Tanti traguardi per Paolo Pulici di Bruno Bernardi

Tanti traguardi per Paolo Pulici Il "bomber,, granata è avviato verso la miglior forma Tanti traguardi per Paolo Pulici (Dal nostro inviato speciale) Riccione, 22 agosto. Paolino Pulici va già forte. «Sono al sessanta per cento — dice il " bomber " granata —, ma sento che la forma non è lontana. Quest'anno voglio partire con il piede giusto: nei miei programmi c'è la classifica cannonieri e un posto in nazionale ». E c'è, naturalmente, lo scudetto a cui il Torino aspira legittimamente. Pulici è fisicamente in ottime condizioni e lo si è visto ieri sera ad Ancona: a prescindere dai due gol che ha segnato, l'attaccante ha già raggiunto potenza e scatto. L'anno scorso Pulici aveva realizzato quindici reti, ma non erano servite a placare certe critiche. Paolino, adesso, è deciso a non deludere le aspettative dei tifosi e di Fabbri che considera il più sensìbile ed umano degli allenatori che abbia avuto. Gì basterebbe segnare lo stesso numero di gol dell'ultimo campionato, ma il bottino potrebbe aumentare poiché si alternerà con Sala a calciare le punizioni: ieri ha dato un saggio della sua bravura coi calci piazzati. Pulici ritiene che II Torino abbia concrete possibilità di puntare molto in alto, ma vorrebbe che i tifosi non condizionassero la squadra, che considerassero, ad esempio, i due derby con la Juventus alla stregua di partite importanti ma non vitali. « Fin d'ora — osserva Pulici — i tifosi mi chiedono di segnare due gol alla Juventus. Essi debbono capire che i derby servono a far punti e classifica, come le altre gare. Comunque se non ci saranno infortuni, la squadra darà molte soddisfazioni ». Pulici sa che, ancora per qual¬ che tempo, ci sarà Riva (e non solo lui) a sbarrargli il passo in nazionale. Riva, attualmente, è a corto di preparazione e potrebbe non essere al meglio in vista dei primi impegni azzurri, ma Bernardini ha già fatto capire che lo considera ancora molto utile. Pulici, definito anni fa « piccolo Riva », stima Gigi, sia come uomo, sia come calciatore. Esordì in nazionale al suo fianco, e considera un onore essere paragonato a Riva: vorrebbe imitarlo, ma sa di essere diverso. « A parte la differenza d'età — dice — io uso i due piedi mentre lui adopera quasi esclusivamente il suo micidiale sinistro; io corro per tutto il campo, mentre lui preferisce rimanere in agguato Il più vicino possibile all'area avversarla. E' sempre meglio averlo come compagno che avversario. Mi piacerebbe anco¬ ra giocare con lui, se poi dovessi sostituirlo non ho timore. In maglia azzurra, nelle tre gare che ho disputato, sono sempre stato all'altezza della situazione». Pulici ha ragione quando dice di essere diverso da Riva. Però, come Riva, è stato lanciato dal Legnano e come il cagliaritano ha trascorso tre anni in collegio. Da ragazzo voleva diventare sacerdote, ma evidentemente la sua vocazione era il gol, quei gol che lo esaltano. Pulici, come Riva, difficilmente riesce a prendere sonno alla vigilia delle partite. Sogna ad occhi aperti, sogna gol Impossibili. Qualche volta, sul campo, i sogni diventano realtà. Lui sogna anche lo scudetto, quello scudetto che molti granata inseguono da venticinque anni. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Ancona, Riccione, Torino