Rivelazioni a Parigi
Rivelazioni a Parigi Rivelazioni a Parigi Parigi, 26 agosto. Luis Gonzalez Mata Lledo, il quale si autodefinisce ex dirigente dei servizi segreti spagnoli, afferma, in un documento consegnato all'ufficio parigino dell'agenzia Ansa, di aver fornito per anni informazioni al controspionaggio italiano, polemizzando con le autorità italiane che hanno recentemente detto di aver sempre rifiutato i suoi servizi. Mata Lledo è l'uomo che raccontò nel luglio scorso ad un settimanale italiano che l'azione terroristica compiuta da un « commando » arabo nell'aeroporto romano di Fiumicino il 17 dicembre 1973 era stata oggetto di una telefonata fatta da Madrid due giorni prima, da un arabo ad una società romana di exportimport: la telefonata sarebbe stata « in codice ». Nel documento consegnato all'Ansa, Mata Lledo sostiene di aver collaborato in molte occasioni, dal 1965 al 1971, con i servizi segreti italiani (prima il Sifar e poi il Sid), nel corso di indagini su grossi « affari » internazionali, come « l'uccisione del generale portoghese Humberto Delgado e un colossale traffico di banconote false ». Nel documento egli cita come «eventuali testimoni» il capo di stato maggiore italiano, ammiraglio Eugenio Henke, l'attuale capo dell'ufficio « D » del Sid, generale Gianaverio Maletti, ed altri dirigenti del controspionaggio italiano. Egli ha infine spiegato che, contrariamente a quanto affermato dalle autorità italiane, la « seguridad » spagnola non ha rapporti solo col ministero dell'Interno ma anche col Sid. Esiste infatti — ha detto Mata Lledo — lo «Scoe» (servicio coordinacion, organizacion y enlace), un servizio misto del controspionaggio spagnolo che assicura i collegamenti con i servizi segTeti stranieri. Sempre secondo Mata Lledo, lo « Scoe » avrebbe un delegato permanente a Roma, di nome Gautier. (Ansa)
Persone citate: Eugenio Henke, Gautier, Gianaverio Maletti, Humberto Delgado, Luis Gonzalez Mata, Mata Lledo
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