Più severi gli arbitri anche verso i portieri di Giulio Accatino
Più severi gli arbitri anche verso i portieri Più severi gli arbitri anche verso i portieri I direttori di gara in polemica con Cestani e Sciuto - Moviola, falli di simulazione e gioco atletico, le discussioni all'ordine del giorno (Dal nostro Inviato speciale) Firenze, 27 agosto. Il raduno degli arbitri di calcio avviene ogni anno all'inizio di stagione. Si tratta quasi di un congresso, durante il quale i dirigenti parlano, esprimono giudizi e danno direttive, ascoltando anche il parere dei « soci ■>. L'Aia (Associazione arbitri) ed i suoi organi tecnici — designatori e giudicanti — sono un circolo chiuso. Chi comanda, lo fa con poteri assoluti. Però è in atto un processo di democratizzazione, e si tenta di dare agli associati il diritto di critica. Ma ci vorrà del tempo per giungere a questo. Campanati, che è presidente dell'Aia, sostiene che non sono previste contestazioni importanti. Però c'è anche chi afferma il contrario. Pare che alcuni direttori di gara non abbiano ancora « digerito » la leggerezza di Cestani che favorì la fuga di documenti segreti sulle note confidenziali — le definiscono così — di alcuni arbitri silurati (Toselli e Lo Bello, ad esempio), e costoro chiederebbero ora la liquidazione del dirigente distratto o almeno sue pubbliche scuse. C'è dell'altro: è ancora in aria la questione degli arbitri « chiacchierati ». Potrebbe essere chiesto infatti il processo presso la Corte federale contro Sciuto (ex diri¬ gente del Milan) che accusò Buticchi di certi favori chiesti ed ottenuti da arbitri nazionali ed internazionali. Vedremo nei prossimi giorni se la contestazione assumerà carattere violento o se tutto finirà nel nulla. Per ora si sa che gli arbitri hanno chiesto un aumento delle diarie giudicate insufficienti. In effetti 8 mila lire per dormire e 5 mila per un pasto non bastano più. Pare che il consiglio federale nelia sua riunione fiorentina di venerdì possa accettare le richieste aumentando « la paga » del 30 per cento. Tecnicamente il raduno non dovrebbe portare sostanziali innovazioni. L'International Board non ha emesso disposizioni di modifica quest'anno. Si tratta insomma di ripetere la lezione di sempre. Ecco comunque i punti salienti che saranno discussi (ed accetati) nelle prossime riunioni. 1) Intesa arbitri-guardalinee. E' vietato all'arbitro interpellare i suoi collaboratori per azioni di gioco seguite da entrambi. Fra i due dev'esserci intesa in modo che basti un cenno per sapere se è gol o non è gol, se è fallo da rigore oppure no. 2) Moviola. Gli arbitri non contestano la moviola, ma il giudizio sull'arbitro non può es¬ sere emesso in base alle risultanze del mezzo meccanico. Righetti ha detto: « Giudicheremo gli arbitri in base alla moviola soltanto quando potremo dotare gli stessi di una moviola per ogni gara ». Quindi mai. 3) Calci di rigore. I calci di rigore sono la regola di gioco, quindi devono essere concessi sempre e comunque. Lo scorso anno se ne registrarono parecchi, tanto da raggiungere il record. Quest'anno ne dovranno essere dati ancora di più. Bisogna sdrammatizzare il rigore. Secondo Righetti c'è stata troppa tolleranza nel giudicare il comportamento dei portieri sui penalties. Si muovono troppo. Gli arbitri saranno invitati a far ripetere la punizione anche al minimo movimento del portiere. 4) Fallo di simulazione. Si è esagerato nel senso che molti arbitri in dubbio hanno punito l'attaccante per simulazione. E' un errore. Il fallo di simulazione comporta automaticamente anche una ammonizione. 5) Gioco atletico. I campionati del mondo in Germania hanno dimostrato che il gioco atletico è consentito. Anche da noi gli arbitri dovranno saper distinguere l'intervento deciso dall'intervento cattivo. Maggior libertà quindi per i difensori onesti. Giulio Accatino
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