalleggiato dal fratello rapisce una ragazza: inseguito la lascia Autori dell'impresa due giovani di origine siciliana - Armati di coltello e pistola hanno fatto irruzione in casa del "futuro suocero", che ha lasciato portar via la giovane (Dal nostro corrispondente) Genova, 4 agosto. Ratto, a scopo di matrimonio, nella tarda serata di ieri a Rivarolo, una delegazione della Val Polcevera: una ragazza di origine siciliana è stata rapita mentre era in casa, da due fratelli, siciliani anch'essi, uno dei quali è innamorato di lei. Durante la notte, però, la ragazza è stata ritrovata dai carabinieri nell'alloggio di uno zio dei due rapitori, e consegnata alla famiglia. Tutto dovrebbe ora concludersi con un matrimonio riparatore, ma i genitori hanno fatto sapere che mai e poi mai concederanno la mano della figlia al rapitore. Ieri sera verso le 22 Salvatore Pirrello, 19 anni, con il fratello Carmelo, 22 anni, entrambi muratori, nativi di Riesi, da alcuni anni residenti a Genova, si presentano in casa di Filippo Garufo, un pensionato di 52 anni, anch'egli di origine siciliana. Secondo le dichiarazioni del Garufo e dei suoi familiari, i Pirrello impugnano uno una pistola, l'altro un acuminato coltello. Salvatore Pirrello da qualche tempo fa la corte a Gaetana, figlia diciassettenne del Garufo, sembra che la ragazza lo ricambi, ma il padre è inflessibile, non vuole saperne niente, né di flirt, né di fidanzamento, né di matrimonio. Salvatore e Carmelo Pirrello non trovano allora di meglio che usare un metodo tipicamente siciliano: rapire la ragazza, così i familiari consentiranno alle nozze. Di fronte alla minaccia delle armi, Filippo Garufo non reagisce, e Gaetana segue i suoi rapitori. Salgono su una «500» di color celestino, scompaiono nella notte. Filippo Garufo denuncia il rapimento alla polizia, gli uomini della squadra mobile iniziano subito le ricerche dei tre giovani. La notizia, via radio, viene appresa anche dai carabinieri della compagnia di Sampierdarena, che stanno compiendo un'operazione anti-crimine nella zona. Il capitano Ruggeri si reca nell'abitazione del Pirrello, ma vi trova soltanto i genitori dei due rapitori. Riesce comunque a sapere che la famiglia Pirrello ha dei parenti che abitano nel quartiere Cep, a Prà, una delegazione del Ponente, e che la targa della «500» su cui è avvenuta la fuga è Genova 324908. Le ricerche si dirigono nella zona di Prà, dove in cima a via Cravasco viene ritrovata la macchina. Vengono perlustrati due interi caseggiati, senza esito. La battuta prose¬ gue, nel corso della notte, in via Martiri del Turchino. Nell'ultimo caseggiato di questa strada si scopre che abita Gaetano Pirrello, zio dei rapitori. L'uomo non vuole aprire la porta, lo fa soltanto quando i militari minacciano di sfondarla. Gaetana Garufo è in camera da letto, insieme ad una giovane figlia del Pirrello. Appare tranquilla, non eccessivamente preoccupata delle conseguenze. In caserma, ammette al capitano Ruggeri che Salvatore Pirrello la corteggiava, ma che i suoi genitori erano contrari. Quanto al rapimento, dice di non aver opposto resistenza. Viene riconsegnata ai genitori, mentre Salvatore e Carmelo Pirrello sono denunciati, in stato di irreperibilità, per ratto, e lo zio Gaetano a piede libero per favoreggiamento. Le indagini proseguono per chiarire alcuni punti della vicenda, non si esclude che la colpa dei due «rapitori» sia meno grave di quanto prospettato in un primo tempo. Certo è che, anche se tutto finirà con un matrimonio, alla maniera siciliana, per Salvatore Pirrello non mancheranno guai d'ordine giudiziario. Giorgio Bidone Gaetana GaruiTa al centro di un turbinoso amore Spalleggiato dal fratello rapisce una ragazza: inseguito la lascia Tentato