Torino vuol essere grande

Torino vuol essere grande Quest'anno i granata lotteranno per lo scudetto Torino vuol essere grande Una valida campagna acquisti (Zaccarelli, Santin, Roccotelli) potenzia una squadra già bene impostata dal lavoro di Fabbri nel finale dello scorso torneo - Da giovedì a S. Vittoria d'Alba Quattro giorni al raduno di Santa Vittoria d'Alba per un Torino che, mai come quest'anno, si presenta con i favori del pronostico, o meglio, temuto da molte avversarle che guardano alla squadra granata con una certa ansia ed un certo panico. « L'erba dei vicini è sempre più verde — dice Fabbri e, di fronte alla lode dei tecnici, non si scompone —; all'inizio di ogni campionato gli allenatori preferiscono schermirsi e minimizzare la forza della propria squadra per non sentirsi oppressi da troppo gravi responsabilità ». Fino a dicci giorni orsono lo stesso allenatore granata sembrava comunque soddisfatto dei pareri concordemente favorevoli sulle possibilità della squadra: « A noi questi elogi fanno bene, ci responsabilizzano ». Adesso però che i tempi stringono, seppur il campionato è ancora lontano e non ancora impellente il confronto diretto con le altre società, Fabbri preferisce allinearsi sulle posizioni dei colleghi e a sua volta schermirsi. « Non vorrei — confida — che si insìstesse troppo sul tasto del Torino forte, del Torino da scudetto. Anche noi crediamo In questa nuova forza, ma è necessario che tutto, se è destinato ad evolversi, si evolva naturalmente. Se slamo davvero in grado di competere con le prime lo diranno le giornate Iniziali del torneo, quando le parole non conteranno più nulla e varranno soltanto I fatti ». Impossibile sondare più a fondo l'ambiente, perché un ambiente ancora non esiste ed i giocatori, specialmente quelli nuovi, avranno bisogno, da giovedì, per carburare, anche psicologicamente, di un lungo periodo di rodaggio. Nel parere comunque, dei singoli esiste una grande fiducia, come fiduciosi sono i tifosi che, delusi dalla rappresentativa azzurra, aspettano con ansia II momento di potersi « soddisfare » nuovamente con i beniamini del cuore. La squadra ha già un volto preciso e si potrebbe azzardare anche una formazione. In porta Castellini. Sattolo ha smesso e parteciperà ancora all'attività della società come collaboratore di Fabbri. Il secondo portiere, In panchina, sarà scelto tra Manfredi e Pigino, due ottimi rincalzi che attualmente partono alla pari: sarà il campo a decidere, nelle amichevoli precampionato. Mozzini e Lombardo sulla linea dei terzini, e fin qui tutto Invariato. Poi Nello Santin, l'uomo nuovo che viene a sostituire Zecchini, spedito al Milan. Lo stesso Milan prima dell'acquisto dello stopper granata considerava l'alternativa di Santin: il Torino dunque, In teoria, non dovrebbe averci rimesso, almeno come saldezza di reparto. L'ex sampdoriano è in grado di coprire con naturalezza tre ruoli: terzino, stopper e libero. Partirà dunque per forza di cose in sostituzione di Zecchini. Per il ruolo di libero invece è data ancora fiducia al « vecchio » Angelo Cereser, che non è un problema, mentre con i compiti di laterale dovrebbe partire titolare Aldo Agroppi « sempre — afferma Fabbri — che si esprima fin dall'inizio come nelle ultime partite ». Altrimenti esiste la concreta alternativa di Salvadori, un giocatore che dal Verbania, all'Alessandria, al Torino dalla scorsa stagione, ha dimostrato abbondantemente di meritare un posto. Sempre a centrocampo giostreranno Mascetti e Zaccarelli; un terzetto, con Agroppi, che dovrebbe dare forza a tutta la compagine cementandone saldamente I reparti. La vera forza del Torino '74-75 è però negli uomini di punta; l'attacco torinese potrà infatti contare sul tandem Pulici-Graziani, il più giovane e collaudato, un duo esplosivo che potenzialmente dovrebbe garantire alla squadra un'azione estremamente Incisiva, e su Claudio Sala, Salvatore Rotondo ■■>•■■ TOH DU 7 Il difensore Santin ed il centrocampista Zaccarelli, due punti fermi per un Torino con giustificate ambizioni di lotta per la conquista dello scudetto Torino vuol