L'Olanda si è spenta sul traguardo

L'Olanda si è spenta sul traguardo L'Olanda si è spenta sul traguardo Una partita-dramma, combattutissima, che Cruyff e compagni hanno giocato con meno efficacia del solito - Il rigore di Neeskens al l'minuto li ha forse illusi - La reazione dei tedeschi ha fruttato una rapida rimonta: pareggio su penalty, di Breitner, gol di Muller prima dell'intervallo Germania Ovest 2 Olanda 1 GERMANIA: Maier; Vogts, Breitner; Schwarzenbeck, Beckenbauer, Bonhof; Grabowski, Hoeness, Muller, Overath, Hoelzenbein. OLANDA: Jongbloed; Suurbier, Krol; Jansen, Rijsbergen (dal 68' De Jong), Haan; Rep, Van Hanegem, Cruyff, Neeskens, Rensenbrink (dal 46' Van de Kerkhof). ARBITRO: John Taylor (Inghilterra). RETI: Neeskens su rigore al 1'; Breitner su rigore al 25'; Muller al 43'. DAL NOSTRO INVIATO Monaco, 7 luglio. Sepp Maier è corso verso le gradinate e Jia gettato alla folla In delirio i guanti gialli e rossi che un attimo prima gli erano serviti per bloccare sulla testa di Cruyft l'ultimo « a foffdo » degli' olandesi: il gesto del portiere tedesco è stato di gioia, di liberazione dalla tremenda tensione, di omaggio al pubblico, che ha avuto la sua parte nel trionfo della Germania in questo campionato del mondo, non solo in questa partita ma in tutte le precedenti. Era dal 1954, dalla leggendaria finale vinta dagli uomini di Fritz Walter, che il calcio tedesco attendeva questa vittoria, già sfuggita di un soffio a Londra contro gli inglesi. I giri d'onore, l'esultanza intorno alla coppa, le rabbiose e amare strette di mano degli avversari hanno fatto parte del copione: rimane il gesto di Maier come cosa viva, umana, sincera, mentre dalla parte opposta del campo l'altro portiere, Jongbloed, raccoglieva melanconicamente il coniglio di pezza che aveva gettato in fondo alla rete, ma che non gli aveva portato fortuna. La Germania ha vinto la partila, non solo numericamente, nel primo tempo: è stato infatti quello il periodo in cui Hoeness e compagni hanno dominato, prendendo d'Infilata gli olandesi, fin troppo sicuri della loro forza. Nella ripresa, di fronte all'incalzare degli avversari, la squadra di Schoen ha visibilmente sofferto la pressione degli • arancioni -, ha dovuto limitarsi talvolta ad una difesa affannosa, interrotta da contropiede peraltro sempre pericolosi per la sornioneria di Muller, lo slancio di Hoeness e di Grabowski. La partita, forse, non ha reso alla tv quanto offerto sul campo. E' stata una battaglia, per quanto meno dura di Brasile-Olanda; gli atleti hanno gettato sul terreno tutte le energie, loro rimaste dopo una coppa lunga e faticosa, e hanno cercato con rabbia di riprendersi dopo i momenti di crisi. L'inizio è stato « choccante al 1' un « a fondo ■ di Cruyff ha gettato lo scompiglio in area tedesca e Hoeness ha ■ agganciato ■ l'avversario. Neeskens ha realizzato il rigore concesso dall'arbitro Taylor, con una disinvoltura quasi strafottente, sparando una « bomba ■ che Maier non ha visto neppure. Pareva l'avvio al trionfo, invece per i « tulipani è stato l'Inizio della fine. Cruyff e compagni si sono illusi di avere in mano gli avversari; Invece non solo i tedeschi erano ancora vivi ma Taylor si era messo la coscienza a posto e ha potuto cominciare a dirigere a modo suo. C'era il rigore su Hòlzenbein, che ha portato ai pareggio; c'era forse un altro penalty sullo stesso giocatore tedesco, nel finale, quando l'Olanda era tutta all'attacco: ma il lavoro • di rottura • che l'arbitro ha fatto nella ripresa nell'area di Maier è stato magnifico, se visto con occhi tedeschi: è stato il « libero « aggiunto per la squadra di Beckenbauer. Una partita-dramma, uno spettacolo di vero calcio atletico: due squadre diverse, ma di forze quasi uguali. Schoen ha trovato lungo la strada di questo campionato la formazione ideale, soprattutto con Bonhof, il quale anche oggi, fino a quando le forze lo hanno retto, è stato fra i migliori. Michels ha rischiato mandando in campo Rensenbrink, e infatti l'attaccante — che aveva accusato uno stiramento contro il Brasile — ha giocato