Sulla pista di Brno il ritorno di Agostini di Giorgio Viglino
Sulla pista di Brno il ritorno di Agostini Dopo la frattura svedese Sulla pista di Brno il ritorno di Agostini (Dal nostro inviato speciale) Brno, 23 agosto. E' passato un mese da quel caldo pomeriggio ad Anderstorp. A terra, in mezzo all'erba, erano Barry Sheene e Giacomo Agostini, e la corsa mondiale continuava in pista per portare I corridori MV, Bonera e Read, verso il trionfo finlandese. In questo mese la clavicola spezzata di Mino si è rimessa insieme e II tempo sportivo ricomincia a scorrere come se questi trenta giorni per il grande campione non fossero mai esistiti. La scelta è sua, ed è scelta saggia, poiché c'è il rischio di commettere imprudenze, di rischiare o far rischiare, a voler ottenere a tutti I costi una vendetta, logica e umana, ma proprio per questo immotivata in un corridore. Eppure noi che torniamo alle corse mondiali con un bagaglio di una settimana in più — ovvero una in meno di vacanza — dobbiamo registrare parecchi cambiamenti nella situazione. La MV ha vinto il titolo mondiale della 500 con Phil Read, per gentile concessione di Gianfranco Bonera che ad Imatra ha lasciato vincere il compagno di squadra com'era nelle dispostimi tattiche dei dirigenti. La Yamaha ha ora il traguardo del campionato marche dove ai successi di Agostini può aggiungere quello di Lansivuori ad Anderstorp. CI sono novità anche nelle 350, pure se domani in Cecoslovacchia non si corre in questa classe. Agostini senza correre si è praticamente aggiudicato il titolo in Finlandia dove è volato fuori pista proprio Lansivuori perdendo così l'ultima occasione per rientrare in lizza contro il compagno di squadra. CI sono ancora, ma soltanto nominalmente, I vari Braun, Pons e compagnia, ma per Mino il traguardo è a portata di mano. Altrettanto vicino al titolo — e // traguardo è ancora più importante perché è II primo di una carriera lunga ma tanto difficile — è Walter Villa che, con la vittoria di Imatra, terza nella stagione, guida la classifica della 250 con un margine amplissimo. Il successo del pilota modenese si identifica con il buon rendimento della Aermacchi H.D., macchina bicilindrica a due tempi, messa a punto dal povero Pasolini, nei confronti delle Yamaha più o meno ufficiali. E' un grosso successo per l'industria italiana, poiché progetto e lavorazione avvengono a Varese, pur se I capitali sono statunitensi, o megli gli utili commerciali e finanziari finiscono fuori dal nostro Paese. Una buona gara a Brno, non necessariamente il successo che fa correre almeno rischi di rottura, e il gioco è fatto per pilota e marca, con la possibilità di dedicare le prossime settimane alla preparazione della 350 che, ideata sul medesimo schema della moto minore, non ha ancora trovato adeguati risultati. Giorgio Viglino Oggi e domani a Formia atletica internazionale
Luoghi citati: Anderstorp, Cecoslovacchia, Finlandia, Imatra, Varese
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