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Spacciava banconote false avute in banca Turista arrestato e liberato | Spacciava banconote false avute in banca E' un francese - Aveva ricevuto il denaro da un istituto di Marsiglia - Aperta un'inchiesta (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 26 agosto. (a. v.) Il caso di un pittore francese, arrestato dalla Guardia di Finanza al valico di Iselle, per avere cercato di spacciare biglietti da diecimila falsi, sta suscitando un «vespaio» negli ambienti bancari internazionali. E' infatti stato accertato che il pittore, Louis Richard Lomazzi, 48 anni, residente a Cagnes-sur-Mer, aveva ricevuto le banconote, prima di partire per le vacanze in Italia, da una banca di Marsiglia. La Banca di Francia ha ordinato un'inchiesta. Il Lomazzi, che è titolare di un'azienda con una cinquantina di dipendenti sulla Costa Azzurra, era venuto in Italia con la moglie e la figlia. Prima di partire, era passato in banca e aveva ritirato valuta italiana, una «mazzetta» di biglietti da diecimila. Dopo essere stato a Savona, in visita ad alcuni parenti, era entrato in Svizzera dal Gran San Bernardo. Voleva fare una puntata a Stresa e l'altra sera è arrivato a Iselle con il «treno navetta». Al momento di pagare la corsa della «navetta», il turi¬ sta francese ha tirato fuori il biglietto da diecimila risultato falso. Il funzionario delle Ferrovie si è accorto della contraffazione dal colore sbiadito e dalla stampigliatura irregolare. Ha chiamato i finanzieri in servizio al valico. E' saltato fuori che tutti i «deca» che il Lomazzi aveva ancora nel portafoglio erano falsi. Il pittore francese ha protestato invano la propria innocenza, sostenendo di aver avuto le banconote da una banca di Marsiglia. Ha persino fatto il nome del cassiere che gliele aveva consegnate, ma è stato rinchiuso nelle carceri di Domodossola. Oggi da Cagnes-sur-Mer è arrivato a Domodossola uno stuolo di funzionari della banca francese. Hanno portato una lettera del direttore, autentificata dalla polizia locale, che conferma in sostanza che le banconote false sono state consegnate al Lomazzi da uno sportello dell'istituto. Intanto, per ordine del sostituto procuratore della Repubblica di Verbania, Claudio De Angelis, il Lomazzi è stato rimesso in libertà.