male per 45 minuti e poi è stato sostituito da Van De Kerkhof. Olanda e Germania si sono affrontate secondo gli schemi che sono loro soliti, ma con una notevole accentuazione su entrambi i fronti delle marcature a uomo, segno che la ■ zona » non serve, o almeno non è sempre raccomandabile in partite come questa. Il commissario tecnico tedesco ha azzeccato la marcatura di Cruyff con Vogts: il principe di Amsterdam ha dato l'impressione di « non vedere - l'avversario con l'affondo dirompente del primo minuto, ma si è fermato lì, ossessionato da un rivale che non gli concedeva un metro, che lo anticipava, che non andava tanto per il sottile. Michels per contro ha aumentato la copertura a centrocampo, ma ha snaturato il gioco d'attacco, togliendogli parte di quel movimento che ne era la caratteristica saliente. E la difesa olandese per la prima volta ha mostrato la corda: Haan e colleghi sono stati troppo spesso infilati sulle fasce laterali, dove Hòlzenbein e Grabowski hanno saputo alternare ficcanti puntate a sagaci spostamenti, per lasciare II varco al magnifico Hoeness, pronto a gettarsi negli spazi vuoti. Da parte olandese Krol ha preso in consegna Grabowski, Suurbier è andato su Hòlzenbein, Rijsbergen si è appiccicato a Muller, tentando a volte dei dribblings sull'avversario troppo rischiosi. A centrocampo Van Hanegem ha preso inizialmente in consegna Hoeness e Jansen è andato su Overath, ma dopo mezz'ora circa Michels è stato costretto a rivedere le decisioni iniziali, in quanto Van Hanegem era troppo lento per le progressioni di Hoeness e Inoltre senza l'ispirazione del « mancino > il gioco olandese perdeva molto in penetratività. Cosi sul blondone del Bayern si è spostato Jansen, Van Hanegem si trovava meglio contro Overath, mentre Bonhof e Neeskens si battevano all'ultimo respiro in uno dei duelli più entusiasmanti del match. Nella difesa tedesca, detto di Cruyff e Vogts. Schwarzenbeck si è portato su Rensenbrink, Breitner ha marcato Rep senza potersi gettare In avanti come è suo soilto, con dietro a tutti il solito Beckenbauer a far da padrone sui palloni filtrati attraverso la barriera. L'inizio è stato davvero sconvolgente, al primo attacco degli olandesi, dopo un accenno di • melina » a centrocampo, è partito Cruyff, appena spostato sulla sinistra, ha saltato Bonhof, ha evitato Vogts, è entrato In area, dove ha incontrato il piede di Hoeness proteso in una disperata difesa. Cruyff è rovinato a terra, l'arbitro Taylor si è portato sul dischetto in uno stadio diventato di gelo. Neeskens Infilava Maier, i tedeschi parevano entrati in trance. Vogts si beccava subito un'ammonizione per un intervento a gamba tesa su Cruyff, gli arancioni andavano per il campo come furie, ma poi gradatamente i • bianchi • serravano le file, trovavano la calma e iniziavano a macinare II 'oro gioco. La pressione del padroni di casa pareva peraltro favorire i contrattacchi degli olandesi: Suurbier e Rep entravano In area avversarla con una certa facilità e al 13' Il terzino doveva essere bloccato da Schwarzenbeck con un intervento ai limiti del rigore. Sul capovolgimento di fronte, c'era un fallo di Muller su Rijsbergen, nasceva un po' di contestazione e Van Hanegem dava una spinta al centravanti tedesco, che ■ fintava » una ben più grave scorrettezza dell'avversario, rotolandosi a terra. Taylor cadeva nel trabocchetto e ammoniva il centrocampista olandese, senza colpa. La pressione dei tedeschi dava i suoi frutti al 25'. Entrava lanciatissimo in area sulla sinistra Hòlzenbein, lo affrontava Jansen, che non poteva far altro che atterrarlo per frenarne lo slancio. Si incaricava del rigore il tiratore scelto Breitner, che con calma spiazzava Jongbloed e lo infilava con un rasoterra. L'ottenuto pareggio scatenava i tedeschi, al 29' Vogts lasciava Cruyff a centro campo e partiva da solo, il libero Haan sbagliava l'intervento volante e cosi II tedesco poteva presentarsi di fronte a Jongbloed. che rispondeva con una favolosa parata alla sua violenta botta. Gli olandesi cominciavano ad accusare lo sforzo per reggere