Geloso del figliastro uccide la moglie dà fuoco alla casa e si getta nel pozzo di Adriaco Luise

Geloso del figliastro uccide la moglie dà fuoco alla casa e si getta nel pozzo Un anziano agricoltore, ieri notte, vicino a Benevento Geloso del figliastro uccide la moglie dà fuoco alla casa e si getta nel pozzo Vedovo, si era risposato con la donna che accusava "di prestare troppe attenzioni al figlio" - Si è scagliato su di lei con un coltello mentre dormiva (Dal nostro inviato speciale) Benevento, 24 agosto. A Morcone, comune tra i monti dell'Appennino centrale, nel Sannio, ad una quarantina di chilometri da Benevento, un contadino di 67 anni, Luigi Candela, ha ucciso con un coltello da cucina, crivellandola di colpi, la moglie Filomena Di Fiore, sessantunenne, mentre dormiva. Poi, dopo aver dato fuoco alle suppellettili del suo casolare e a un fienile, posto alle spalle dell'abitazione, l'uomo si è gettato in un pozzo per la raccolta delle acque piovane, profondo una decina di metri. E' morto annegato. Nessuno ha assistito alle allucinanti sequenze del delittosuicidio. In una lettera, indirizzata «alla legge», trovatagli nelle tasche della giacca, l'omicida-suicida spiega i motivi del folle gesto a lungo premeditato, per un esasperato rancore. Luigi Candela aveva sposato due anni or sono, in seconde nozze, Filomena Di Fiore, anch'ella vedova e madre di un giovane di 34 anni. L'unione era stata subito caratterizzata da frequenti litigi. L'omicida era deluso dalla seconda esperienza matrimoniale soprattutto per la presenza del figlio deHa donna. «Per non rimanere solo — si era confidato con vicini e parenti — mi sono risposato ed ho fatto tin guaio. In casa mia conto meno di niente, altro che compagnia. A Filomena interessa soltanto il figlio». Una gelosia assurda che, come un tarlo, si era insinuata nella mente del Candela, fino a farlo giungere al delitto-suicidio. Sembra che la molla, che ha scatenato il dramma, sia stato l'ennesimo gesto di preferenza della donna per il figlio, al quale non lesinava denaro. In paese, Luigi Candela era giudicato un lavoratore instancabile, un brav'uomo incapace di un gesto violento. Ieri sera, quando verso le 22,30 le fiamme si sono levate dal suo casolare, in contrada Fontana Vetica, tutti hanno pensato ad un incendio. Domato il fuoco, i vigili e i carabinieri hanno fatto poi la tremenda scoperta. Filomena, in camicia da notte, giaceva sul pavimento della stanza da letto, risparmiata dal rogo. Chiazze di sangue dappertutto. L'arma del delitto, un coltellaccio da cucina macchiato di sangue, era per terra. Secondo il perito settore la donna, svegliatasi di soprassalto, sotto i colpi del marito, ha cercato di difendersi. E' fuggita dal letto, ma è poi crollata, raggiunata alla schiena e al collo da una ventina di coltellate. Compiuto l'uxoricidio, il contadino, ormai in preda alla follia, ha dato fuoco al casolare dopo aver cosparso di benzina la legna da ardere ammucchiata in un angolo del vano. Ha poi raggiunto di corsa il pozzo, distante pochi metri dalla casa. Si è tolto il cappello, che ha appeso ad un palo, quindi si è gettato nella cisterna. Adriaco Luise

Persone citate: Filomena Di Fiore, Luigi Candela

Luoghi citati: Benevento, Morcone, Sannio