Scompare Combat

Scompare Combat Scompare Combat Sul quotidiano, nato nella clandestinità, scrissero Camus e Sartre Parigi, 29 agosto. Il quotidiano d'opinione Combat — al quale collaborarono Jean-Paul Sartre, André Malraux, Albert Camus — pubblicherà domani il suo ultimo numero. La decisione è stata presa questa mattina dal direttore della pubblicazione, Jean-Marc Smadja. Combat è sopravvissuto appena un mese e mezzo al suo proprietario e direttore, Henri Smadja, deceduto il 14 luglio. Il giornale chiude — ha spiegato Jean-Marc Smadja — « perché le difficoltà finanziarie sono diventate tali che la sola alternativa alla sua morte sarebbe stata l'associazione con un gruppo esterno ». Molti editori erano interessati ad assicurarsi la prestigiosa testata; ma « mio zio Henri Smadja — ha detto Jean-Marc Smadja — si è battuto tutta la sua vita, perdendoci la sua fortuna e la salute, per la libertà del suo giornale. Noi abbiamo la sensazione di rispettare le sue volontà decidendo la scomparsa di "Combat" ». Negli ultimi mesi Combat impiegava una sessantina di persone, di cui una ventina giornalisti. All'inizio dell'anno i principali responsabili della redazione e la maggior parte dei giornalisti avevano lasciato Combat e fondato, il 4 aprile scorso, Le quotidien de Paris, che aveva rubato al giornale di Henri Smadja una parte dei suoi lettori. Combat era stato fondato dal « Movimento di Liberazione Combat » nel 1941, e i suoi primi cinquantotto numeri furono stampati nella clandestinità. Il primo redattore capo fu Georges Bidault. Nell'immediato dopoguerra il quotidiano visse il suo « momento magico »; la tiratura era superiore alle duecentomila copie, tra le prestigiose « firme » figuravano Raymond Aron, Jean ■ Paul Sartre, André Malraux, Georges Bernanos, Albert Camus. La prima crisi scosse il giornale nel 1947, quando lo lasciarono Camus, antigollista, e Pascal Pia, gollista. Prese allora la direzione del giornale Claude Bourdet, con l'aiuto finanziario di Henri Smadja, ma la tiratura continuò a scendere, toccando appena, nel 1950, le sessantamila copie. Smadja nel 1960 affidò la direzione a Philippe Tesson. Le difficoltà finanziarie — Combat non aveva pubblicità — erano sempre gravi. Nel 1967 il giornale non uscì dal 20 aprile al 16 maggio e successivamente adottò il formato « tabloid ». Nel 1945 venivano pubblicati in Francia 209 quotidiani (di cui 34 a Parigi). Attualmente il numero dei quotidiani francesi è inferiore a cento, di cui — dopo la scomparsa di Combat — appena dieci a Parigi. Si prevede che, tra cinque anni, Parigi avrà appena quattro quotidiani: due del mattino e due della sera. (Ansa)

Luoghi citati: Combat, Francia, Parigi