alla pressione tedesca, ma trovavano ancora energie per rispondere in contropiede. Un altro fallo di Vogts su Cruyff al 31', poi si scatenava Hoeness che andava via di forza sulla sinistra, toccava dal fondo e costringeva Rijsbergen a salvare sulla linea mentre dalla parte opposta accorreva Hòlzenbein. Haan risolveva la critica situazione toccando all 'indietro al portiere. Ancora i tedeschi alla ribalta, Van Hanegem doveva frenare Grabowski con un fallo, calciava la punizione Beckenbauer dopo una finta di Hoeness e mandava la palla sotto la traversa, dove Jongbloed arrivava a deviare in angolo con la punta delle dita. Premendo in massa i « bianchi » lasciavano spazio agli avversari, che al 37' partivano in contropiede. Cruyff e Rep avevano soltanto più Beckenbauer davanti, il capitano ritardava il più possibile il passaggio per evitare l'intervento dell'avversarlo, poi toccava sulla sua sinistra, dove Rop faceva partire una staffilata che Maier in uscita respingeva alla meglio col corpo. Un'occasione davvero favorevole sprecata. Rispondevano I tedeschi, con una staffilata di Hoeness, e In chiusura del tempo passavano in vantaggio. Andava via sulla destra come una furia Bonhof, entrava in area e il suo centro basso rimpallava fra lo stopper Rijsbergen e Muller, il quale era più lesto dell'avversario a capire da che parte era finito il pallone. Si rigirava e infilava in rete con un rasoterra. Il gol faceva saltare i nervi agli olandesi, che uscendo dal campo avevano un battibecco con l'arbitro. Il più deciso era Cruyff, che si riceveva un'ammonizione quasi all'Imboccatura del sottopassaggio. In apertura di ripresa gli arancioni presentavano Van de Kerkhof al posto di Rensenbrink ma erano ancora i tedeschi a prendere l'iniziativa con Vogts, che ormai stava dominando chiaramente Cruyff. Dopo cinque minuti di pressione dei • bianchi -, gli olandesi si riorganizzavano e di colpo prendevano a macinare il loro abituale gioco, trovavano quella rapidità che era mancata nei primi 45 minuti. Si iniziava un periodo critico per i tedeschi: al 6', su un cross da sinistra di Neeskens, Cruyff entrava deciso su Maier, provocando la vivace reazione degli avversari. Un minuto dopo lo stesso Maier usciva a vuoto su Cruyff, colpendo male il pallone e mandandolo addirittura alle sue spalle. Breitner sulla linea salvava con un intervento provvidenziale. Insisteva la squadra di Michels con Rep, il quale centrava dalla destra per Van Hanegem che in tuffo impegnava Maier in una parata difficilissima. Rispondevano i tedeschi con Hoeness. salvava Haan su Muller a due passi dalla porta. Seguiva un periodo di attacchi degli olandesi, contro i quali Beckenbauer e colleghi facevano muro con efficacia. Cominciava a zoppicare Rijsbergen dopo uno scontro con Muller ed era sostituito da De Jong, il quale al 28' portava un grosso pericolo alla porta tedesca concludendo la sua puntata alla sinistra con un cross su cui Neeskens entrava al volo, centrando Maier con un bolide che il portiere si trovava addosso senza neppure vederlo. Ancora due ten¬ tativi di Rep, che vedeva i suoi tiri finire di poco a lato sulla destra di Maier, poi i tedeschi si riprendevano e al 34' scattava Hoeness sulla sinistra, toccava dal fondo costringendo un avversario ad un intervento in spaccata, insistevano ancora i • bianchi > con Muller e il portiere Jongbloed era costretto ad uscire di testa ai limiti dell'area sull'avversario. Nel finale gli olandesi saltavano decisamente la zona di centrocampo bombardando l'area di Maier con una serie di lanci alti sui quali il portiere alternava prodezze ad incertezze. Beckenbauer soprattutto faceva miracoli, sbrogliando situazioni pericolose, Hoeness in particolare cercava di alleggerire la pressione In contropiede. Su uno di questi, al 40', Jansen colpiva palla e gamba di Hòlzenbein, ma Taylor non se la sentiva di concedere un secondo rigore. Sulla risposta olandese, una staffilata di Neeskens finiva a lato di poco e un centro alto di Cruyff terminava tra le mani di Maier. Era l'ultimo pericolo per la porta