Combustibili per riscaldamento due volte più cari di un anno fa

Combustibili per riscaldamento due volte più cari di un anno fa Il capitolo di spesa più pesante dopo l'affitto Combustibili per riscaldamento due volte più cari di un anno fa Il gasolio è rincarato del 167 per cento, la nafta del 135-140, il kerosene del 132 - Incontro stamane in Regione per gli approvvigionamenti - Detersivi: una denuncia della Confesercenti Sono in arrivo 1 nuovi contratti per il riscaldamento. I preventivi riflettono 1 rincari subitl dal combustibile In seguito alla crisi energetica. Il prezzo del gasolio, è aumentato in un anno del 167 per cento; del 135-140 per cento la nafta, del 132 il kerosene, del 125 11 carbone cocke, del 40 il carbone granulare polacco, del 41 il metano. In sostanza, ogni famiglia dovrà pagare da due a tre volte le tariffe di un anno fa. Nell'agosto '73, per un appartamento di 100 metri quadri si prevedeva una spesa di 80 mila lire; oggi di 230 mila, più il 12 per cento di Iva (altre 25 mila lire circa). Non sono da escludere 1 conguagli. Sin d'ora si parla di « possibili ulteriori rincari » per l'olio combustibile. Lo scorso inverno 1 conguagli sono stati pesanti: cifre intorno alle 40-60 mila lire che molte famiglie hanno dovuto affrontare in momenti difficili (il costo della vita subì la nota impennata che raggiunse il sue culmine In marzo). Da allora, la situazione economica è andata deteriorandosi e il potere d'acquisto dei salari si è ulteriormente ridotto. Gli inquilini hanno purtroppo pochi modi di difesa. Possono decidere in assemblea (in passato non è mai avvenuto) il tipo e le modalità di gestione del riscaldtjnento nel tentativo di risparmiare qualcosa. Possono scegliere, cioè, fra tre tipi di contratto: in economia (la gestione è diretta e la fornitura del combustibile si stipula con la ditta); contratto « in economia con appalto dei servizi » (analogo al precedente, ma la ditta si impegna anche a far funzionare l'impianto); «a forfait» (la ditta fornitrice garantisce 18-20 gradi di calore — anziché combustibile — In determinate ore della giornata per 180-200 giorni). Il Sunia, sindacto inquilini, sostiene che è preferibile la so- e l a i e , luzione a economia, « che consente la trasparenza dei costi »Resta comunque il fatto che iprezzo del riscaldamento ha raggiunto dimensioni elevate. Un tempo era assorbito dalla vocspese, che affiancava la pigioneOggi rappresenta un secondo affitto. Altri motivi di preoccupazionesi temono difficoltà nei rifornimenti. C'è il pericolo che in pieno inverno si possa ricorrere arazionamento. Lo scorso anncentinaia di alloggi sono rimastal freddo per parecchie settimane. In difficoltà si sono trovatanche scuole, ospedali e altrenti. Stamane gli amministrator regionali si incontreranno con le aziende del settore (Italgas, Aglp, eccetera) per studiare un piano con cui prevenire eventuali disagi alla cittadinanza. I sindacati sostengono che sono necessari la certezza del rifornimento e il prezzo politico, con riduzione dell'Iva dal 12 al 3 per cento. Detersivi — Stanno arrivando nei negozi quelli a formula unificata e i prodotti tradizionali a prezzo libero: i primi costano da 530 a 630 lire il chilo, secondo l'uso (bucato a mano o in lavatrice ecc.), gli altri costano di più. I fustini da 5 chili costano al pubblico 4000-4200 lire, contro le 2600-3000 di un paio di mesi fa. La novità preoccupante è contenuta in una denuncia della Confesercenti, ripresa anche in una interrogazione al parlamento. I rappresentanti delle ditte produttrici offrirebbero ai negozianti un fustino di detersivo a formula unificata soltanto se insieme acquistano dieci fustini di detersivo a prezzo libero. La « manovra » colpisce i dettaglianti perché il decreto con cui il Cip prevede il detersivo a formu- la unificata impone che il deter- sivo — chiamiamolo così — di lusso sia venduto a prezzo vincolato. La Confesercenti parla, di una speculazione, che potrebbe raggiungere un volume di miliardi. Acqua minerale — Il prezzo sta salendo. Aumenti minimi di 20-30 lire la bottiglia per le marche più diffuse fino ad un massimo di 100-120 lire per le acque maggiormente note. Rincari di 40-50 lire anche per le scatole delle polveri da tavola. Zucchero — Continuano a giungere dall'Emilia Romagna gli autotreni che scaricano ogni giorno a Torino da 300 a 400 quintali del prodotto. I dettaglianti aderenti ai gruppi d'acquisto Conad lo ritirano a 342 lire 11 chilo e lo vendono confezionato a 375 lire, prezzo Cip. La Confesercenti si è messa a disposizione dei negozianti sprovvisti, per garantire una distribuzione sufficiente in tutti i quartieri. Pasta e carne — Lunedì si riunirà la commissione consultiva del Comitato provinciale prezzi per l'esame delle proposte relative ai nuovi listini. Le conclusioni saranno esaminate dal Co- mitato in una successiva riunione (è prevista per martedì o mercoledì). Come è noto, il prefetto aveva rivolto un invito — accettato dalle categorie interessate — perché i prezzi della pasta e della carne in agosto non subissero aumenti. Nel frattempo, l'Associazione macellai aveva presentato i prezzi massimi proposti per i diversi tagli di carne. Saranno proprio queste tariffe, insieme con quelle della pasta, oggetto dell'esame della commissione e del comitato provinciale prezzi. , , . j sulla. confezione di una imiiimiiiMiiiiiiiiiimmiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiUn lettore ci scrive da Asti: Lo scorso luglio Specchio scorso dei tempi ha accolto le mie os servazioni circa la ripercussione dell'aumento dei prezzi sul turismo. Oggi, a riconferma di quanto ho detto vorrei aggiungere alcune osservazioni. « 1) La corsa incontrollata all'aumento dei prezzi dipende, oltre che da ragioni prettamente economiche alle quali è difficile sottrarsi, anche da mancanza di autodisciplina collettiva (proprio in questi giorni, è capitato a mia moglie di vedere, merce acquistata in un locale supermercato, tre cartellini parzialmente sovrapposti indicanti tre prezzi diversi in progressivo aumento); « 2) l'autodisciplina collettiva sarebbe più facile ad ottenersi se noi tutti comprendessimo che il rincaro esagerato dei prezzi, sproporzionato ai salari e stipendi attuali, non ha ripercussioni soltanto nel campo economico, ma, generando malcontento soprattutto tra i lavoratori a compenso fisso, crea il clima adatto al sorgere delle dittature che renderebbero nulli i facili ed eccessivi guadagni attuali. « Infatti, venendo a mancare la libertà politica, anche la libertà economica perderebbe del suo valore. Sperando che quanto ho esposto sopra possa essere di utilità pratica, ti ringrazio e ti invio cordiali saluti ». prof. Giancarlo Baldi Un lettore ci scrive: « Che le cose nostre non vadano bene è scontato da tempo e lo stiamo constatando giornalmente e altrettanto è scontata la mancanza di competenza Ritornano i detersivi: accanto alle confezioni conosciute, altre di nuova produzione

Persone citate: Giancarlo Baldi

Luoghi citati: Asti, Emilia Romagna, Torino