La "felice,, coincidenza di una casa pericolante

La "felice,, coincidenza di una casa pericolante Succede in via Giuseppe Verdi numero 5 La "felice,, coincidenza di una casa pericolante Quattro famiglie sfrattate - Il loro allontanamento permetterà al Comune di creare la "piazzetta" retrostante al Regio e un nuovo ingresso Le quattro famiglie che abii tano l'ala sinistra del palazzo di via Verdi 5, sede del tribu| naie militare, della procura mi| litare e della direzione lavori | genio militare, sono state invi- tate a sgomberare poiché la casa è pericolante. Gli inquilini della scala B, tutti dipendenti dell'amministrazione della Difesa, ai primi di luglio hanno ricevuto una lettera con l'intestazione della Regione militare nordovest e la firma del generale Olivieri: « Oggetto: demolizione strutture pericolanti del fabbricato ex-accademia artiglieria e genio. Rilascio alloggio via Verdi 5, scala B ». « L'immobile in oggetto — dice il documento — dove è ubicato l'alloggio demaniale numero... attualmente in utenza alla S. V. sarà restituito agli organi finanziari per la successiva demolizione da parte del Comune di Torino a partire dal 1° settembre. In conseguenza, la concessione dell'alloggio sarà revocata a tale data. La S. V. è pregata pertanto di voler ricercare una diversa sistemazione (tenuto conto che questa amministrazione non ha obblighi né possibilità alcuna di fornire alloggi sostitutivi) e di rendere libero l'alloggio non oltre il 31 agosto ». Un modo elefante, secondo gli interessati, per sfrattare qualche famiglia da un'area adibita ad altro uso. E' vero che gli inquilini sono riusciti a ritardare di almeno un mese l'ultimatum: è vero che l'ala dello stabile è sorretta da « staffe » da alcuni anni; ed è vero anche che le spie di vetro installate nella parte posteriore della casa due anni fa si sono spaccate dopo pochi giorni. Ma è sorto immediato nelle famiglie che devono andarsene il dubbio che lo sfratto sia collegato alla creazione della famosa « piazzetta » prevista dal piano regolatore, dietro il teatro Regio. « Indubbiamente — dice l'ing. Boffa dell'assessorato all'Edilizia — le due cose si conciliano: il fatto che la casa sia pericolante, e i dettami del piano regolatore ». L'assessore ai Lavori Pubblici, ing. Porcellana, ha dichiarato: « Credo che lo sgombero sia dovuto effettivamente alla preoccupazione per l'incolumità degli abitanti. Ad ogni modo la vera entrata del Regio, e il piano regolatore lo conferma, non è l'attuale, ma quella sul retro, dove c'è ima facciata ora soffocata dalle case. Si prevedeva di Iure l'esproprio attraverso trattative già avviate con l'autorità militare. Ma il costo ha consigliato di abbandonare l'operazione ». Una questione che si trascina da anni. La facciata « naturale » del Regio non sarà più soffocata. E' una vittoria. Ma è anche un altro pezzo di centro storico che se ne va.

Persone citate: Boffa, Olivieri, Porcellana

Luoghi citati: Comune Di Torino