tedesca. Bruno Perucca L'Olanda si è spenta sul traguardo L'Olanda si è spenta sul traguardo Una partita-dramma, combattutissima, che Cruyff e compagni hanno giocato con meno efficacia del solito - Il rigore di Neeskens al l'minuto li ha forse illusi - La reazione dei tedeschi ha fruttato una rapida rimonta: pareggio su penalty, di Breitner, gol di Muller prima dell'intervallo Germania Ovest 2 Olanda 1 GERMANIA: Maier; Vogts, Breitner; Schwarzenbeck, Beckenbauer, Bonhof; Grabowski, Hoeness, Muller, Overath, Hoelzenbein. OLANDA: Jongbloed; Suurbier, Krol; Jansen, Rijsbergen (dal 68' De Jong), Haan; Rep, Van Hanegem, Cruyff, Neeskens, Rensenbrink (dal 46' Van de Kerkhof). ARBITRO: John Taylor (Inghilterra). RETI: Neeskens su rigore al 1'; Breitner su rigore al 25'; Muller al 43'. DAL NOSTRO INVIATO Monaco, 7 luglio. Sepp Maier è corso verso le gradinate e Jia gettato alla folla In delirio i guanti gialli e rossi che un attimo prima gli erano serviti per bloccare sulla testa di Cruyft l'ultimo « a foffdo » degli' olandesi: il gesto del portiere tedesco è stato di gioia, di liberazione dalla tremenda tensione, di omaggio al pubblico, che ha avuto la sua parte nel trionfo della Germania in questo campionato del mondo, non solo in questa partita ma in tutte le precedenti. Era dal 1954, dalla leggendaria finale vinta dagli uomini di Fritz Walter, che il calcio tedesco attendeva questa vittoria, già sfuggita di un soffio a Londra contro gli inglesi. I giri d'onore, l'esultanza intorno alla coppa, le rabbiose e amare strette di mano degli avversari hanno fatto parte del copione: rimane il gesto di Maier come cosa viva, umana, sincera, mentre dalla parte opposta del campo l'altro portiere, Jongbloed, raccoglieva melanconicamente il coniglio di pezza che aveva gettato in fondo alla rete, ma che non gli aveva portato fortuna. La Germania ha vinto la partila, non solo numericamente, nel primo tempo: è stato infatti quello il periodo in cui Hoeness e compagni hanno dominato, prendendo d'Infilata gli olandesi, fin troppo sicuri della loro forza. Nella ripresa, di fronte all'incalzare degli avversari, la squadra di Schoen ha visibilmente sofferto la pressione degli • arancioni -, ha dovuto limitarsi talvolta ad una difesa affannosa, interrotta da contropiede peraltro sempre pericolosi per la sornioneria di Muller, lo slancio di Hoeness e di Grabowski. La partita, forse, non ha reso alla tv quanto offerto sul campo. E' stata una battaglia, per quanto meno dura di Brasile-Olanda; gli atleti hanno gettato sul terreno tutte le energie, loro rimaste dopo una coppa lunga e faticosa, e hanno cercato con rabbia di riprendersi dopo i momenti di crisi. L'inizio è stato « choccante al 1' un « a fondo ■ di Cruyff ha gettato lo scompiglio in area tedesca e Hoeness ha ■ agganciato ■ l'avversario. Neeskens ha realizzato il rigore concesso dall'arbitro Taylor, con una disinvoltura quasi strafottente, sparando una « bomba ■ che Maier non ha visto neppure. Pareva l'avvio al trionfo, invece per i « tulipani è stato l'Inizio della fine. Cruyff e compagni si sono illusi di avere in mano gli avversari; Invece non solo i tedeschi erano ancora vivi ma Taylor si era messo la coscienza a posto e ha potuto cominciare a dirigere a modo suo. C'era il rigore su Hòlzenbein, che ha portato ai pareggio; c'era forse un altro penalty sullo stesso giocatore tedesco, nel finale, quando l'Olanda era tutta all'attacco: ma il lavoro • di rottura • che l'arbitro ha fatto nella ripresa nell'area di Maier è stato magnifico, se visto con occhi tedeschi: è stato il « libero « aggiunto per la squadra di Beckenbauer. Una partita-dramma, uno spettacolo di vero calcio atletico: due squadre diverse, ma di forze quasi uguali. Schoen ha trovato lungo la strada di questo campionato la formazione ideale, soprattutto con Bonhof, il quale anche oggi, fino a quando le forze lo hanno retto, è stato fra i migliori. Michels ha rischiato mandando in campo Rensenbrink, e infatti l'attaccante — che aveva accusato uno stiramento contro il Brasile — ha giocato male per 45 minuti