Per l'autunno difficile numerose assemblee di Giancarlo Fossi

Per l'autunno difficile numerose assemblee Sull'occupazione e i salari Per l'autunno difficile numerose assemblee Uno dei segretari dei metalmeccanici in un'intervista al "Manifesto" sostiene l'esigenza "di tre livelli di lotta: governo, confindustria, luoghi di lavoro" (Nostro servizio particolare) Roma, 27 agosto. La pressione delle categorie di «punta» dell'industria (metalmeccanici, chimici, alimentaristi, edili ecc.) si va intensificando sulla base dei primi risultati delle centinaia di assemblee in corso per dibattere il duplice problema della disoccupazione e del «recupero salariale». Dopo le dichiarazioni fatte ieri da uno dei tre segretari generali della Federazione dei lavoratori metalmeccanici (Firn), il segretario nazionale della stessa organizzazione, Lettieri, sostiene in una intervista al Manifesto l'esigenza di «tre livelli di lotta (governo. Confindustria, luoghi di lavoro) non alternativi fra loro, ma complementari nel quadro di una strategia unificante e d'attacco». Il confronto con il governo — dice — dovrà essere portato avanti su due punti. Il primo è l'inversione della rotta recessiva con un rilancio degli investimenti produttivi e j sociali nel Mezzogiorno, nel' l'edilizia, nell'agricoltura e nei settori collegati alla produzione di energia. Il secondo punto è costituito dalle pensioni: il sindacato dovrà far rispettare l'impegno dell'aggancio delle pensioni alla dinamica salariale, accantonato di fronte all'imponenza dei mezzi finanziari necessari, sia pure graduati nel tempo. Con la Confindustria, aggiunge Lettieri, è urgente affrontare il tema del recupero salariale «diventato indifferibile dopo la drastica caduta del potere di acquisto» attra- verso una rivendicazione salariale generalizzata collegata alla contingenza. «Se una copertura salariale — osserva — viene garantita a livello generale, la linea rivendicativa di fabbrica potrà uscire dalla difensiva, riprendere slancio sui temi dell'applicazione dei contratti e delle condizioni di lavoro e ridare fiato anche alla lotta per gli investimenti». Rilevato il fallimento della Federazione Cgil-Cisl-Uil come «ponte verso l'unità», il sindacalista sottolinea la necessità di una nuova strategia «per avviare il salto verso l'unità organica». L'obiettivo prioritario, ha dichiarato il segretario confederale della Uil Rossi, deve essere però per il prossimo autunno la difesa dei livelli di occupazione. «Al conseguimento di questo obiettivo — ha detto Rossi — dev'essere finalizzata tutta la nostra azione nei mesi prossimi». I provvedimenti presi finora dal governo, a suo avviso, non bastano. Bisogna risolvere la questione della stretta creditizia, che va allentata mediante il passaggio dalle attuali restrizioni quantitative alla selettività del credito e l'avvio immediato degli investimenti previsti per il Mezzogiorno, l'agricoltura, i trasporti e l'edilizia. Accanto a misure immediate di rilancio dell'attività produttiva, occorre poi «agire con decisione sugli elementi che hanno portato alla crisi attuale e che minacciano, se non rimossi tempestivamente, di indebolire in modo irreparabile la nostra economia». Né può essere trascurata, conclude il dirigente sindacale, l'iniziativa per la salvaguardia del potere di acquisto del salario: con governo e imprenditori i sindacati si dovranno incontrare al più presto. Alcune categorie riprendono le agitazioni. Giovedì, per ventiquattro ore, sospenderanno il lavoro i dipendenti del terzo raggruppamento dell'industria alimentare (pasta-molini, conserve vegetali e ittiche, alimentari vari e risieri). Altre otto ore di sciopero articolato sono previste entro il 15 settembre. Motivo: la creazione di condizioni perché l'incontro con la delegazione degli industriali, fissato per il 12 settembre, per l'inizio delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale, «non si risolva in un rituale, ma sia al contrario l'occasione per cominciare un negoziato vero e proprio che consenta di acquisire elementi utili allo sviluppo della vertenza». La federazione dei marittimi Cgil-Csil-Uil ha deciso di «mobilitare» il settore per ribadire la propria opposizione all'attuazione di piani «che mirano soltanto alla liquidazione del gruppo Fiumare, con grave pregiudizio per lo sviluppo della nostra marina mercantile». Giancarlo Fossi

Persone citate: Lettieri

Luoghi citati: Roma