Si scandaglia il lago per cercare il giudice

Si scandaglia il lago per cercare il giudice Due persone scomparse in Valle di Lanzo e in Valle di Susa Si scandaglia il lago per cercare il giudice A Malciaussia - Da 48 giorni nessuna notizia del consigliere di corte d'appello, dott. Caloiro Sono ormai trascorsi 48 giorni da quando è scomparso il consigliere della Corte d'appello dottor Giorgio Caloiro, e le speranze di ritrovarlo in vita si sono ormai spente, anche nei familiari. Grande marciatore, il magistrato era partito solo il mattino del 17 giugno scorso. Si era equipaggiato per una gita in montagna, con sacco, scarponi e bastone. La sua Volkswagen era stata trovata sei giorni dopo da due operai dell'Enel, parcheggiata su uno spiazzo della stradina che porta alla diga di Malciaussia, sopra Viù, in Val di Lanzo. L'auto era chiusa a chiave e dentro, gettata sul sedile, c'era soltanto una maglietta. I primi giorni sono state organizzate pattuglie di carabinieri e del soccorso alpino, con militari, per cercarlo. Si riteneva che, inerpicatosi per la montagna, si fosse rifugiato in una baita abbandonata. In quel periodo c'erano ancora lingue di neve e le mandrie stavano a valle. Sono state fatte molte ipotesi: che fosse stato colto da amnesia, o da malore, oppure che l'avesse morsicato una vipera. Le ricerche, per quanto fatte con perseveranza, hanno dato esito negativo. Sopra la diga di Malciaussia non esistono frazioni e non è possibile, attraverso testimonianze, ricostruire l'itinerario seguito dal consigliere. In ultima ipotesi si è ritenuto che sia precipitato in qualche dirupo. Con l'afflusso dei turisti nella zona, si è creduto che qualcuno avrebbe finito per trovare quanto meno la salma. Invece nessuna segnalazione in tal senso è pervenuta fino ad oggi ai carabinieri di Viù e di Pino Torinese che s'interessano della scomparsa. Non rimane ora che scandagliare le acque del laghetto artificiale dell'Enel. Per le ricerche sono stati invitati i subacquei dell'Arma di Genova e altri specialisti. Non sarà facile scandagliare le acque che sono gelide e molto profonde, specialmente in prossimità della diga. La moglie del giudice, Mirella Ugolini, non sa darsi pace: «I suoi luoghi preferiti erano Valtournanche, l'alta Val Gravio, il Cuneese. Non capisco perché l'auto sia stata rinvenuta a Malciaussia. Non mi risulta che Giorgio sia mai andato ». Si scandaglia il lago per cercare il giudice Due persone scomparse in Valle di Lanzo e in Valle di Susa Si scandaglia il lago per cercare il giudice A Malciaussia - Da 48 giorni nessuna notizia del consigliere di corte d'appello, dott. Caloiro Sono ormai trascorsi 48 giorni da quando è scomparso il consigliere della Corte d'appello dottor Giorgio Caloiro, e le speranze di ritrovarlo in vita si sono ormai spente, anche nei familiari. Grande marciatore, il magistrato era partito solo il mattino del 17 giugno scorso. Si era equipaggiato per una gita in montagna, con sacco, scarponi e bastone. La sua Volkswagen era stata trovata sei giorni dopo da due operai dell'Enel, parcheggiata su uno spiazzo della stradina che porta alla diga di Malciaussia, sopra Viù, in Val di Lanzo. L'auto era chiusa a chiave e dentro, gettata sul sedile, c'era soltanto una maglietta. I primi giorni sono state organizzate pattuglie di carabinieri e del soccorso alpino, con militari, per cercarlo. Si riteneva che, inerpicatosi per la montagna, si fosse rifugiato in una baita abbandonata. In quel periodo c'erano ancora lingue di neve e le mandrie stavano a valle. Sono state fatte molte ipotesi: che fosse stato colto da amnesia, o da malore, oppure che l'avesse morsicato una vipera. Le ricerche, per quanto fatte con perseveranza, hanno dato esito negativo. Sopra la diga di Malciaussia non esistono frazioni e non è possibile, attraverso testimonianze, ricostruire l'itinerario seguito dal consigliere. In ultima ipotesi si è ritenuto che sia precipitato in qualche dirupo. Con l'afflusso dei turisti nella zona, si è creduto che qualcuno avrebbe finito per trovare quanto meno la salma. Invece nessuna segnalazione in tal senso è pervenuta fino ad oggi ai carabinieri di Viù e di Pino Torinese che s'interessano della scomparsa. Non rimane ora che scandagliare le acque del laghetto artificiale dell'Enel. Per le ricerche sono stati invitati i subacquei dell'Arma di Genova e altri specialisti. Non sarà facile scandagliare le acque che sono gelide e molto profonde, specialmente in prossimità della diga. La moglie del giudice, Mirella Ugolini, non sa darsi pace: «I suoi luoghi preferiti erano Valtournanche, l'alta Val Gravio, il Cuneese. Non capisco perché l'auto sia stata rinvenuta a Malciaussia. Non mi risulta che Giorgio sia mai andato ».

Persone citate: Giorgio Caloiro, Mirella Ugolini

Luoghi citati: Genova, Lanzo, Pino Torinese, Viù