essere grande Quest'anno i granata lotteranno per lo scudetto Torino vuol essere grande Una valida campagna acquisti (Zaccarelli, Santin, Roccotelli) potenzia una squadra già bene impostata dal lavoro di Fabbri nel finale dello scorso torneo - Da giovedì a S. Vittoria d'Alba Quattro giorni al raduno di Santa Vittoria d'Alba per un Torino che, mai come quest'anno, si presenta con i favori del pronostico, o meglio, temuto da molte avversarle che guardano alla squadra granata con una certa ansia ed un certo panico. « L'erba dei vicini è sempre più verde — dice Fabbri e, di fronte alla lode dei tecnici, non si scompone —; all'inizio di ogni campionato gli allenatori preferiscono schermirsi e minimizzare la forza della propria squadra per non sentirsi oppressi da troppo gravi responsabilità ». Fino a dicci giorni orsono lo stesso allenatore granata sembrava comunque soddisfatto dei pareri concordemente favorevoli sulle possibilità della squadra: « A noi questi elogi fanno bene, ci responsabilizzano ». Adesso però che i tempi stringono, seppur il campionato è ancora lontano e non ancora impellente il confronto diretto con le altre società, Fabbri preferisce allinearsi sulle posizioni dei colleghi e a sua volta schermirsi. « Non vorrei — confida — che si insìstesse troppo sul tasto del Torino forte, del Torino da scudetto. Anche noi crediamo In questa nuova forza, ma è necessario che tutto, se è destinato ad evolversi, si evolva naturalmente. Se slamo davvero in grado di competere con le prime lo diranno le giornate Iniziali del torneo, quando le parole non conteranno più nulla e varranno soltanto I fatti ». Impossibile sondare più a fondo l'ambiente, perché un ambiente ancora non esiste ed i giocatori, specialmente quelli nuovi, avranno bisogno, da giovedì, per carburare, anche psicologicamente, di un lungo periodo di rodaggio. Nel parere comunque, dei singoli esiste una grande fiducia, come fiduciosi sono i tifosi che, delusi dalla rappresentativa azzurra, aspettano con ansia II momento di potersi « soddisfare » nuovamente con i beniamini del cuore. La squadra ha già un volto preciso e si potrebbe azzardare anche una formazione. In porta Castellini. Sattolo ha smesso e parteciperà ancora all'attività della società come collaboratore di Fabbri. Il secondo portiere, In panchina, sarà scelto tra Manfredi e Pigino, due ottimi rincalzi che attualmente partono alla pari: sarà il campo a decidere, nelle amichevoli precampionato. Mozzini e Lombardo sulla linea dei terzini, e fin qui tutto Invariato. Poi Nello Santin, l'uomo nuovo che viene a sostituire Zecchini, spedito al Milan. Lo stesso Milan prima dell'acquisto dello stopper granata considerava l'alternativa di Santin: il Torino dunque, In teoria, non dovrebbe averci rimesso, almeno come saldezza di reparto. L'ex sampdoriano è in grado di coprire con naturalezza tre ruoli: terzino, stopper e libero. Partirà dunque per forza di cose in sostituzione di Zecchini. Per il ruolo di libero invece è data ancora fiducia al « vecchio » Angelo Cereser, che non è un problema, mentre con i compiti di laterale dovrebbe partire titolare Aldo Agroppi « sempre — afferma Fabbri — che si esprima fin dall'inizio come nelle ultime partite ». Altrimenti esiste la concreta alternativa di Salvadori, un giocatore che dal Verbania, all'Alessandria, al Torino dalla scorsa stagione, ha dimostrato abbondantemente di meritare un posto. Sempre a centrocampo giostreranno Mascetti e Zaccarelli; un terzetto, con Agroppi, che dovrebbe dare forza a tutta la compagine cementandone saldamente I reparti. La vera forza del Torino '74-75 è però negli uomini di punta; l'attacco torinese potrà infatti contare sul tandem Pulici-Graziani, il più giovane e collaudato, un duo esplosivo che potenzialmente dovrebbe garantire alla squadra un'azione estremamente Incisiva, e su Claudio Sala, Salvatore Rotondo ■■>•■■ TOH DU 7 Il difensore Santin ed il centrocampista Zaccarelli, due punti fermi per un Torino con giustificate ambizioni di lotta per la conquista dello scudetto

Luoghi citati: Santa Vittoria D'alba, Torino, Verbania