Sabadini si rifiuta di finire nei rincalzi
Sabadini si rifiuta di finire nei rincalzi Prime "grane,, per Giagnoni Sabadini si rifiuta di finire nei rincalzi Il terzino con l'avvento di Bernardini era sicuro di fare il titolare anche in maglia azzurra • Il problema di Mazzola-regista per Suarez (Nostro servizio particolare) Milano 22 agosto. Affiorano i primi casi al Milan e all'Inter. Si afferma che a Livorno il Milan abbia presentato nel primo tempo quella che sarà la formazione tipo. Si dice che nei primi quarantacinque minuti ieri sera si è visto un IVIilan apprezzabile e subito si nota che nella difesa è saltato un uomo di primo piano, Sabadini, entrato soltanto nel secondo tempo. Sabadini proprio adesso che vagheggia di aver trovato una maglia azzurra sicura con Bernardini responsabile tecnico si trova ad essere in pericolo nel Milan. Naturalmente, Sabadini ha detto oggi, al rientro da Livorno, di non sentirsi escluso dal Milan-base. Non mi vedo nelle vesti di superato — ha detto Sabadini — credo di possedere le caratteristiche ideali per quel particolare gioco di movimento che vuole Giagnoni. Del resto sono un ter- I zino moderno, negli ultimi due anni tra campionato e coppe ho i segnato sedici gol ». Gustavo Giagnoni respinge energicamente l'esistenza di un I caso Sabadini, definito la « pri- ma vittima » del Milan. « Non avevo mai dichiarato nei giorni scorsi che avrei presentato a Livorno la squadra base — ha affermato Giagnoni — ieri sera abbiamo continuato nella nostra fase di rodaggio, provando l'adattabilità di tutti ai nuovi schemi. Ho voluto cambiare un po' anche la dilesa, per continuare il mio studio ed approfondire così la conoscenza dei giocatori che ho a disposizione. Sono d'accordo che il Milan del primo tempo ha mostrato qualche progresso rispetto a La Spezia, e questo è normale: ma non posso concordare con quanti l'hanno definito il Milan base o il Milan tipo. Per ora nessuno è sicuro del posto, ci tengo a precisarlo ». Chiaro però che Giagnoni (oggi pomeriggio a Carnago ha passato in rassegna i rossoneri non impiegati a Livorno e quelli che han giocato un tempo solo) stia facendo proprio adesso le proprie scelte. Difatti, ha riconfermato che a Genova contro i rossoblu si dovrebbe vedere in campo il Milan più vicino a quello degli incontri ufficiali di Coppa Italia, prima e di campionato poi. Ad ogni modo, Giagnoni intende far posto senz'altro a Gorin, che si è imposto autorevolmente come pedina importante per il gioco del Milan. E per impiegare l'ex varesino come ala tornante, inevitabilmente Benetti deve retrocedere a laterale con la conseguenza che in difesa qualcuno salta: e per ora questo » qualcuno » sembra proprio Sabadini, considerati inamovibili Zecchini e Bet, i due nuovi per ovvi motivi, Maldera e Turone. In merito alla possibilità di una sua clamorosa esclusione dal Milan tipo, Sabadini ha detto questa sera: « Mi rifiuterò di fare la riserva. Se non dovessi più essere utile al Milan come titolare, preferisco essere ceduto. Per ora non penso di aver perso il posto, dato che sono qui da tre anni: ma se non giocherò, chiederò di essere trasferito alla riapertura delle liste ». Sempre alla ricerca della squadra base anche Suarez che ieri sera ha provato un nuovo schema a Carpi, in un facile collaudo. D'attualità la posizione di Mazzola che. come regista, fa discutere. Secondo Suarez, Mazzola non dovrebbe essere il regista fisso della squadra ma in questa funzione dovrebbe venire affiancato di volta in volta da qualche altro compagno, ieri sera si è visto Bertini utilizzato come interno sinistro, e l'ex viola ha dimostrato adattabilità al ruolo, sfoggiando lunghi lanci. Non tutto è chiaro nell'Inter, salvo Pacchetti libero. L'allenatore Suarez ha detto che vuol rivedere tutti nell'ultima amichevole d'agosto in programma domenica a Mantova, i poi tirerà le somme e quindi schiererà l'Inter base mercoledì prossimo a San Siro nella «prima» di Coppa Italia contro l'Ascoli. 1. b.
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