Partigiani in Piemonte

Partigiani in Piemonte Partigiani in Piemonte « 1" Divisione d'assalto Leo Lanfranco - Documenti inediti della guerra partigiana, 1943-1945», Ed. Anpi, Torino, pag. 287, L. 5000. Per chi non abbia conosciuto da vicino la vicenda della Resistenza armata in Piemonte tra il '43 e il '45, la ricca raccolta di documenti pubblicata dall'Anpi di Torino sulla Divisione d'assalto Garibaldi « Leo Lanfranco » dev'essere una rivelazione. Abituate dai silenzi ufficiali, dalle sterili com- memorazioni « nazionali » e , soprattutto dalle critiche qua- j j lunquistiche dei benpensanti | \ a considerare la Resistenza | \ armata come manifestazione I ; speSso ambigua di « bande 1 irreg0lari », le giovani gene razioni nulla sanno dell'imjpegn0 organizzativo, della se- |rietà sul piano militare ope- rativ0 dell0 sforzo di pre. | parazione politica che carat- terizzarono praticamente tut- I te le formazioni partigiane. Un fenomeno particolarmente interessante è quello dell'incontro, avvenuto nel '43, tra giovani ufficiali dell'esercito e gruppi d'intellettuali e attivisti antifascisti, soprattutto comunisti, alcuni ex combattenti della guerra civile spagnola. L'integrazione di due esperienze così lontane (quella militare e quella politico-ideologica) diede risultati notevoli. La storia della « Leo Lanfranco », « raccontata » dopo un'essenziale introduzione del suo comandante « Petralia » (l'ex ufficiale di cavalleria Vincenzo Modica) da un vero patrimonio di documenti tut ti riprodotti dall'originale con sistema anastatico e in gran parte inediti, è quella di una di queste formazioni, dove si realizzò una simbiosi perfetta tra l'antifascismo militante e la tensione patriottica di giovani ufficiali, ai quali si aggiunsero operai, contadini, studenti, sino a formare un vero « esercito popolare ». E', anche questa, un'espe¬ rienza tipica della Resistenza in Piemonte, non sufficientemente valorizzata sul piano storico e che il volume dell'Anpi — al quale hanno collaborato, con « Petralia », gli infaticabili «Milan» (Isacco Nahoum) e « Sandro » (Giovanni Negro), anch'essi protagonisti di primo piano della guerra partigiana — si sforza, riuscendovi perfettamente, di mettere nella giusta luce. Né è stata trascurata la documentazione nazifascista, una testimonianza preziosa di quanto pesasse su tedeschi e repubblichini un vero e proprio esercito, organizzato ed efficiente malgrado le massicce operazioni antiguerriglia. C'è da sperare che il proposito espresso dai benemeriti curatori dell'opera possa veramente realizzarsi, che questo sulla « Leo Lanfranco » sia il primo d'una serie di opere sulle formazioni partigiane, nel trentennale della guerra di Liberazione. Gianfranco Romanello

Persone citate: Gianfranco Romanello, Giovanni Negro, Isacco Nahoum, Leo Lanfranco, Leo Lanfranco - Documenti, Petralia, Vincenzo Modica

Luoghi citati: Piemonte, Torino