Seimila ragazzi tornano a scuola

Seimila ragazzi tornano a scuola Fra il 3 e il 5 settembre Seimila ragazzi tornano a scuola Per gli esami di riparazione - In parecchi istituti le prove, considerate inutili, sono state sostituite col sistema dei corsi di recupero Tra pochi giorni si riapriranno le scuole per gli studenti che devono presentarsi agli esami di riparazione. Dopo un mese di tranquillità, maestri, professori ed allievi si ritroveranno viso a viso per 11 discusso confronto che il sistema dell'istruzione impone al giovani « meno capaci ». Sono poco più di 6 mila e si presenteranno a scaglioni: il 3 settembre inizieranno le prove quelli delle elementari e delle medie inferiori, il 5 quelli delle medie superiori. I rimandati rappresentano rispettivamente l'I e l'l,50 per cento degli alunni di seconda e quinta elementare, il 17,42 degli iscritti alla prima e seconda media, il 21,42 di quelli delle prime quattro classi superiori. La maggioranza dovrà rimediare le insufficienze di italiano, seguono gli «scarsi» in matematica, in lingue straniere ed in latino. Gli esami di riparazione costitiJscono a parere dei più, "un fattore negativo della scuola". Molti insegnanti li giudicano inutili ed anche dannosi. Da un lato non servono per completare la preparazione dei ragazzi, dall'altro impongono scadenze tecniche per le iscrizioni che obbligano al ritardo nella formazione delle classi e nelle nomine dei professori. La vittima di una struttura scolastica superata non è soltanto lo studente, ma l'intera famiglia. Con il giovane costretto a passare l'estate sui libri si sacrificano i genitori che sovente devono rinunciare alle ferie, non soltanto perché le date del tempo Ubero non coincidono più ma soprattutto per la spesa delle lezioni private. Un'ora di ripetizione per un ragazzo delle medie inferiori impartita da un insegnante qualificato non costa meno di 3500-4000 lire. Più salata la spesa per le superiori: si arriva ad una media di 5-6 mila lire l'ora. In parecchi istituti l'esame di settembre è stato di fatto soppresso. Durante i mesi di studio alcuni insegnanti hanno tenuto corsi di ricupero per gli alunni più deboli. In alcune scuole i corsi si svolgono contemporaneamente agli esami. Cioè nelle prime due settimane di settembre i ragazzi tornano sui banchi per ripassare soltanto quelle materie nelle quali sono stati giudicati poco preparati a giugno. E' un sistema non legalizzato, ma accettato da. ministero che ha autorizzato i corsi di ricupero. Prime polemiche per le iscrizioni. Sporadiche nelle elementari e medie (la scuola dell'obbligo deve accettare chiunque in qualsiasi momento), vivaci e frequenti nelle superiori. I presidi accettano le domande con riserva perché, proprio a causa degli esami di riparazione, non sanno quante classi dovranno formare. « Nessuno verrà respinto — assicurano — ma è probabile che ci saranno spostamenti da un istituto ad un altro ». In particolare saranno severamente rispettate le suddivisioni zonali: come già per l'istruzione dell'obbligo, anche nelle superiori ci si deve iscrivere in base al domicilio. Accade talvolta che non ci siano mezzi pubblici che portano alla scuola più vicina, mentre quella più lontana è collegata da tram e pullman. A nulla, nemmeno in questi casi, valgono le proteste delle famiglie. Ancora un'eco delle proteste per la maturità. Gli studenti dell'ottava commissione del Sommeiller, corsi serali e privatisti (45 respinti su 73) dopo aver presentato ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) hanno chiesto un incontro con il ministro dell'Istruzione, con il provveditore agli studi, con il presidente della Provincia e con l'assessore Picchioni.

Persone citate: Picchioni