e poi è stato sostituito da Van De Kerkhof. Olanda e Germania si sono affrontate secondo gli schemi che sono loro soliti, ma con una notevole accentuazione su entrambi i fronti delle marcature a uomo, segno che la ■ zona » non serve, o almeno non è sempre raccomandabile in partite come questa. Il commissario tecnico tedesco ha azzeccato la marcatura di Cruyff con Vogts: il principe di Amsterdam ha dato l'impressione di « non vedere - l'avversario con l'affondo dirompente del primo minuto, ma si è fermato lì, ossessionato da un rivale che non gli concedeva un metro, che lo anticipava, che non andava tanto per il sottile. Michels per contro ha aumentato la copertura a centrocampo, ma ha snaturato il gioco d'attacco, togliendogli parte di quel movimento che ne era la caratteristica saliente. E la difesa olandese per la prima volta ha mostrato la corda: Haan e colleghi sono stati troppo spesso infilati sulle fasce laterali, dove Hòlzenbein e Grabowski hanno saputo alternare ficcanti puntate a sagaci spostamenti, per lasciare II varco al magnifico Hoeness, pronto a gettarsi negli spazi vuoti. Da parte olandese Krol ha preso in consegna Grabowski, Suurbier è andato su Hòlzenbein, Rijsbergen si è appiccicato a Muller, tentando a volte dei dribblings sull'avversario troppo rischiosi. A centrocampo Van Hanegem ha preso inizialmente in consegna Hoeness e Jansen è andato su Overath, ma dopo mezz'ora circa Michels è stato costretto a rivedere le decisioni iniziali, in quanto Van Hanegem era troppo lento per le progressioni di Hoeness e Inoltre senza l'ispirazione del « mancino > il gioco olandese perdeva molto in penetratività. Cosi sul blondone del Bayern si è spostato Jansen, Van Hanegem si trovava meglio contro Overath, mentre Bonhof e Neeskens si battevano all'ultimo respiro in uno dei duelli più entusiasmanti del match. Nella difesa tedesca, detto di Cruyff e Vogts. Schwarzenbeck si è portato su Rensenbrink, Breitner ha marcato Rep senza potersi gettare In avanti come è suo soilto, con dietro a tutti il solito Beckenbauer a far da padrone sui palloni filtrati attraverso la barriera. L'inizio è stato davvero sconvolgente, al primo attacco degli olandesi, dopo un accenno di • melina » a centrocampo, è partito Cruyff, appena spostato sulla sinistra, ha saltato Bonhof, ha evitato Vogts, è entrato In area, dove ha incontrato il piede di Hoeness proteso in una disperata difesa. Cruyff è rovinato a terra, l'arbitro Taylor si è portato sul dischetto in uno stadio diventato di gelo. Neeskens Infilava Maier, i tedeschi parevano entrati in trance. Vogts si beccava subito un'ammonizione per un intervento a gamba tesa su Cruyff, gli arancioni andavano per il campo come furie, ma poi gradatamente i • bianchi • serravano le file, trovavano la calma e iniziavano a macinare II 'oro gioco. La pressione del padroni di casa pareva peraltro favorire i contrattacchi degli olandesi: Suurbier e Rep entravano In area avversarla con una certa facilità e al 13' Il terzino doveva essere bloccato da Schwarzenbeck con un intervento ai limiti del rigore. Sul capovolgimento di fronte, c'era un fallo di Muller su Rijsbergen, nasceva un po' di contestazione e Van Hanegem dava una spinta al centravanti tedesco, che ■ fintava » una ben più grave scorrettezza dell'avversario, rotolandosi a terra. Taylor cadeva nel trabocchetto e ammoniva il centrocampista olandese, senza colpa. La pressione dei tedeschi dava i suoi frutti al 25'. Entrava lanciatissimo in area sulla sinistra Hòlzenbein, lo affrontava Jansen, che non poteva far altro che atterrarlo per frenarne lo slancio. Si incaricava del rigore il tiratore scelto Breitner, che con calma spiazzava Jongbloed e lo infilava con un rasoterra. L'ottenuto pareggio scatenava i tedeschi, al 29' Vogts lasciava Cruyff a centro campo e partiva da solo, il libero Haan sbagliava l'intervento volante e cosi II tedesco poteva presentarsi di fronte a Jongbloed. che rispondeva con una favolosa parata alla sua violenta botta. Gli olandesi cominciavano ad accusare lo sforzo per reggere alla pressione