Falso prete confessava ragazze in Riviera: è arrestato all'altare

Falso prete confessava ragazze in Riviera: è arrestato all'altare Il clamoroso episodio ieri mattina in chiesa a Spotorno Falso prete confessava ragazze in Riviera: è arrestato all'altare Giovane, 26 anni, giunse nel Savonese nell'aprile scorso - Aiutava i parroci di varii centri - "Di manica larga al confessionale", dicono le fedeli - Aveva insegnato a Savona (Dal nostro corrispondente) Spotorno, 14 luglio. I parrocchiani sono rimasti allibiti, stamane, quando le manette si sono strette ai polsi del parroco che stava officiando la messa nella chiesa della Santa Annunziata, a Spotorno. Il celebrante però, anche se i fedeli non lo sapevano, non era un prete, ma un maniaco dei travestimenti: j Luigi Sala, 26 anni, residente a Lissone (Milano) in vico Palazzina. Un tipo da tempo conosciuto dai carabinieri per la sua singolare predisposizione ad indossare l'abito talare. «Don» Luigi Sala era arrivato in Riviera nell'aprile scorso. Sembra inspiegabile come sia riuscito a carpire la buona fede dei vari parroci, certo è tuttavia che, in questo periodo ha fatto il prete guadagnandosi la simpatia di numerosi fedeli. Non solo: accattivandosi la simpatia negli ambienti religiosi savonesi era riuscito anche id ottenere un posto come insegnante al liceo « Orazio Grassi » del capoluogo di provincia. Dicono di lui i ragazzi: «Era impossibile rendersi conto che non era un vero prete. Si dimostrava molto preparato, cercava di interessarci agli argomenti che trattava nelle lezioni, insomma un ottimo insegnante». Giovane, «alla mano», «don» Sala si era ben presto fatti amici i ragazzi del liceo. Non diversamente andava con i parrocchiani, nei vari centri nei quali si era fermato. Dice un'anziana donna di Spotorno: «Commentava la parola di Dio con calore. Durante le sue prediche in chiesa non si sentiva volare una mosca». «Sembrava più prete di tanti altri: moderno nel modo di comportarsi, nel parlare con la gente. Sempre estremamente gentile. Per tutti aveva una parola buona, con quel sue fare spigliato che anche nei momenti tristi infondeva serenità», afferma un'altra fedele. Impartiva i sacramenti e confessava i fedeli. Dice una ragazza: «Al confessionale sì comportava proprio come un vero prete. Era comprensivo ma quello che diceva faceva sentire più buoni». «Don Sala — afferma un'altra giovane — era nato evidentemente per fare il sacerdote. Comprendeva i problemi della società moderna. Qualche volta ci rimproverava perché non andavamo più smesso a confessarci o alla messa. Diceva: "Dìo ha creato questo mondo con tutto il bene e tutto il male che ci circonda; Dio sa tutto, vede tutto e sa perdonare tutto". Insomma se non avessi assistito al suo arresto non ci avrei mai creduto che non era un vero religioso». Ai propri occhi, invece, non aveva creduto in primo tempo un milanese, che conosceva bene Luigi Sala e la sua mania, quando lo aveva visto officiare messa. Il villeggiante, uscito di chiesa, era subito corso dai carabinieri. s. d. Falso prete confessava ragazze in Riviera: è arrestato all'altare Il clamoroso episodio ieri mattina in chiesa a Spotorno Falso prete confessava ragazze in Riviera: è arrestato all'altare Giovane, 26 anni, giunse nel Savonese nell'aprile scorso - Aiutava i parroci di varii centri - "Di manica larga al confessionale", dicono le fedeli - Aveva insegnato a Savona (Dal nostro corrispondente) Spotorno, 14 luglio. I parrocchiani sono rimasti allibiti, stamane, quando le manette si sono strette ai polsi del parroco che stava officiando la messa nella chiesa della Santa Annunziata, a Spotorno. Il celebrante però, anche se i fedeli non lo sapevano, non era un prete, ma un maniaco dei travestimenti: j Luigi Sala, 26 anni, residente a Lissone (Milano) in vico Palazzina. Un tipo da tempo conosciuto dai carabinieri per la sua singolare predisposizione ad indossare l'abito talare. «Don» Luigi Sala era arrivato in Riviera nell'aprile scorso. Sembra inspiegabile come sia riuscito a carpire la buona fede dei vari parroci, certo è tuttavia che, in questo periodo ha fatto il prete guadagnandosi la simpatia di numerosi fedeli. Non solo: accattivandosi la simpatia negli ambienti religiosi savonesi era riuscito anche id ottenere un posto come insegnante al liceo « Orazio Grassi » del capoluogo di provincia. Dicono di lui i ragazzi: «Era impossibile rendersi conto che non era un vero prete. Si dimostrava molto preparato, cercava di interessarci agli argomenti che trattava nelle lezioni, insomma un ottimo insegnante». Giovane, «alla mano», «don» Sala si era ben presto fatti amici i ragazzi del liceo. Non diversamente andava con i parrocchiani, nei vari centri nei quali si era fermato. Dice un'anziana donna di Spotorno: «Commentava la parola di Dio con calore. Durante le sue prediche in chiesa non si sentiva volare una mosca». «Sembrava più prete di tanti altri: moderno nel modo di comportarsi, nel parlare con la gente. Sempre estremamente gentile. Per tutti aveva una parola buona, con quel sue fare spigliato che anche nei momenti tristi infondeva serenità», afferma un'altra fedele. Impartiva i sacramenti e confessava i fedeli. Dice una ragazza: «Al confessionale sì comportava proprio come un vero prete. Era comprensivo ma quello che diceva faceva sentire più buoni». «Don Sala — afferma un'altra giovane — era nato evidentemente per fare il sacerdote. Comprendeva i problemi della società moderna. Qualche volta ci rimproverava perché non andavamo più smesso a confessarci o alla messa. Diceva: "Dìo ha creato questo mondo con tutto il bene e tutto il male che ci circonda; Dio sa tutto, vede tutto e sa perdonare tutto". Insomma se non avessi assistito al suo arresto non ci avrei mai creduto che non era un vero religioso». Ai propri occhi, invece, non aveva creduto in primo tempo un milanese, che conosceva bene Luigi Sala e la sua mania, quando lo aveva visto officiare messa. Il villeggiante, uscito di chiesa, era subito corso dai carabinieri. s. d.

Persone citate: Luigi Sala, Orazio Grassi

Luoghi citati: Lissone, Milano, Savona, Spotorno