Colombo: nessun "vincolo,, all'Italia per il prestito Cee

Colombo: nessun "vincolo,, all'Italia per il prestito Cee Intervista del ministro alla tv tedesca Colombo: nessun "vincolo,, all'Italia per il prestito Cee "La Comunità ha rivolto al nostro Paese meditate e serie raccomandazioni di politica economica che noi abbiamo accolte e cerchiamo di realizzare" -1 riflessi dell 'inflazione internazionale Venerdì Rumor incontra il Cancelliere tedesco (Dalla redazione romana) Roma, 27 agosto. Il prestito della Comunità Europea all'Italia non è sottoposto a nessuna condizione: lo ha ribadito il ministro del Tesoro Colombo in un'intervista che la televisione tedesca trasmetterà domani: « Nessun governo — ha detto Colombo — ha posto a noi condizioni. Non lo hanno fatto gli altri governi nei nostri confronti, non lo faremo e non lo abbiamo fatto noi, nei confronti di altri governi che si trovassero nelle nostre condizioni. La Comunità — ha proseguito il ministro del Tesoro — attraverso ì suoi organi ha diretto al governo italiano ineditate e serie raccomandazioni di politica economica. Noi le abbiamo accolte, cerchiamo di realizzarle. Sappiamo comunque che è nostro dovere curare i nostri mali, e ciò è normale, e non riversarli sui riostri vicini ». Per superare le difficoltà che la nostra situazione economica e finanziaria presenta, secondo Colombo, « dobbiamo anzitutto fare da noi, con le nostre forze, con i nostri sacrifìci, con una politica che abbia come obiettivo quello di contrastare i mali che ci affliggono e questo è il modo con cui possiamo manifestare la nostra solidarietà europea e la coscienza della ìiostra appartenenza alla comunità europea ». Per quanto riguarda l'aiuto che gli altri Paesi potranno darci, Colombo ha affermato che « la solidarietà degli altri Paesi potrà manifestarsi anzitutto attraverso un coordinamento delle politiche interne tale da consentire ai Paesi deficitari di riequilibrare attraverso le esportazioni i loro deficit, considerando del tutto temporanei i provvedimenti monetari (deposito cauzionale merci importate) adottati dal governo italiano, che hanno avuto riflessi sulle importazioni in Italia. Tali provvedimenti sono stati già in parte ridotti ». In particolare, poi, la solidarietà degli altri paesi europei nei nostri confronti « potrà manifestarsi — ha proseguito Colombo — attraverso il concorso comunitario al finanziamento dei disavanzi della bilancia dei pagamenti, soprattutto i disavanzi derivanti dall'aumento del prezzo del petrolio ». Buona parte dell'intervista è stata dedicata all'illustrazione della situazione economica, ai suoi problemi e alle sue prospettive. La presente situazione economica italiana — ha affermato Colombo — è caratterizzata « da un processo inflazionistico molto intenso e da un grave deficit della bilancia dei pagamenti, mentre la produzione interna, particolarmente quella industriale, aumenta ancora a ritmi elevati e l'occupazione è anch'essa aumentata negli ultimi mesi ». Alla radice dei nostri mali «vi sono, anzitutto, le stesse cause che producono gli stessi squilibri in altri Paesi: anche noi importiamo l'inflazione internazionale, risentiamo e gravemente, perché Paese trasformatore, dell'aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti petroliferi». Vi sono, «e ne siamo fermamente consapevoli — ha proseguito il ministro del Tesoro — anche cause interne che spingono in alto il tasso di inflazione e accrescono il disavanzo della bilancia dei pagamenti. In questi anni dal 1969 la domanda monetaria si è accresciuta per l'aumento dei salari e delle retribuzioni dei dipendenti pubblici e privati, per l'aumento della spesa pubblica corrente, mentre non è cresciuta la produttività del nostro sistema economico: anzi il nostro tasso di produttività si è ridotto. Ciò fa sì che alla radice dei nostri mali si combinino insieme inflazione da costi e inflazione da domanda, e un aumento delle importazioni causato da un aumento dei constimi privati». Nell'affrontare questa situazione economica, il governo italiano ed in particolare il ministro per il Tesoro sanno di dover affrontare « un grave compito: dobbiamo operare — ha detto Colombo — in una situazione sociale e politica particolarmente sensibile. Abbiamo adottato provvedimenti diretti a diminuire la domanda interna: a controllare la liquidità interna regolando il credito, a ridurre i deficit pubblici. Un segno visibile di questa politica sono i recenti provvedimenti adottati: gli italiani nei prossimi dodici mesi pagheranno più imposte dirette e indirette, tariffe per servizi pubblici più elevate, maggiori contributi per servizi sociali ». « Sia per l'aumento delle retribuzioni, sia in genere per l'aumento delle spese correnti dello Stato, degli enti locali e degli istituti assistenziali e previdenziali, anche le strutture pubbliche — ha detto ancora il ministro del Tesoro — S0720 toccate da gravi difficoltà. Il governo è impegnato a un serio risanamento delle strutture pubbliche, una graduale eliminazione del deficit, un miglioramento della qualità della spesa pubblica, dando maggiore incidenza alla spesa produttiva. E' in atto una profonda riforma del sistema fiscale che dovrà rendere più equo il carico fiscale attraverso aliquote progressive e colpire seriamente le evasioni». Concludendo, Colombo ha sostenuto di ritenere possibile un consenso tra il governo e le forze sociali e produttive sulle decisioni di politica economica e finanziaria da prendere. « Ciò — ha detto — è normale in una grande democrazia, questo stiamo facendo in Italia. E' difficile, ma non impossìbile ». (Dalla redazione romana) Roma, 27 agosto. Due giorni di colloqui, a Bellagio, su lago di Como, permetteranno, il 30 e il 31 agosto, al presidente del Consiglio, Mariano Rumor, e al cancelliere della Repubblica federale tedesca, Helmut Schmidt, di approfondire i problemi internazionali del momento e, in particolare, quelli della Cee. L'incontro nasce dai contatti che Rumor ebbe con i capi dei governi europei nel corso del « vertice » del 26 giugno scorso a Bruxelles, dove fu approvata la nuova dichiarazione atlantica. In quell'occasione Rumor e Schmidt, da poche settimane cancelliere, stabilirono di incontrarsi nuovamente per un'analisi della situazione europea. I colloqui di venerdì e sabato prossimi (nella prima giornata vi prenderà parte anche il nostro ministro degli esteri, Aldo Moro), si collocano, però, su uno sfondo internazionale che ha subito da allora alcune variazioni di rilievo, come la crisi di Cipro, e che non potrà non tener conto delle conversazioni intercorse negli ultimi giorni tra i ministri del Tesoro italiano e tedesco, per la eventuale concessione da parte della Cee di un prestito all'Italia

Persone citate: Aldo Moro, Helmut Schmidt, Mariano Rumor, Rumor, Schmidt, Tesoro Colombo

Luoghi citati: Bellagio, Bruxelles, Cipro, Italia, Roma