ratto a scopo di matrimonio a Genova Spalleggiato dal fratello rapisce una ragazza: inseguito la lascia Autori dell'impresa due giovani di origine siciliana - Armati di coltello e pistola hanno fatto irruzione in casa del "futuro suocero", che ha lasciato portar via la giovane (Dal nostro corrispondente) Genova, 4 agosto. Ratto, a scopo di matrimonio, nella tarda serata di ieri a Rivarolo, una delegazione della Val Polcevera: una ragazza di origine siciliana è stata rapita mentre era in casa, da due fratelli, siciliani anch'essi, uno dei quali è innamorato di lei. Durante la notte, però, la ragazza è stata ritrovata dai carabinieri nell'alloggio di uno zio dei due rapitori, e consegnata alla famiglia. Tutto dovrebbe ora concludersi con un matrimonio riparatore, ma i genitori hanno fatto sapere che mai e poi mai concederanno la mano della figlia al rapitore. Ieri sera verso le 22 Salvatore Pirrello, 19 anni, con il fratello Carmelo, 22 anni, entrambi muratori, nativi di Riesi, da alcuni anni residenti a Genova, si presentano in casa di Filippo Garufo, un pensionato di 52 anni, anch'egli di origine siciliana. Secondo le dichiarazioni del Garufo e dei suoi familiari, i Pirrello impugnano uno una pistola, l'altro un acuminato coltello. Salvatore Pirrello da qualche tempo fa la corte a Gaetana, figlia diciassettenne del Garufo, sembra che la ragazza lo ricambi, ma il padre è inflessibile, non vuole saperne niente, né di flirt, né di fidanzamento, né di matrimonio. Salvatore e Carmelo Pirrello non trovano allora di meglio che usare un metodo tipicamente siciliano: rapire la ragazza, così i familiari consentiranno alle nozze. Di fronte alla minaccia delle armi, Filippo Garufo non reagisce, e Gaetana segue i suoi rapitori. Salgono su una «500» di color celestino, scompaiono nella notte. Filippo Garufo denuncia il rapimento alla polizia, gli uomini della squadra mobile iniziano subito le ricerche dei tre giovani. La notizia, via radio, viene appresa anche dai carabinieri della compagnia di Sampierdarena, che stanno compiendo un'operazione anti-crimine nella zona. Il capitano Ruggeri si reca nell'abitazione del Pirrello, ma vi trova soltanto i genitori dei due rapitori. Riesce comunque a sapere che la famiglia Pirrello ha dei parenti che abitano nel quartiere Cep, a Prà, una delegazione del Ponente, e che la targa della «500» su cui è avvenuta la fuga è Genova 324908. Le ricerche si dirigono nella zona di Prà, dove in cima a via Cravasco viene ritrovata la macchina. Vengono perlustrati due interi caseggiati, senza esito. La battuta prose¬ gue, nel corso della notte, in via Martiri del Turchino. Nell'ultimo caseggiato di questa strada si scopre che abita Gaetano Pirrello, zio dei rapitori. L'uomo non vuole aprire la porta, lo fa soltanto quando i militari minacciano di sfondarla. Gaetana Garufo è in camera da letto, insieme ad una giovane figlia del Pirrello. Appare tranquilla, non eccessivamente preoccupata delle conseguenze. In caserma, ammette al capitano Ruggeri che Salvatore Pirrello la corteggiava, ma che i suoi genitori erano contrari. Quanto al rapimento, dice di non aver opposto resistenza. Viene riconsegnata ai genitori, mentre Salvatore e Carmelo Pirrello sono denunciati, in stato di irreperibilità, per ratto, e lo zio Gaetano a piede libero per favoreggiamento. Le indagini proseguono per chiarire alcuni punti della vicenda, non si esclude che la colpa dei due «rapitori» sia meno grave di quanto prospettato in un primo tempo. Certo è che, anche se tutto finirà con un matrimonio, alla maniera siciliana, per Salvatore Pirrello non mancheranno guai d'ordine giudiziario. Giorgio Bidone Gaetana GaruiTa al centro di un turbinoso amore

Luoghi citati: Genova, Riesi, Rivarolo