Isola pedonale alla Crocetta: i più sono soddisfatti, qualcuno protesta

Isola pedonale alla Crocetta: i più sono soddisfatti, qualcuno protesta Isola pedonale alla Crocetta: i più sono soddisfatti, qualcuno protesta Tra questi ultimi il presidente del "Torino", Pianelli: "Ci hanno chiusi in gabbia, farò causa al Comune che ci vieta di ricevere amici" A meno di venti giorni dall'inizio dell'esperimento dell'isola pedonale della Crocetta, le polemiche divampano. Da una parte c'è la maggioranza che ha accolto con entusiasmo il provvedimento, dall'altra pochi abitanti decisi a far togliere il divieto di circolazione. Ieri il commendator Orfeo Pianelli, presidente del Torino, ha annunciato che farà causa al Comune. Siamo stati nel quartiere a sentire le ragioni degli abitanti. Molte telefonate sono giunte in cronaca. Nella massa abbiamo scelto le più significative. Cristina Rolando, corso Govone 13: « Siamo soddisfatti perché finalmente si può passeggiare tranquilli, senza paura. 1 travestiti e i caroselli di auto non ci sono più, si può dormire in pace ». Rosanna Bozzone, via Lamarmora 20: « Si possono portare i bambini senza timore. Sono favorevole ma vorrei che le isole fossero In più quartieri». Un pensionato, Antonio Provenzi. via Valeggio 27, è dello stesso avviso: «Sembra di essere in un'oasi. C'è silenzio e non ci sono iiiiiiiiiiuiiiinii miniti imiiiiiiiiiii pericoli. Una volta era rischioso fermarsi a bere alla fontanella. Disagio? Non vedo come possa essercene dato che chi abita qui ha un permesso di circolazione». Pietro Danielis, un pensionato che abita in corso Sommeiller 10 è deciso: « Odio le macchine e sono favorevole a questa specie di ritorno a dimensioni umane della città. Guardi t ragazzi come giocano a palla in mezzo alla strada, senta il silenzio. E poi giudichi coloro che si oppongono a questa pace». Un'altra abitante del quartiere soddisfatta è Gina Bonino, custode della palazzina di corso Govone 13. Dice: «Non sono contenta ma felice. Non è vero che i fornitori non vengono più. Certo dipende da' punto della Crocetta in cui uno abita. Ma per pochi svantaggi perché negare un così grande bene?». Un vigile in servizio, Luciano Milanesi: «Siamo molto comprensivi con tutti, cerchiamo di aiutarli affinché questo cambia- mento improvviso non susciti di- sagi o smarrimento. Multe? Po- cfte, pochissime^ quasi nessuna ». Tra i contrari all'isola pedonale, in primo piano è il commendator Orfeo Pianelli. «Per il capriccio ai qualcuno è come se fossimo in gabbia. Non siamo più cittadini Uberi e ci è stata limitata la possibilità di muoverci e ricevere nella propria casa. I vigili ci controllano, dobbiamo rendere conto di ogni spostamento. Hanno proibito persino alla guardia notturna di svolgere il lavoro, il custode della palazzina dove abito ha dovuto fare i salti mortali per ottenere il permesso di circolare con l'auto. Alla prima multa mi rivolgerò all'avvocato e vedremo se potrò avere gli stessi diritti di tutti». Ieri il genero, Marco Barbero, è stato fermato dai vigili: dalle parole si passerà alle vie legali. Non mancano polemiche su come è stata attuata l'isola: « Non hanno messo i divieti di sosta e pretendono di multare». Altri: «Non sarebbe bastato mettere il segnale d> divieto di passaggio? Le catene sono un'offesa e un'inutile umilia zlone». L'oasi della Crocetta è di visa; quella pace che il Comune intendeva regalare è incrinata. min miiimimmmmimim n ni I cittadini intervistati: Bozzone, Provenzi, Danielis, Bonino e il vigile Milanesi

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