Vuole salvare l'amico Annegano tutti e due

Vuole salvare l'amico Annegano tutti e due Nel Tanaro, alla periferia di Alessandria Vuole salvare l'amico Annegano tutti e due Le vittime avevano 19 e 35 anni - Sono sprofondate in una zona fangosa: travolte dalla corrente (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 7 luglio. Due giovani sono morti, uno nel tentativo di salvare l'altro, annegando nel fiume Tanaro, alla periferia di Alessandria, nella zona detta «dei marmi», fra largo Catania e il ponte della Cittadella. Le vittime sono Giuseppe Lancioni, 19 anni, abitante ad Ancona, via Montacuto 69, dipendente del circo di Liana Orfei, attendato in questi giorni ad Alessandria (era il guardiano degli elefanti), ed Ennio Scursello, 35 anni, un veneto abitante a Cigliano in via Pellico 44, operaio alla Lancia di Chivasso, amico del Lancioni. Proprio per far visita al giovane guardiano, l'operaio era venuto ad Alessandria e con lui, prima dell'inizio dello spettacolo pomeridiano del circo equestre, si è recato in riva al fiume. Per scherzo si spingevano a turno in acqua. Improvvisamente uno dei due ha cominciato a sprofondare: il Tanaro in quel punto è molto fangoso e nasconde insidie che solo gli abitanti del luogo conoscono. Ha invocato aiuto e l'amico si è gettato in acqua per salvarlo, ma è a sua volta sprofondato: la corrente li ha portati via entrambi. A nulla è valso il generoso tentativo di un altro giovane, l'alessandrino Aldo Ongarello, abitante in via Sciavo 30, il quale, accortosi della situazione drammatica, si è gettato in acqua. Prima che la corrente portasse via anche lui, l'Ongarello ha desistito ed a fatica è riuscito a riguadagnare la riva. Dato l'allarme, sono accorsi i vigili del fuoco e una pattuglia del 113: i due amici sono stati poco dopo ripescati dai vigili del fuoco, ormai senza vita. Negli indumenti lasciati a riva non vi erano documenti personali e le vittime sono state più tardi identificate da un conoscente dello Scursello, l'operaio Carlo Rossi, 26 anni, di Cigliano, il quale, dopo aver sostato qualche tempo presso il Tanaro con gli altri due, si era allontanato. Era ai giardini pubblici quando ha sentito parlare dei due annegati: è corso sul posto e nei due cadaveri appena ripescati ha riconosciuto il collega di lavoro e compaesano e il Lancioni. Le due salme sono state trasferite all'obitorio del cimitero di Alessandria. Emma Camagna Vuole salvare l'amico Annegano tutti e due Nel Tanaro, alla periferia di Alessandria Vuole salvare l'amico Annegano tutti e due Le vittime avevano 19 e 35 anni - Sono sprofondate in una zona fangosa: travolte dalla corrente (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 7 luglio. Due giovani sono morti, uno nel tentativo di salvare l'altro, annegando nel fiume Tanaro, alla periferia di Alessandria, nella zona detta «dei marmi», fra largo Catania e il ponte della Cittadella. Le vittime sono Giuseppe Lancioni, 19 anni, abitante ad Ancona, via Montacuto 69, dipendente del circo di Liana Orfei, attendato in questi giorni ad Alessandria (era il guardiano degli elefanti), ed Ennio Scursello, 35 anni, un veneto abitante a Cigliano in via Pellico 44, operaio alla Lancia di Chivasso, amico del Lancioni. Proprio per far visita al giovane guardiano, l'operaio era venuto ad Alessandria e con lui, prima dell'inizio dello spettacolo pomeridiano del circo equestre, si è recato in riva al fiume. Per scherzo si spingevano a turno in acqua. Improvvisamente uno dei due ha cominciato a sprofondare: il Tanaro in quel punto è molto fangoso e nasconde insidie che solo gli abitanti del luogo conoscono. Ha invocato aiuto e l'amico si è gettato in acqua per salvarlo, ma è a sua volta sprofondato: la corrente li ha portati via entrambi. A nulla è valso il generoso tentativo di un altro giovane, l'alessandrino Aldo Ongarello, abitante in via Sciavo 30, il quale, accortosi della situazione drammatica, si è gettato in acqua. Prima che la corrente portasse via anche lui, l'Ongarello ha desistito ed a fatica è riuscito a riguadagnare la riva. Dato l'allarme, sono accorsi i vigili del fuoco e una pattuglia del 113: i due amici sono stati poco dopo ripescati dai vigili del fuoco, ormai senza vita. Negli indumenti lasciati a riva non vi erano documenti personali e le vittime sono state più tardi identificate da un conoscente dello Scursello, l'operaio Carlo Rossi, 26 anni, di Cigliano, il quale, dopo aver sostato qualche tempo presso il Tanaro con gli altri due, si era allontanato. Era ai giardini pubblici quando ha sentito parlare dei due annegati: è corso sul posto e nei due cadaveri appena ripescati ha riconosciuto il collega di lavoro e compaesano e il Lancioni. Le due salme sono state trasferite all'obitorio del cimitero di Alessandria. Emma Camagna

Persone citate: Carlo Rossi, Emma Camagna, Giuseppe Lancioni, Lancioni, Liana Orfei

Luoghi citati: Alessandria, Ancona, Chivasso, Cigliano