Con Charlot si ride sempre

Con Charlot si ride sempre LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Con Charlot si ride sempre Si è concluso il ciclo di "Senza rete", ma l'allegria è arrivata soltanto con le comiche - Sul secondo canale "II segreto di Cristina" e "Qualcosa da dire" Senza rete, lo spettacolo musicale che televisivamente riempiva il sabato sera di miioni d'italiani, ha per quest'anno «chiuso» con la puntata di ieri. Andava in onda, al principio, che il sole non era tramontato e i bagnanti ancora indugiavano sulle spiagge, mentre in queste ultime settimane il suo inizio sempre più coincideva con le melanconiche luci del crepuscolo. Ciononostante si dava le arie di una trasmissione allegra: ma proprio iersera, per ridere davvero, s'è dovuto attendere che Senza rete finisse e subentrasse Charlot. Euforico, ciarliero, obbligato dalli regìa e dal copione a massicce compere sul mercato degli aggettivi e dei superlativi da regalare agli «ospiti», Pippo Baudo è stato un presentatore e un entertainer che ce l'ha messa proprio tutta per tonificare lo spettacolo, per conferirgli quel brio, quell'animazione che senza di lui gli avrebbero fatto difetto. Più volte tanta buona volontà si è congelata di fronte alla pochezza dei testi, all'avarizia di autentiche idee, alla scarsi¬ tà di fantasia, alla banalità delle scenette prefabbricate. In quest'ultima puntata — nella quale sono apparsi nell'ordine Iva Zanicchi, Lino Banfi e Giuseppe Pambieri — si sarà notato quant'era scarsa l'arguzia dell'addomesticata, zoologica maldicenza su varie cantanti dì musica leggera. Comunque il «vostro» Pippo se l'è cavata, e nella lunga corvée è riuscito più comunicativo e brillante dell'Aldo Giuffrè d'un anno fa. Quel che ci sembra usurpato è il titolo della trasmissione: Senza rete voleva da principio dire ch'essa era realizzata con autentico rischio e pericolo degli intervenuti, obbligati a «prodursi», cantassero o recitassero, in «diretta», senza il sostegno o l'aiuto di quegli accorgimenti tecnici che a posteriori possono eliminare o attenuare stonature e deficienze. Ma così non è, a quanto pare: Senza rete è confezionata con largo anticipo, con possibilità di rettifiche, e con nessun pericolo, quindi, di inopinate «cadute» (salvo quelle di gusto): insomma beneficia anch'essa di quel margine di sicurezza che da noi si ritiene indispensabile per qualsiasi trasmissione. Sul Secondo uno sceneggiato diretto da Ruggero Deodato, Il segreto di Cristina, aveva per autore Ivo Perilli, uomo dì cinema assai noto come sceneggiatore nonché regista del film Ragazzo, ch'egli diresse trentenne nel 1932, e nessuno vide mai perché proibitissimo dalla censura fascista. Anche il telefilm di ieri trattava problemi giovanili: il rapporto tra genitori e figli. Da ricordare l'ottimo Andrea Checchi, recentemente scomparso, in una sofferta figura di padre. ★ ★ Stasera sul Nazionale quarto episodio di Lucien Leuwen seguito da una Domenica sportiva particolarmente dedicata alle fasi conclusive del campionato ciclistico del mondo a Montreal. Sul Secondo la prima delle quattro puntate di Qualcosa da dire, nuovo spettacolino musicale festivo, precederà l'attualità culturale Settimo giorno dedicata stavolta a Virginia Woolf. vice

Persone citate: Aldo Giuffrè, Andrea Checchi, Giuseppe Pambieri, Iva Zanicchi, Ivo Perilli, Lino Banfi, Lucien Leuwen, Pippo Baudo, Ruggero Deodato, Virginia Woolf

Luoghi citati: Montreal