tedesca, ma trovavano ancora energie per rispondere in contropiede. Un altro fallo di Vogts su Cruyff al 31', poi si scatenava Hoeness che andava via di forza sulla sinistra, toccava dal fondo e costringeva Rijsbergen a salvare sulla linea mentre dalla parte opposta accorreva Hòlzenbein. Haan risolveva la critica situazione toccando all 'indietro al portiere. Ancora i tedeschi alla ribalta, Van Hanegem doveva frenare Grabowski con un fallo, calciava la punizione Beckenbauer dopo una finta di Hoeness e mandava la palla sotto la traversa, dove Jongbloed arrivava a deviare in angolo con la punta delle dita. Premendo in massa i « bianchi » lasciavano spazio agli avversari, che al 37' partivano in contropiede. Cruyff e Rep avevano soltanto più Beckenbauer davanti, il capitano ritardava il più possibile il passaggio per evitare l'intervento dell'avversarlo, poi toccava sulla sua sinistra, dove Rop faceva partire una staffilata che Maier in uscita respingeva alla meglio col corpo. Un'occasione davvero favorevole sprecata. Rispondevano I tedeschi, con una staffilata di Hoeness, e In chiusura del tempo passavano in vantaggio. Andava via sulla destra come una furia Bonhof, entrava in area e il suo centro basso rimpallava fra lo stopper Rijsbergen e Muller, il quale era più lesto dell'avversario a capire da che parte era finito il pallone. Si rigirava e infilava in rete con un rasoterra. Il gol faceva saltare i nervi agli olandesi, che uscendo dal campo avevano un battibecco con l'arbitro. Il più deciso era Cruyff, che si riceveva un'ammonizione quasi all'Imboccatura del sottopassaggio. In apertura di ripresa gli arancioni presentavano Van de Kerkhof al posto di Rensenbrink ma erano ancora i tedeschi a prendere l'iniziativa con Vogts, che ormai stava dominando chiaramente Cruyff. Dopo cinque minuti di pressione dei • bianchi -, gli olandesi si riorganizzavano e di colpo prendevano a macinare il loro abituale gioco, trovavano quella rapidità che era mancata nei primi 45 minuti. Si iniziava un periodo critico per i tedeschi: al 6', su un cross da sinistra di Neeskens, Cruyff entrava deciso su Maier, provocando la vivace reazione degli avversari. Un minuto dopo lo stesso Maier usciva a vuoto su Cruyff, colpendo male il pallone e mandandolo addirittura alle sue spalle. Breitner sulla linea salvava con un intervento provvidenziale. Insisteva la squadra di Michels con Rep, il quale centrava dalla destra per Van Hanegem che in tuffo impegnava Maier in una parata difficilissima. Rispondevano i tedeschi con Hoeness. salvava Haan su Muller a due passi dalla porta. Seguiva un periodo di attacchi degli olandesi, contro i quali Beckenbauer e colleghi facevano muro con efficacia. Cominciava a zoppicare Rijsbergen dopo uno scontro con Muller ed era sostituito da De Jong, il quale al 28' portava un grosso pericolo alla porta tedesca concludendo la sua puntata alla sinistra con un cross su cui Neeskens entrava al volo, centrando Maier con un bolide che il portiere si trovava addosso senza neppure vederlo. Ancora due ten¬ tativi di Rep, che vedeva i suoi tiri finire di poco a lato sulla destra di Maier, poi i tedeschi si riprendevano e al 34' scattava Hoeness sulla sinistra, toccava dal fondo costringendo un avversario ad un intervento in spaccata, insistevano ancora i • bianchi > con Muller e il portiere Jongbloed era costretto ad uscire di testa ai limiti dell'area sull'avversario. Nel finale gli olandesi saltavano decisamente la zona di centrocampo bombardando l'area di Maier con una serie di lanci alti sui quali il portiere alternava prodezze ad incertezze. Beckenbauer soprattutto faceva miracoli, sbrogliando situazioni pericolose, Hoeness in particolare cercava di alleggerire la pressione In contropiede. Su uno di questi, al 40', Jansen colpiva palla e gamba di Hòlzenbein, ma Taylor non se la sentiva di concedere un secondo rigore. Sulla risposta olandese, una staffilata di Neeskens finiva a lato di poco e un centro alto di Cruyff terminava tra le mani di Maier. Era l'ultimo pericolo per la porta tedesca. Bruno Perucca